29 • Look at your eyes

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In questi giorni Ash non è uscito di casa per non far vedere soprattutto a mio fratello in che condizioni aveva ridotto il suo viso. Si è inventato di avere una bronchite così nessuno si sarebbe avvicinato fino alla sua guarigione. Io in compenso sono andata da lui ogni giorno. Mi ripeteva di non averne bisogno ma io andavo ugualmente. Stiamo passando delle giornate felici e tranquille e sono contenta di potermi prendere cura di lui. Adesso sto entrando in casa sua per il quarto giorno di fila. Sto trascurando anche lo studio per lui, ma non m'importa. Gli ho portato un cornetto e una ciambella.

-Ehi buongiorno- dico sorridendo stampandogli un bacio sulla guancia. Il suo profumo è il mio preferito. Indossa una t-shirt grigia e un bermuda sportivo. Come sempre è il più bel ragazzo che abbia mai visto.

-Buongiorno brutta- risponde lui sorridendo.

-Sempre gentile! Ti ho portato la colazione- dico lanciandogli il sacchetto. Lui lo prende al volo.

-Che donna, anche la colazione a letto- continua.

-Questa mattina vuoi sembrare particolarmente simpatico?- dico sistemando un po' di cose nella stanza.

-Siediti- dice poi. Lo raggiungo e lo osservo aprire il sacchetto.

-Quale vuoi?- chiede poi.

-Non preoccuparti sono per te- rispondo. Lui mi guarda e alza un sopracciglio.

-So che lo vuoi- dice sventolandomi il cornetto davanti agli occhi.

-Smettila scemo- dico ridendo.

-Prendilo- insiste, così afferro il mio croissant e lo divoro.

-Per fortuna che non lo volevi!- dice ridendo con la bocca piena. Scoppio a ridere anch'io tirandogli la palla di carta fatta di tovaglioli. Noto che non si è accorto di avere un lato della bocca sporco di Nutella così mi avvicino per pulirlo.

-Fermo- dico ridendo. -Sei sporco- continuo. Lui si ferma e mi guarda. Io allungo la mano e inizio a pulire vicino la bocca. Sento i nostri respiri farsi più pesanti e il mio cuore batte a mille. E' uno strazio ogni volta avere queste emozioni e tenerle per me. Lui si avvicina di più al mio viso ed è una tortura. Mi afferra il collo e azzera le distanze. Lo ha fatto di nuovo. Il sapore di nutella copre quasi del tutto quello alla menta del dentifricio. Lui si stende ed io sono sopra, poi mi afferra per i fianchi e mi sposta sotto. Mi riempie il collo di baci, gemo di piacere e le emozioni che sto provando in questo momento sono indescrivibili. Gli passo la mano tra i capelli e tiro leggermente, poi le nostre labbra tornano a giocare insieme alle nostre lingue. Danzano sulle note di una musica che sentiamo solo noi. Poi come sempre, improvvisamente lui si allontana lasciandomi vuota.

-Scusami- dice poi abbassando lo sguardo.

-Ti scusi per cosa?- domando.

-Per come mi continuo a comportare con te- risponde.

-Cosa vuol dire ciò che hai appena fatto?- chiedo.

-Io.. Non lo so..- dice.

-Guardami Ash- gli prendo il viso tra le mani.

-Non devi aver paura di fare quello che senti- aggiungo.

-Ma io non posso farlo, non so che mi prende- dice poi.

-Questo è il tuo modo di dirmi che sono importante?- continuo.

-Io non so ne dirlo ne dimostrarlo Mila- conclude guardandomi negli occhi. Io sospiro mentre i nostri occhi rimangono incatenati gli uni con gli altri.

-Ora vorrei che i tuoi occhi potessero vedersi mentre mi guardano Ash- dico accarezzandogli la guancia. Lui mi guarda stupito e non risponde.

-C-cosa..- sussurra poi.

-Non è vero che non sei in grado di amare, datti semplicemente una possibilità- aggiungo sorridendo. Gli lascio un bacio a stampo e vado via.

***

Da quel giorno non sono più andata a trovare Ash, ho pensato che avesse bisogno di stare da solo. Ormai sono passate quasi due settimane e non è più nemmeno venuto spesso a casa nostra per stare con Matt, chissà cosa gli prende. Scendo in cucina perché sento delle voci. Saluto Cloe e mi accomodo sul divano. Matt quando inizia a parlare non si ferma più.

-Si, Ash è partito proprio ieri- il mio cuore si blocca e il mio respiro diventa pensante.

-Come?- riesco a dire quasi con un sussurro.

-Oh, si non lo sapevi sorellina? In azienda ci serviva qualcuno che andasse a New York per qualche mese, non si sa di preciso quanto tempo dovrà rimanere. Ash si è proposto, così è andato fuori a lavorare, non sei contenta?-

Qualche mese. Non si sa di preciso. Queste parole rimbombano nella mia testa come un tamburo assordante. Senza dire niente salgo in camera e mi infilo sotto le coperte piangendo. Pensavo che avesse riflettuto su ciò che gli avevo detto. Lui doveva tornare da me, non doveva andare a New York, non doveva! Continuo piangere fin quando gli occhi non diventano pesanti e mi addormento.

***

Tre mesi dopo..

Cerco di evitare tutti da quando Ash è andato via, rimango tutto il giorno nella mia camera a studiare e ultimamente ho dato un esame. L'università e lo studio sono le uniche cose che mi distraggono. Tra l'altro mi ha riscritto Alex, ma non ho più risposto ai suoi messaggi e le sue chiamate. Non voglio più vederlo.

Ash mi manca. La notte indosso la sua maglia ancora piena del suo profumo. Mi manca la sua risata, la sua stupidità e il suo modo di prendermi e di evitarmi. Stavo male con quel suo comportamento, ma era qui. Mentre adesso anche quando facciamo le uscite di gruppo, sono tutte coppie, io e lui scherzavamo e facevamo i reggi candele.. Adesso sono rimasta sola. Non che fosse il mio ragazzo, ma per me stava diventando ossigeno, ogni giorno di più.

Nessun messaggio. Nessun saluto. Niente di niente. E questa è la cosa che fa più male di tutte. Mi ha completamente evitato. Non si è fatto mai sentire. Devo andare avanti. Ma come faccio? Lui è stato il primo con cui ho provato determinate emozioni! L'unico! Non riesco ad andare avanti sapendo che il mio cuore impazziva ad un solo suo sguardo e il mio cervello andava a puttane solo a sentire il suo profumo. Ogni ragazzo che incontrerò non avrà i suoi occhi, non avrà il suo modo di fare, non avrà il suo profumo. Non avrà niente di lui.

Ieri sono uscita, lo cercavo con lo sguardo, volevo che fosse un sogno. Ma non l'ho incontrato da nessuna parte.

Mi alzo e prendo la foto incorniciata che mi ha regalato a Natale.

Flashback

-..ridiamo spontaneamente perché lì, insieme, eravamo felici..-

Fine flashback

Una lacrima accarezza la mia guancia. Perché? Se diceva che insieme eravamo felici perché se ne andato senza nemmeno un saluto, una motivazione o qualcos'altro?! Perché?!

Appoggio al suo posto la cornice ma cade a terra rompendosi.

-Cazzo no!- Mi abbasso per raccogliere il casino che ho combinato, poi prendo la foto in mano e noto dei segni nella parte posteriore...

Odio e amo. Perché mi succede questo?

Non lo so, ma così sento e mi tormento.

- Ashton Parker -

Ma cosa... Questo lo ha scritto lui. Perché lo ha scritto dietro la nostra foto? Cosa vuol dire??

Prendo immediatamente il telefono e compongo il suo numero. Rispondi dai, rispondi!

-Servizio di segreteria telefonica.. Ciao, se mi stai cercando e non ti rispondo è perché sono occupato a fare di meglio che rispondere al telefono, ascolterò il tuo messaggio, spero sia importante. Biip.-

-Ciao Ash.. Senti.. Io devo parlarti.. Chiamami appena puoi- metto giù e torno a letto continuando a fissare la frase scritta. Confusa più che mai mi addormento tra le lacrime.

Just Friends #Wattys2017 °IN REVISIONE°Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora