31 • Outburst

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Sono letteralmente fottuta. Lui ancora non si è accorto che sono qui come un imbecille a fissarlo. Gli occhi bruciano, il cuore pompa a mille e la gambe tremano. Ho bisogno di aria fresca. Vedo Sara correre da lui e abbracciarlo. Inizio a respirare a fatica e finalmente le mie gambe si sono decise ad eseguire gli ordini. Esco fuori dal ristorante e mi siedo su un muretto. Sospiro bruscamente e voglio tornare a casa.

-Mila!- questa è Cloe. Non le rispondo.

-Ehi- continua chinandosi per guardarmi.

-Tu lo sapevi?- chiedo.

-No, l'ho visto in sala appena è entrato. Credo che nemmeno Matt lo sapesse, gli ha fatto una sorpresa.- conclude. Io sospiro.

-Quando andrà via?- domando.

-Non lo so.. Ho sentito dire che molto probabilmente rimarrà- continua accarezzandomi il braccio.

-No! Lui adesso va via ok?? Non può fare come vuole! Non può tornare e ribaltare la vita di tutti come pare a lui!- adesso le mie guance sono rigate da acqua salata che non vuole fermarsi. Cloe mi abbraccia.

-Non devi starci male Mila. E' la sua vita e tu devi andare avanti con la tua. Continuerai gli studi e poi andrai a lavorare. Lui sarà solo una persona che una volta conoscevi ok?- ha ragione ma è così difficile. Annuisco e lei asciuga le mie lacrime.

-Torniamo dentro dai- aggiunge poi sorridendo.

-Rimango un po' qui a prendere dell'aria fresca- ricambio il sorriso e va via. Guardo le stelle e penso che Cloe abbia proprio ragione. La vita è mia, perché deve essere condizionata dagli altri?

-E' una bella serata- sento una voce. Una voce che, cavolo è sempre la stessa. Rimango impietrita e non rispondo, continuo a guardare il vuoto di fronte a me senza badare a chi in questo momento ha aperto bocca.

Si siede al mio fianco e il suo profumo inonda il mio spazio, le gambe tremano e il cuore ricomincia a pompare sangue imperterrito. Mi sudano le mani e mi accarezzo le cosce nude.

-Come stai Mila?- chiede poi e qui perdo l'ultima briciola di lucidità rimasta. Rido amaramente.

-Come sto?- continuo a ridere istericamente. -Con che coraggio lo chiedi?- dico guardandolo finalmente negli occhi. I miei occhi. Neri. Intensi e perfetti. Rimango senza fiato per la seconda volta questa sera e potrei svenire.

-Mi piacerebbe saperlo- continua serio.

-Tu come stai?- rispondo poi.

-Non mi lamento- certo, tutte le ragazze che hanno conosciuto il tuo letto ti hanno reso abbastanza felice.

-Quando riparti?- chiedo per avere conferma che andrà via il prima possibile. Cloe avrà sicuramente torto.

-Mai- visto? Che avevo dett.. Cosa?!

-Che vuol dire?- chiedo.

-Rimango Mila. Non parto più.- aggiunge poi.

-Che c'è hai finito ragazzine dai facili costumi che ti ronzano attorno?- dico scorbutica.

-Che?- dice ridendo.

-Bhe dovrai averne avute di ragazze!- continuo nervosa.

-Ci rivediamo dopo 5 mesi e tutto ciò che sai chiedermi è con quante ragazze sono stato?- ride. Ma cosa ridi? -Sei incredibile Mila.. Mi aspettavo domande diverse- conclude ridendo.

