Cap 69

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Amici vi avviso è un capitolo molto, ma molto lungo, ho cercato di dividerlo in due ma non ne sarebbe uscito un granchè e ho preferito pubblicarne un solo ma un pochino più lungo :)
Detto ciò vi lascio al capitolo e spero comunque che vi piaccia, buona lettura . Ci sentiamo in fondo .


Svegliarmi di mattina non era mai stato così semplice, non lo era mai stato perché rare volte mi era capitato di dormire così poco passando però così tanto tempo però dentro ad un letto.
Non avevo chiuso occhio, non dopo la serata passata con Harry e non facevo che pensarci e ripensarci, rivivevo ogni singolo istante passato insieme . Ogni carezza, ogni sorriso, ogni bacio era marcato nella mia mente .
Quei ricordi mi scorrevano davanti agli occhi in ogni secondo della giornata come pellicole di un film e , come se non bastasse , c'era dell'altro. C'era dell'altro da quando avevo chiuso la porta di casa e mi ero intrufolata sotto le coperte. C'era dell'altro e non riuscivo proprio a scacciarlo dalla mia testa . 
Rivedevo il viso di Daniel, lo vedevo in continuazione , mi sentivo tremendamente in colpa per non avergli raccontato di Harry, per non averlo in qualche modo 'avvisato', per non essere stata corretta nei suoi confronti.

Eppure non era solo la mia coscienza a ricordarmi di lui, c'era, appunto, dell'altro .
Erano solo tre giorni che non lo vedevo e mi mancava moltissimo. E per carità avevo sempre sentito la sua mancanza da quando aveva litigato con Jake ed avevamo smesso di passare  la stragrande maggioranza del tempo insieme . Ma ormai era diventato qualcosa di diverso, era una mancanza diversa , qualcosa che di rado avevo provato . 
E si, si certo che mi mancavano le cose più basilari o sciocche come i baci dati di soppiatto nei i corridoi, la sua mano che stringeva la mia quando gli sorridevo  e il suono della sua risata . 
Ma anche la tranquillità nel poter andare ovunque, sempre e indipendentemente da chi ci potesse osservare e chi no . 
Fatta eccezione di Jake ovviamente, ma si sarebbe potuto adattare .

 Eppure non era solo questo, non era solo la felicità del poter vivere una classica storia d'amore adolescenziale con cinema, pop-corn e ristoranti a buon mercato.
No, non era solo questo a mancarmi di Daniel, era di più. Era la sua persona , il suo dolce sorriso, l'essere sempre presente , lo sforzarsi di capirmi anche quando farneticavo a vanvera.
Era lui, era completamente lui a mancarmi immensamente, nei suoi pregi e nei suoi difetti . Daniel mi mancava e basta . 
Sapevo di non poter dire la stessa cosa di Harry. Sapevo di non provare lo stesso per Harry, lui mi distraeva si, mi faceva ridere e sapeva ascoltarmi, cavolo se sapeva farlo. 
Eppure, eppure non mi trasmetteva la serenità e la tranquillità che Daniel mi regalava ogni giorno .
Era ovvio che provassi qualcosa per Harry, lo avevo sempre fatto fin dal primo momento. Ma non ero mai stata sicura che per lui fosse lo stesso, gli piacevo si , me lo aveva ripetuto più e più volte, ma poco dopo era scappato e non si era più fatto sentire per mesi. Poi era tornato, mi aveva mandato il cervello in delirio e poi era sparito di nuovo per giorni. 
Ed io non volevo una cosa del genere nella mia vita, non ne avevo proprio bisogno. Ciò che invece cercavo era stabilità, soprattutto dopo l'anno appena passato. 
Harry era più passionale era vero, era più grande ed incredibilmente bello, ma non teneva realmente a me. Non saremmo mai potuti comunque diventare qualcosa di reale.
Prova ne era che per tutto il fine settimana non avevo acceso il telefono , ed in quel momento , quando lo sbloccai, avevo sette chiamate perse da Daniel e circa una dozzina di suoi messaggi. 
Ma Harry non si era fatto sentire e , d'altro canto, neanche io.
Probabilmente perchè sapevamo entrambi la verità, sapevamo entrambi che non poteva funzionare. 
Non era il momento giusto, non eravamo neanche le persone giuste . 
Ma ce ne avevo messo di tempo per arrivarci . 
Non avevo fatto altro per due giorni, non avevo visto nessuno, a mala pena Zayn che in quel fine settimana aveva dovuto comunque lavorare tantissimo fuori casa, era stato quasi sempre in studio. 

Era sempre strano pensarci, lui era in uno studio a registrare canzoni o a rispondere a domande su domande in tante interviste  .
E mentre lo faceva, mentre parlava, mentre cantava, mentre rispondeva a ciò che più volte in una singola giornata gli veniva chiesto, lui era con Harry.
Magari gli era seduto accanto e le loro gambe si sfioravano, oppure erano l'uno di fronte all'altro e poteva godere della vista dei suoi occhi ogni minuto. Ed io, io invece per riuscire a passarci quasi due ore dovevo sperare con tutta me stessa che tantissimi fattori coincidessero, dovevo raccontare un sacco di stronzate a tante persone e sperare che lui facesse lo stesso. Non osavo neanche immaginare cosa sarebbe potuto accadere se Zayn lo avesse scoperto.  

Quindi quando la sveglia suonò ormai ero sveglia da ore. La spensi immediatamente, scendendo dal letto dirigendomi in bagno, una buona doccia era sempre utile, soprattutto quado non mi ero mossa dal letto per ben due giorni. 

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