15 • Guilt feelings

343 8 1
                                    

Oggi siamo già a metà dicembre e ancora non compro nessun regalo. Matt organizzerà una festa qui a casa con gli amici, spero non ci sia Alex. Dopo quello che è successo, dubito che lo inviti. Non vedo l'ora di divertirmi, mi sono stufata già da un po' di piangermi addosso, non mi va di stare male per uno stronzo, così adesso penso alla mia felicità.

Indosso un jeans largo con degli strappi sulle gambe, un top che lascia scoperto l'ombelico e un paio di tacchi neri. Sono leggermente truccata e ho spazzolato i miei capelli lisci. Vado sotto e vedo Cloe che già è arrivata, la abbraccio e ci salutiamo. Ho fame, mi avvicino al buffet e mi preparo un piatto.

-Se ti perdo so dove trovarti- lo sento ridere e mi volto, fisso il suo sorriso ma poi i suoi occhi magnetici catturano la mia attenzione. Ripenso a quando l'ho trattato male. Non se lo merita e aveva ragione, sono una stupida, così faccio quello che mi sento.

-Ehi! Non prendermi in giro! Come stai?- rispondo abbracciandolo. Ricambia e appena il suo profumo invade il mio spazio mi tremano le gambe.

-Io bene, tu invece?-

-Molto meglio- ci sorridiamo a vicenda. Mi è passata la fame, così prendiamo da bere e camminiamo insieme parlando. Non so molto di lui, ho sempre pensato che la sua famiglia fosse perfetta fin quando i suoi genitori si sono separati, ma non so altro. Vedo dei ragazzi giocare ad Obbligo o Verità, così io e Ash decidiamo di unirci a loro. Ci sono Cloe, Sara, Jessie che appena mi vede viene a salutarmi, mi sta molto simpatica è sempre molto premurosa nei miei confronti, frequentiamo la stessa università nonostante non l'avessi mai vista e non so come riesca a stare con Sara; poi c'è un'altra ragazza
-Piacere io sono Caty- mi sorride dolcemente e le rispondo seguita da Ash. Per quanto riguarda i ragazzi ci sono: Matt, Lucas e Cameron. Questi ultimi li conosco da tempo, siamo sempre andati d'accordo ma a causa del lavoro sono tornati da circa un mese, così ci siamo persi di vista, sono contenta di rivederli e corro ad abbracciarli
-Ehi scemi! Da quanto tempo non ci vediamo?- rido e ricambiano il mio abbraccio.
-Mila! Mio Dio Matt, tua sorella è sempre più ..- Matt non li lascia finire -E' sempre mia sorella, se volete vivere vi conviene non finire la frase- ridiamo tutti insieme e ci sediamo. Iniziamo il gioco e Sara mi guarda male da quando sono arrivata. Che vipera. Iniziamo a bere e divertirci, è il mio turno.

-Mm.. verità dai- dico ridendo.

-Voi continuate, vado un attimo a salutare i ragazzi che sono appena arrivati- dice Matt scappando via.

Annuiamo e continuiamo il gioco. Purtroppo tocca a Sara farmi una domanda.

-Bhe.. Vediamo un po'- dice sghignazzando.

-Veloce grazie- rispondo scocciata.

-Con quanti ragazzi te la sei spassata?- ride. Sta ridendo e io rimango immobile a fissare il vuoto. Devo mentire. Ma non ce la faccio.

-Io..- Non so che dire. Guardo Ash che sembra preoccupato.

-Bhe si, io non me li metto mica a contare!- Rispondo sicura. Sara rimane con la bocca aperta.

-Buono a sapersi allora- dice poco dopo ridendo.

Nel frattempo torna Matt. Ma cosa mi è saltato in mente? Ash guarda a terra, come se fosse deluso. Ma cosa gli importa! E' il turno di Ash anche lui adesso ha scelto verità.

-Allora, devi dire almeno 5 nomi di ragazze con cui sei stato a letto- dice ridendo Matt. Ma cosa?? 5?! Sentiamo dai! Guardo Ash con uno sguardo furioso, mi guarda come se non avesse altra scelta.

-Sara..- dice Ash, bhe certo! Sara guarda tutti in modo sicuro, come se fosse una cosa di cui vantarsi.

-Carol.. Melanie.. - pensa un po' e continua l'elenco, sembra non finire mai e ogni nome è un colpo forte al petto.

-Ruby e.. Claire- sono sconvolta.. e io invece l'unica che crede ancora all'attesa della persona giusta. Mi sento diversa.

-Noo! Grande! Quella Ruby??- dice Lucas. Ash annuisce.