-Domande diverse eh? Ti aspetti domande diverse? Bene! Allora perché cazzo te ne sei andato senza salutare questa povera idiota che stava aspettando una fottuta risposta da un imbecille come te?! Eh?! Un saluto! Uno solo Ash!- Ho alzato la voce così mi fermo, prendo fiato un momento, poi continuo. -E poi?! Non ti sei fatto sentire mai! Pensavo contassi qualcosa nella tua vita, invece sei riuscito benissimo ad ignorare la mia esistenza nel mondo! Non hai avuto bisogno di un mio consiglio, di un mio incoraggiamento! Non hai avuto bisogno di me in questa fase della tua vita e sei riuscito tranquillamente ad ignorarmi come se non avessimo condiviso nulla quando eri qui! Io non sono mai contata a nulla per te e tu mi hai illuso in ogni momento! Tranne quando poi sei sparito dalla mia vita senza se e senza ma, l'ho saputo per caso! Per puro caso e tu che nella Grande Mela te la sei spassata con una diversa ogni sera! Ti faccio i miei complimenti signor Parker! Davvero ammirevole il suo comportamento! Adesso rispondi a queste fottute domande! Anzi no! Ti dico una cosa! Me ne sbatto delle tue risposte! Adesso vali meno di zero. Sei caduto in basso e per me rimani lì.- detto questo mi giro e vado via. Torno dentro, prendo la mia borsa ed esco fuori a cercare un taxi. Ash è rimasto senza parole e sicuramente stupito da tutto il mio gesticolare, ma non mi importa più nulla, basta. Le lacrime ricominciano a tenermi compagnia e appena arrivo a casa il mio cuscino mi accompagna per tutta la notte.

***

Oggi ho passato la giornata nella mia stanza a studiare e rispondere ai messaggi di Cloe che ogni tanto si preoccupava di come stessi. Dopo cena aiuto mia madre a mettere in ordine ed esco un po' fuori. Mi accomodo sul lettino vicino alla piscina e guardo il cielo. Vorrei già essere una donna in carriera con una vita felice e invece mi ritrovo ad essere una studentessa con mille problemi adolescenziali, ma scherziamo?

Sento qualcuno sospirare e mi volto di scatto. Ash è allungato nel lettino vicino al mio e guarda il cielo. Torno nella mia posizione e faccio finta di non aver visto nulla.

-Sono un codardo- cosa?

-Che c'è?- rispondo scocciata.

-Hai ragione- dice poi.

-Cosa Ash?- continuo.

-Avrei dovuto dirti della mia partenza- aggiunge.

-Ma non l'hai fatto- rispondo.

-E mi dispiace-

-Non basta-

-Avrei dovuto darti una risposta, hai ragione, ma sono un codardo- continua. -E sarei dovuto passare per salutarti- conclude.

-Non fartene una colpa se non t'importa nulla di una persona, basta non illuderla-

-M'importa di te-

-Infatti l'hai dimostrato-

-Sai come sono-

-Si ma io sono un essere umano Ash, posso capirti fino ad un certo punto, poi devi svegliarti anche tu altrimenti perderai tutti.- concludo. Silenzio. Immenso silenzio colmato dai nostri respiri.

-Perché mi hai chiamato quel giorno?- Oh! Bravo, grazie per avermelo ricordato.

-Si, bhe. La foto che mi hai regalato a Natale- dico

-Che ha fatto?- risponde.

-Cosa vuol dire?-

-Cosa?- sospiro.

- Odio e amo, perché mi succede questo? Non lo so, ma così sento e mi tormento.- Recito la frase come se fosse una poesia, credo che lo sia in realtà. Due frasi, sono bastate solo due frasi per accendere una tempesta di emozioni.

-Io..- inizia

-Parla.- insisto.

-E' ciò che penso- risponde.

-Che vuol dire?- continuo. Di nuovo il silenzio ci travolge. Ho bisogno di sapere.

-Ci sono state- Eh?

-Che?-

-Ci sono state delle ragazze che mi "ronzavano attorno"- dice mimando le virgolette con le dita. Bene, almeno lo ammette, ma perché cambia discorso? Rido amaramente perché sento sempre una sensazione di delusione ogni volta che parlo con Ash. Mi metto a sedere, lui fa lo stesso accomodandosi al mio fianco. Mi guarda fisso negli occhi e prima che io possa iniziare a parlare mi interrompe.

-Si, ce ne sono state tante..- si ferma un attimo. -Ma nessuna era te Mila- Nel giro di pochi secondi vengo avvolta dal suo profumo e una sensazione di morbido invade le mie labbra. Non mi rendo conto di quello che sta succedendo ma vorrei che le farfalle nel mio stomaco continuassero a svolazzare, vorrei che il mio cuore pompasse così forte ogni giorno, vorrei che le mani e le gambe tremassero sempre per questa bellissima sensazione.. Ma si sa che ogni cosa è destinata a finire.

Just Friends #Wattys2017 °IN REVISIONE°Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora