Cap 44

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Io sono uscita te dove sei? 
17:06

Ti manca ancora molto ?
17:20 

Ti  sei scordato di venirmi a prendere eh Zayn?
18:00

Devo prendere l'autobus quindi ?
18: 05

Deduco di si
18:20

Ricontrollai per l'ennesima volta se Zayn avesse risposto ad uno dei miei messaggi, dato che aveva bellamente evitato le mie chiamate, ma  niente. 

Erano passate un paio di settimane da quando avevo cominciato a frequentare la scuola ed ovviamente gli orari lavorativi di Zayn non coincidevano quasi mai con i miei scolastici, ma eravamo riusciti a cavarcela ed ad adattarci. Se non poteva venire lui prendevo la navetta,  una volta aveva addirittura fatto venire Justin, perché a parere di Zayn, aveva insistito lui. Ma oggi era giovedì e sarebbe dovuto venire sicuramente Zayn a prendermi ,e ne ero sicura pechè il giovedì era l'unico giorno che non aveva esibizioni, interviste e quant'altro.

Di tempo ,con Jack e Daniel, ne avevo passato poco, eppure erano riusciti a stregarmi a farmi uscire da quella bolla in cui ero solita racchiudermi . Mi trovavo bene con loro, mi facevano ridere, riuscivano a mettermi a mio agio nelle maggior parte delle situazioni , erano enormemente diversi, particolari ed io in realtà non li avevo ancora inquadrati del tutto .
Mi ero resa conto in fretta di quanto fossero legati, il loro era quel genere di rapporto unico e indescrivibile, ciò che succedeva ad uno condizionava  l'altro . Eppure riuscivano davvero a farmi sentire parte di un gruppo, non mi escludevano ne criticavano, mi stavo affezionando davvero.
Ero abituata a trascorrere la maggior parte del tempo con David, e con lui era diverso ovviamente.
Con David potevo fare e dire qualunque cosa mi passasse per la mente, non dovevo porre un freno alla mia parlantina, ai miei modi di fare talvolta da bambina . Ma anche con Daniel e Jack mi stavo aprendo, avevo raccontato loro qualcosa su Zayn, non molto in realtà , ma per una ragazza introversa come me ciò che gli avevo raccontato era davvero tanto. 

Mi incamminai verso la fermata del bus che la mattina vedevo per andare a scuola. Lessi gli orari stampati a caratteri minuscoli, ne era appena passato una alle 18:10.

Fantastico.  

La prossima arrivava alle 19.  Fantastico ,di nuovo. 

Mi strinsi nel cappotto infreddolita dal clima di novembre, ormai era quasi buio. Sospirai e ripresi il telefono per controllare se ,tante volte, Zayn mi avesse richiamata o inviato un messaggio. 
Ma niente di niente, schermata vuota. Non mi entusiasmava l'idea di rimanere in questo posto aspettando un autobus che magari non sarebbe mai arrivato, ma non avevo molte alternative.
L'unica persona che mi veniva in mente era David, ma sapevo fosse ancora a scuola per un progetto di teatro o qualcosa di simile.
Mi guardai un po' in torno, anche se in realtà non si vedeva un granchè . Casette con giardini e balconi curati alla perfezione, macchine di lusso e fiammeggianti parcheggiate nel vialetto davanti casa. 

Intravidi appena dei fari in lontananza e poi in un attimo una moto nera si ferma davanti ai miei occhi. Il guidatore poggi un piede a terra, mentre spegne la moto, per sorreggersi e non perdere l'equilibrio.
"Hey" Si tolse il casco rivelando i suoi capelli scuri ed il suo solito ampio e brillante sorriso, Drake. 

"Che ci fai ancora qui?  La scuola non è finita un'ora fa? "mi chiese sedendosi accanto a me e appena si sporge un po' posso sentire un'odore insolito, ma non sconosciuto. 

"Hem, il mio passaggio.....si è scordato di essere il mio passaggio " conclusi rendendomi conto di quanto potessi sembrare patetica con quell'affermazione. Ma Drake rise, e rise forte, ed io mi resi conto che quel suono non era lo di sempre. Era diverso, non era la stesso che ero abituata a sentire a scuola, per i corridoi e riuscì a farmi agitare ancora di più.

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