VENTIDUE

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Kate aveva dormito fino a tardi. Non ricordava da quanto tempo nella sua vita precedente era rimasta a letto senza fare assolutamente nulla fino a quell'ora. Aveva dormito bene quella notte come da tempo non le capitava, come sicuramente non aveva mai fatto dall'inizio della sua nuova vita, aveva deciso di chiamarla così quella fase. Aveva mentalmente diviso la sua vita in tre parti: la sua vecchia vita, fino a dove arrivavano i suoi ricordi; l'altra Kate, ovvero il periodo di oblio; la sua nuova vita, quella che stava vivendo adesso. Le sembrava un buon compromesso. Niente di particolarmente tragico o strappalacrime, qualcosa che non la facesse sembrare una povera vittima da compatire. Non voleva la pena della gente, non voleva che tutti la trattassero come una donna fragile da tenere sotto una campana di vetro, per quello ci pensava già Castle, ma era convinta che, vista la situazione ed il suo stato, lui lo avrebbe fatto comunque.
Quando Rick bussò alla sua porta ed entrò con la colazione Kate si rese conto che poteva essere più ora di pranzo che di colazione. L'odore del caffè la svegliò completamente: era incredibile come Castle riuscisse a farle un ottimo caffè anche se decaffeinato. Lui la osservò mangiare compiaciuto illustrandole tutte le possibilità di quello che potevano fare durante il giorno e lei lo ascoltò senza interrompere mentre si gustava muffin, pancakes e succo d'arancia. Solo alla fine fece la sua proposta.
- E se rimanessimo come ieri tutto il pomeriggio a non fare nulla?
- Beckett da quando in qua sei diventata così scansafatiche?
- Da quando ho scoperto che mi piace!
- Va bene, vuol dire che mi sacrificherò a fare il tuo cuscino personale.
- Chi te lo dice che ti userò come cuscino?
- Se vuoi fare come ieri, lo hai fatto tutto il tempo, quindi...
Le diede un bacio e se ne andò portando via i resti, pochi a dire il vero, della colazione.
Kate sorrise pensando che Castle aveva ragione, era esattamente quello che ieri aveva fatto tutto il pomeriggio, stare sdraiata tra le sue braccia a chiacchierare, scherzare e coccolarsi e le era piaciuto. Immensamente. Non aveva mai passato del tempo così con nessuno dei suoi precedenti fidanzati. Nemmeno durante le sue storie che ricordava più importanti, come quella con Sorenson, aveva mai passato così tanto tempo come con Rick a parlare di tutto, dalle cose più importanti a quelle più futili. Con Will avevano parlato di futuro, ma si rendeva conto che in realtà non avevano mai parlato affatto di loro ed i risultati si erano visti: lui a Boston a seguire la sua carriera messa davanti alla loro relazione e tutto era naufragato.
Aveva passato tutto il pomeriggio e gran parte della serata sdraiata tra le braccia di un uomo che non le aveva chiesto nulla di più di quello, di stare lì insieme. Anche questa era una novità. Lei non era mai stata una donna che usciva con un ragazzo solo per andarci a letto, divertirsi e salutarsi la mattina dopo, Lanie la rimproverava anche per questo dicendole che doveva godersi di più la vita e tutti i bei ragazzi che ci provavano con lei. Allo stesso tempo però, tutte le volte che era stata con qualcuno, nessuno dei suoi ragazzi erano mai stati i tipi da coccole e chiacchiere, il letto o quello che era, diventava un posto frequentato solo per attività molto più fisiche. Non si era mai lamentata per questo, il sesso piaceva anche a lei, ma non aveva mai nemmeno pensato che ci potesse essere altro che era altrettanto gratificante per altri sensi. Ripensandoci lo trovava qualcosa di estremamente intimo e che mostrava una grande complicità. Si impose di fermare i pensieri, stava correndo troppo.

Scendendo le scale sentì suonare alla porta e vide Rick andare ad aprire.
- Giudice Markway che piacere vederti!
- Ciao Ricky ho saputo che eri venuto da queste parti
- Le notizie corrono sempre troppo presto qui negli Hamptons! Vieni Theo accomodati.
Castle fece accomodare il suo amico Markway nel salotto versandogli due dita di quello scotch invecchiato che sapeva che il giudice amava particolarmente. Kate conosceva bene Markway ma solo per motivi strettamente professionali ed era stupita nel vederlo così confidente con Rick.
- Sai Ricky i ragazzi si parlano, i miei hanno saputo da Mike che avevi fatto tirare a lucido la villa e quindi sono passato a farti un saluto e ad invitarti al torneo di poker da me.
- Grazie Theo, ma non posso, sono venuto per stare con mia moglie.
- Dai Castle verranno tanti novellini da spennare e se sapranno che ci sarai anche tu saranno ancora più curiosi di sentire le tue storie. Ci divertiremo.
- No, giudice, veramente, non sono proprio dell'umore adatto per queste cose in questo periodo. Voglio solo stare con Kate.
- Certo Ricky capisco. Come sta il Capitano Beckett?
- Meglio. Stiamo cercando di tornare alla normalità.
- Avrà una grande carriera davanti a se tua moglie. È una tosta e sono in molti a stimarla, lo sai.
- Lo so Theo.
- Fai come se io non ti avessi detto nulla, ma so per certo che presto torneranno a farle quella proposta, c'è quel posto che l'aspetta e dopo l'ultima vicenda di LokSat la sua fama negli ambienti giusti è già aumentata e molti stanno facendo il suo nome, in modo informale.
- Kate farà quello che si sentirà di fare. È un'eccellente poliziotta, non le farò pressioni per cambiare la sua strada.
- Dille di pensarci però. Sarebbe un peccato che non sfruttasse una tale opportunità

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