-Sei un grande! Poi mi spieghi come hai fatto!- continua ridendo. Io fisso Ash al mio fianco e senza renderci conto ci alziamo nello stesso momento.
-Vado in bagno- diciamo insieme e andiamo dalla stessa direzione senza parlare. Quando giro lo sguardo non avrei mai voluto fosse vero. D'istinto mi sposto dietro Ash impaurita.

-Mila che hai?- Cerca di spostarsi ma io lo tengo stretto e gli indico la direzione.

-Merda.- sussurra a denti stretti e io non riesco a muovermi.

-Non ti preoccupare, ci sono io con te, adesso ti accompagno alle scale e sali in camera intesi? Io parlo con Alex- faccio come mi dice e prima di arrivare alla scalinata Alex mi vede, così velocizzo il passo e in pochi secondi sono in camera. Tremo, ho paura, ma non voglio! Mi stendo sul letto; non mi era sembrato così, io pensavo davvero che lui ci tenesse a me. La mia mente viaggia quando ad un certo punto qualcuno che bussa alla porta mi fa sobbalzare.

-Chi è?- sono preoccupata.

-Sono Ash, tranquilla- mi alzo e vado ad aprire la porta. Oh mio Dio. Noto che ha un sopracciglio tagliato e le nocche ferite. Il labbro inferiore è spaccato e mi sto preoccupando.

-Ehi ma cosa è successo?- chiedo preoccupata. Di colpo ho dimenticato tutto ciò che ha detto prima e in me sento il bisogno di vederlo stare bene.

-Non è niente non preoccuparti- si siede sul mio letto e fa una sorfia di dolore tenendosi la pancia.

-Tutto questo non è niente! Ti aiuterò solo dopo aver saputo cos'è successo.- mi si stringe il cuore, perché deve stare male? Non voglio.

-Alex è venuto verso di me e ha iniziato a sferrare pugni, prima allo stomaco e poi sul viso. Anche se tardi ho reagito e poi Matt lo ha cacciato- Mi bruciano gli occhi e credo che una lacrima sia scesa.

-Mio Dio, tu non centri nulla in questa situazione, deve lasciarti in pace!- dico singhiozzando e avvicinandomi a lui. Prendo la sua mano e andiamo in bagno. Lo faccio sedere e disinfetto per bene tutte le ferite, poi mi ricordo della smorfia di dolore mentre cercava di sedersi.

-Alza la maglia- dico sicura.

-Apposto così, grazie Mil, non dovevi- è sordo forse?

-Ho capito- dico stufa, mi avvicino, mi abbassto all'altezza del busto e tiro su la maglia. Spalanco gli occhi quando vedo un livido violaceo grande come la mia mano sullo stomaco. Rimango a guardarlo fin quando lui non si copre. Mi alza il viso con le dita e mi fissa negli occhi. Mi sento in colpa e i miei occhi si riempiono di lacrime, continuo comunque a fissarlo mentre qualche lacrima scende accarezzandomi le guance. Dio quanto mi dispiace, lui... lui non c'entra niente e ci ha rimesso solo per colpa mia! I nostri occhi rimangono incatenati e Ash pian piano si avvicina, le nostre labbra si scontrano provocandomi infinite e strane emozioni mai provate prima, mi alzo e mi siedo su di lui; continuo a baciarlo e lui mi sfiora la schiena nella parte scoperta causandomi brividi dappertutto. Non riusciamo a fermarci e non so in che altro modo farmi perdonare ciò che gli ho causato, non lo meritava. Inizio a lasciargli baci su tutto il viso sussurando continuamente "scusa" e continuando a piangere. Di colpo lui mi ferma e mi allontana il viso.

-Mila smettila di scusarti. Non è colpa tua- magari fosse vero.

-Si invece!- rispondo singhiozzando.

-Mil basta, a me va bene così ok? L'ho voluto io, nessuno mi ha ordinato di fare nulla, quindi la colpa non è di nessuno.- forse ha ragione. Mi alzo dalle sue gambe e torno in camera seguita da lui.

-Senti.. Ora è meglio che vada, ciao- cosa?

Sta con me, mi aiuta, ci baciamo e poi va via così? Ma che problemi ha? Spiegatemelo perché non ne posso più. Ma poi pensandoci che razza di problemi abbiamo entrambi? Siamo amici e ci baciamo? Non capisco. Nonostante siano soltanto le 11, mi cambio e vado a letto.

***

E' un po' che non riesco a dormire. Così decido di alzarmi e chiedo a Cloe di accompagnarmi a comprare i regali di Natale per tutti. Sarà una lunga giornata.

Just Friends #Wattys2017 °IN REVISIONE°Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora