cap26

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Trisha Malik era una donna forte,di carattere. Aveva sempre amato programmare tutto,dalla cosa più insignificante a quella più importante.

Cercava di dare sempre il meglio di se in ogni situazione :con la sua famiglia,i suoi amici o semplici conoscenti.
Ma soprattutto,Trisha amava i suoi figli più della sua stessa vita. Avrebbe voluto aiutarli sempre,in ogni istante della loro vita.
Ma sapeva che questo,non fosse ovviamente possibile. L'idea di non essere d'aiuto a Zayn la faceva sentire inutile,quasi insignificante.
Ma adesso,adesso si sentiva un po' più leggera,perché sapeva di aver fatto sentire almeno un po' meglio suo figlio,e adesso avrebbe finalmente conosciuto la sua nipotina.

*****

"Allora vuoi scendere?" Domandò Zayn a sua figlia,che per poco non caddè dal suo letto. " Io-Io non-" Isabella provò a parlare,a formulare una frase di senso compiuto,ma non ci riusciva.
Erano appena le undici di mattina e lei aveva già dovuto affrontare troppe cose . Non era sicura di riuscire a reggere anche l'incontro con la sua presunta nonna.
E se l'avesse odiata? Se lei non fosse stata all'altezza delle sue aspettative? Se con Zayn le cose pegiorassero? . Ad interrompere il suo nodo di domande ci pensò Zayn.

" Non sei obbligata,se non vuoi non importa,sarà per la prossima volta" cercò di rassicurarla lui,con scarsi risultati,perché in quel momento lei comprese che sarebbe stato inutile rimandare. Non si sarebbe mai sentita realmente pronta,o all'altezza,ma doveva guardare in faccia la realtà. Quella adesso era la sua vita,e la sua famiglia,rimandare all'infinito sarebbe stato inutile.

" No,voglio conoscerla",rispose quindi con tutti il coraggio che possedeva.  

Mentre percorreva le scale lo stomaco della ragazza era un sobuglio,si sentiva in ansia i piedi le sembravano troppo pesanti anche solo per fare un passo in più in direzione di sua nonna. Pensò a come si era conciata quella mattina,non aveva mai prestato troppa attenzione all'abbigliamento,tranne forse per qualche occasione importante,e dato che questa decisamente le era, le veniva da prendersi a schiaffi. Aveva dei leggins scuri,una felpa rossa,una canottiera e le sue solite converse bianche. I capelli erano sciolti,le incorniciavano il viso perfettamente,le guance erano arrossate e il labbro inferiore più gonfio a causa del suo vizio di morderlo in continuazione.

Anche Zayn era agitato,aveva paura che sua figlia non si ambientasse bene con la sua famiglia,non tanto con sua madre, Trisha era una delle donne più buone e comprensive del pianeta. Temeva piuttosto per gli altri componenti della famiglia Malik,per i suoi amici e,in particolar modo per Gigi.

Appena varcato la soglia del soggiorno gli occhi di Zayn incontrarono quelli di sua madre, " Mamma lei è Isabella, Isabella lei è mia madre Trisha" le presentò,senza troppi giri di parole.

Isabella osservò sua nonna,era bella. Liniamenti forti e decisi incorniciati da capelli scuri che le ricadevano morbidi sulle spalle.
Gli occhi grandi che la scrutavano con un po' troppa attenzione e le labbra sottili.

" Ciao" la donna fu la prima a rompere il silenzio,un sorriso galleggiava sul suo viso. Si avvicinò a sua nipote indecisa su come continuare .

" Salve" rispose la ragazza sorridendo cordialmente verso sua nonna. " Siete ......davvero molto simili, aveva ragione il tuo amico Zayn" si rivolse a suo figlio sorridendo,il cuore le scoppiava e gli occhi erano lucidi.
Era felice,lo era così tanto finalmente aveva visto la sua adorata nipotina dopo così tanto tempo. Le sembrava quasi un sogno.
Era così bella,con quegli occhi tali e quali a quei di Zayn,le guance rosse,il nasino leggermente all'insú e quelle tenere lentiggini. Gli zigomi alti
e i capelli scuri ad incorniciare il tutto.

" Sì hem,vogliamo...sederci" istruì Zayn nel tentativo di modificare l'atmosfera, l'imbarazzo si poteva tagliare con un coltello. Zayn si sedette sul divano bianco e sua madre e Isabella in quello di fronte.

La situazione non era delle migliori e Zayn capì che nessuna delle due avrebbe fatto il primo passo. Sua madre guardava Isabella,lo sguardo fisso sulla sua figura. Mentre la mora era in imbarazzo,le guance rosse che cercava di coprire con i capelli e lo sguardo sulle sue scarpe che improvvisamente erano diventate enormemente interessanti.
Se le cose fossero continuate così sarebbe scoppiato,doveva assolutamente fare qualcosa

" Beh come vanno le cose? A casa tutto bene?" Domandò a sua madre cercando di alleggerire la tensione.
" Tutto bene" rispose velocemente lei distogliendo, finalmente, lo sguardo dalla nipote.

" Bella,alla fine non hai mangiato nulla,hai fame? Vuoi che ti prepari qualcosa?" Magari sua figlia lo avrebbe aiutato,visto che sua madre non aveva intenzione di fare nulla.
" Vuoi cucinare tu?" Lo schernì lei con un sorriso alludendo a cosa-non- avevano mangiato quando si era messo ai fornelli .
" Ehi! Sono migliorato!" Sì difese lui " Si certo,in una notte?"  continuò ridendo lei.
" Beh,é quasi ora di pranzo e per fortuna, qualcuno qui é meravigliosamente brava ai fornelli,vero mamma?" svió lui con un sorriso furbo e  cercando di introdurre la donna nel discorso che era rimasta in disparte per tutto il tempo.
Lei annuì "Si​,preparo...Quello che volete". "Bene! Allora hem,andiamo in cucina a decidere cosa mangiare?" Concluse titubante lui, l'atmosfera non migliorava affatto.

Trisha si guardò un po' intorno"Vi va la pasta ?" Domandò ad entrambi, Bell annuì e suo padre acconsentì,si mise ai fornelli, nessuno dei tre spiccicava mezza parola. Isabella era seduta sullo sgabello e sua padre sulla sedia poco lontano da lei. 'É così imbarazzante!' pensò Isabella,ma in fin dei conti era un pensiero nella mente di tutti e tre.

Il telefono di Zayn squilló per l'ennesima volta,ma era il suo agente doveva assolutamente rispondere," Hem,torno subito" si scusò con entrambe e poi lasciò la stanza.

Isabella era sempre stata timida,troppo introversa non riusciva mai a comunicare con qualcuno e,anche se Trisha non aveva problemi di timidezza entrambe non avevano la più pallida idea di cosa dire.

Trisha girò il sugo che stava preparando per la pasta e poi si girò e sorrise alla nipote " Allora,come ti trovi qui?" Parlò lei cercando di rompere il ghiaccio. " Bene" rispose " E come ti trovi con Zayn?" " Bene"  non voleva,non voleva davvero essere in quella situazione. Sapeva che avrebbe sparato qualche stronzata da un momento all'altro.

Seguirono attimi di silenzio e poi,la donna si andò a sedere di fronte a sua nipote,prese un respiro profondo e parlò "Senti,so che questa situazione é difficile,capisco quanto tu possa essere confusa ma voglio solo....Farti sapere che io ci sono". " Per cosa esattamente?" Le domandò per chiarezza.
" Per qualunque cosa" le rispose la donna sorridendole. Ed anche la piccola sorrise,uno dei più sinceri che avesse mai fatto.

Hei! Come state? Io ho un po'di febbre.
Spero che il capitolo vi piaccia. Alla prossima <3

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