VENTISETTE

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Che il sole fosse già alto Kate lo aveva capito da quanta luce c'era nella stanza quando aveva aperto a fatica gli occhi. Quella stanza era esposta ad est e la luce era molto più forte che nella sua. Non si rese immediatamente conto che era ancora appoggiata sul petto di Castle, che le accarezzava i capelli: se non fosse stato per la luce, avrebbe tranquillamente potuto pensare che aveva chiuso gli occhi solo per pochi minuti. Sentiva il corpo di lui sotto il suo e le loro gambe ancora intrecciate, si spostò rapidamente, imbarazzata e lo fu ancora di più quando si ricordò di cosa aveva fatto la notte precedente.
Rick si accorse che si era svegliata dai movimenti troppo repentini e da come il suo corpo si era irrigidito.
- Buongiorno - le sussurrò tra i capelli
- Ciao - gli rispose lei tirandosi su, facendo scorrere una mano sul suo torace. - Che ore sono?
- Le undici, più o meno.
- Così tardi? - Chiese con la voce ancora impastata dal sonno
- Avevi appuntamenti questa mattina, Beckett? - Si divertiva Rick a prenderla in giro, non gli sarebbe capitato spesso in futuro che fosse lei quella che dormiva fino a tardi.
- Mmm no... - Rispose appoggiando la testa sulla spalla di lui.
- Bene. Dovremmo andare a mangiare qualcosa, che ne pensi?
- Altri cinque minuti Castle!
I cinque minuti diventarono molti di più ma Rick non se ne preoccupò. Gli piaceva vederla sonnecchiare rilassata, soprattutto considerato quello che era accaduto durante la notte e le montagne russe emozionali che avevano percorso.

- Sono rimasta tutta la notte così? - Chiese timidamente Rick
- Non tutta, ma gran parte. - Le sorrise lui.
- Scusami non volevo.
- Allontanarti? - Rick sorrideva ancora divertito e Kate abbassò lo sguardo, adesso molto a disagio.
Si alzò e non potè fare a meno di notare Castle disteso sul letto vestito solo dei boxer che lasciavano bene poco all'immaginazione e si rese conto che era lì che aveva passato tutta la notte e la mattinata. Si morse il labbro mentre usciva dalla stanza.
- Vado in camera a farmi una doccia - gli disse uscendo senza indugiare oltre a guardarlo.
- Vuoi che vengo con te? - Chiese lui malizioso
- Non credo che sia il caso. - Rispose quando era già fuori dalla porta
- Io ho dimostrato di sapermi comportare bene Beckett! - Disse Castle a voce più alta per farsi sentire, poi si accomodò meglio sui cuscini con un sorriso beffardo stampato in volto. Il punto era suo questa volta.

Saltarono la colazione, pranzando direttamente. Castle aveva preparato una Cesar Salad e dei crostini con avocado e salmone. Kate quando vide la tavola apparecchiata e Rick ad aspettarla rimase stupita di come in poco tempo riusciva a preparare piatti così gustosi. La stava viziando e si chiedeva se lui fosse effettivamente sempre così oppure se quello era un comportamento particolare che aveva in quel periodo.
- Ehy Chef Castle ha preparato il pranzo!
La fece accomodare e le servì quanto aveva cucinato. Kate decise affrontare l'argomento che la teneva sulle spine.
- Ehm Rick... Quello che è successo stanotte...
- Va tutto bene Kate. - Tentava di rassicurarla.
- Sì ma io ci tenevo a dirti che di solito non sono così, non so cosa...
- Ehy, so come sei non ti devi giustificare. Non è mica la prima volta che prendi l'iniziativa - Castle rideva sotto i baffi tra una forchettata e l'altra e tanto lei si imbarazzava, tanto lui si divertiva - Poi non hai fatto nulla di male, hai solo provato a sedurre tuo marito!
- Comunque volevo ringraziarti per quello che hai fatto e non hai fatto.
- Ti saresti pentita? - Chiese Rick tornando serio.
- Sì, cioè no. Uff... - sbuffò faticando a trovare le parole giuste e per vincere l'imbarazzo di parlare di questo - Non mi sarei pentita di quello che poteva accadere, ma avevi ragione tu, non era il momento nè il modo giusto.
- Ok. Siamo d'accordo su questo quindi. Vale lo stesso per me...
- Ok... - guardò a lungo nel suo piatto giochicchiando con il cibo.

Non ne parlarono più per il resto della giornata che passarono tranquillamente in spiaggia. Tornò Mike a portare le altre cose che Rick aveva ordinato riempiendo di nuovo la dispensa. Approfittava di quelle giornate che trascorrevano fuori per far rassettare la villa senza essere disturbati.
Fecero lunghi bagni e passeggiate, si riposarono sotto il gazebo in un angolo di spiaggia riparato da occhi indiscreti, mangiando frutta fresca imboccandosi a vicenda cercando nelle piccole cose una intimità che stavano ricostruendo pian piano. Kate adorava quei grandi lettini matrimoniali più comodi di tanti letti in cui aveva dormito, ma in nessuno di quelli che ricordava c'era il petto di Castle su cui appoggiarsi ed anche questo faceva la differenza. Le piaceva poi il rumore del vento che sbatteva sulle tende ed il profumo di salsedine che trasportava.
- Mi piacerebbe rimanere qui stanotte - Kate non credeva che aveva detto ad alta voce quella che sembrava solo una sua fantasia: dormire in spiaggia in un gazebo era una cosa così lontana dalla Beckett che ricordava di essere eppure adesso le sarebbe piaciuto veramente. Fosse stata insieme a qualunque altro uomo di quelli che aveva frequentato le avrebbe fatto presente quanto quella sua idea fosse folle, elencandole tutti i motivi per i quali sarebbe stata una cosa impossibile e insensata. Ma lei era con Richard Castle.
- Ti piacerebbe dormire in spiaggia? - Chiese Rick sorpreso e Kate l'unica cosa che fece fu annuire.
- Ok! Mi sembra una bellissima idea! - Castle era già entusiasta della cosa - Ah Kate, ma la tua idea include che io stia qui con te oppure vuoi dormire in spiaggia da sola?
- Se non trovi un cuscino più comodo mi accontento di te, Castle!
Rick immaginava che il buon senso avrebbe dovuto dirgli che dormire in spiaggia non fosse una cosa estremamente sicura e che non si confaceva con l'idea che doveva avere di tenerla al sicuro, ma erano quasi morti dentro casa loro, in un palazzo sorvegliato e con un sofisticato sistema di sicurezza, potevano anche fare questa pazzia di dormire in spiaggia, al massimo lui non avrebbe dormito per vegliare su di lei, ma se voleva stare lì lo avrebbero fatto.
Ancora qualche bacio al tramonto e poi Castle tornò alla villa per preparate tutto, come aveva pianificato mentalmente in quei minuti. Tornò con la golf car facendo ridere Beckett tantissimo quando non si accorse che la strada era finita e rimase insabbiato e sotto il suo sguardo divertito faceva avanti e indietro per prendere tutto quello che aveva portato. Cuscini, soprattutto e delle coperte perché non aveva idea quanto calasse la temperatura la notte con l'umidità del mare e Kate era sempre stata freddolosa.
- Non hai paura della concorrenza? - gli disse Beckett indicando i tanti cuscini di varie dimensioni
- Sono molto sicuro di me stesso e delle mie qualità di cuscino umano - rispose sicuro Castle sdraiandosi al suo fianco baciandola intensamente fino a quando non furono interrotti dal suono del cellulare di Rick.
Fu una breve conversazione e riattaccò.
- Hai fame Kate?
- Un po'... Qualche proposta?
- Tra poco vedrai!

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