47 · Gloom

177 5 0
                                    

"Ho riconosciuto la felicità dal rumore che ha fatto andandosene."
(Jacques Prévert)

Pov Ash

I giorni sono lenti e strazianti. Mila si fa in mille pur di vedermi felice e questo mi fa male. Mi fa male perché io non riesco ad essere così perfetto, lei soffre per far star bene me e io non sono in grado di essere alla sua altezza. Non la merito. Mila ha bisogno un ragazzo posato, gentile e che sappia dimostrare quanto la ama. Non uno come me che la fa sempre soffrire. Desidera una famiglia, dei bambini e a me questa cosa spaventa. Non sono in grado di essere padre. Non voglio fare errori con una piccola creatura che non c'entra nulla, devo essere consapevole del fatto che non sarò mai un esempio per nessuno e Mila non merita questo.

-Guarda cosa ti ho preparato!- Mila entra sorridendo in camera con un vassoio. Ieri abbiamo fatto l'amore e ogni volta è come se fosse la prima. Il suo profumo è la mia droga. La sua pelle liscia e morbida è come neve quando la sfioro. Amo tutto il suo corpo perfetto. Le sue curve, ogni suo angolo. La cosa più meravigliosa del mondo è qui davanti ai miei occhi e devo lasciarla andare per renderla felice.

-Non dovevi- dico sorridendo debolmente. Avrei dovuto farlo io a lei magari. E invece? Rimango sempre il solito coglione.

-Devi mangiare tutto, è un ordine- rido. Solo lei mi fa ridere così, spontaneamente e senza pensare. Inizio a mangiare e un silenzio imbarazzante scende in stanza mentre sono sovrappensiero.

-Ehi.. Mi dici cos'hai?- Mila mi accarezza un braccio e i brividi si appropriano di me. Quel tocco. Così delicato che riesce a farmi sentire così vivo.

-Sono solo pensieroso- ed è vero.

-E a cosa pensi?- insiste.

-Nulla di che, non preoccuparti- le lascio un bacio sulla fronte e mi chiudo in bagno per prepararmi. Tronco subito il discorso con lei. Io sono incasinato e Mila non deve stare male per la mia testa problematica. Devo trovare una soluzione al più presto.

***

Pov Mila

-Sai.. Sto cercando di non pensarci, ma Ash è proprio strano questo periodo, sono preoccupata. Credi abbia un'altra?- mi sto mangiando le mani da giorni senza una spiegazione.

-Cosa?- Cloe sembra sorpresa dalla mia affermazione.

-Si cioè.. Io non me ne intendo molto.. Ma..-

-Dopo tutta la fatica fatta per averti ci manca solo che abbia un'altra, gli taglio le palle- scoppio a ridere, Cloe mi piace proprio per la sua delicatezza.

-Non ridere, dico sul serio, cosa ti fa pensare che abbia un'altra?- interrompe la sua ricerca di un vestito nell'armadio e mi guarda con le mani appoggiate sui fianchi.

-Non saprei.. è strano.. Parla poco e spesso sembra che cerchi di evitarmi..- dico sospirando e sdraiandomi sul letto.

-Mh. Da quanto non fate sesso?-

-Cloe!!- affermo guardandola stupita.

-E' una domanda più che lecita Mila. Il sesso è importante in una relazione!-

-Non è quello il problema se ti interessa- rispondo.

-Allora non dovrebbe avere un'altra.. Forse nasconde qualcosa, chiediglielo-

-Oh grazie, molto intuitiva, sono settimane che domando a vuoto, dice di essere stanco e bla bla bla. Capisci?-

-Insisti fin quando non parla. Prima o poi mollano tutti se insisti- risponde ovvia. Sospiro.. Non ho idea di cosa fare..

***

-Matt e Ash ci aspettano direttamente alla festa di Lucas- afferma Cloe in auto.

Bene, il mio fidanzato non si è fatto sentire nemmeno per avvisarmi. Mantieni la calma Mila, respira.

-Oh, va bene- 

Arrivate alla festa vedo metà degli invitati già ubriachi, spero di divertirmi, ne ho proprio bisogno. Intravedo Ash e Matt da lontano e avviso Cloe, mi prende la mano e mi tira per raggiungerli.

-Eccoci uomini!- esclama Cloe eccitata correndo da mio fratello.

-Piccola sei una bomba, mio Dio, meravigliosa la mia ragazza- risponde Matt afferrandole un fianco per stamparle un dolce bacio.

Ash mi guarda imbarazzato e mi da un leggero bacio per salutarmi. Bene, nessun complimento, nessuna dolcezza, nulla di nulla. Lo guardo ma lui mi evita, non c'è, non è presente; ha la testa altrove e voglio capire che cosa sta succedendo.

-Ash- lo chiamo. Lui abbassa lo sguardo per incrociare i miei occhi.

-Dimmi- risponde.

-Senti..io... devo parlarti.- basta giri di parole.

-E' successo qualcosa?- il suo sguardo cambia improvvisamente.

-Devi dirmi cos'hai-

-Mila che ti prende?-

-Ash non sei più tu, ti prego dimmi cosa è successo!- ho alzato la voce, Ash mi prende la mano trascinandomi in posto più silenzioso.

-Mila siamo ad una festa, divertiamoci- afferma serio.

-Prima voglio sapere che ti prende- non mi smuove più nulla adesso.

-Non mi prende niente Mila davvero, sono stato a lavoro e sai.. la stanchezza..-

-Oh, basta con le cazzate Ash, adesso non le bevo più, hai sempre lavorato, non hai iniziato adesso e prima non eri così! Basta con la scusa del lavoro, dei pensieri o della stanchezza, adesso parli!- sono furiosa, ho bisogno di sapere, adesso più che mai. Ash sospira e appoggia il drink. La mascella si contrae come se non volesse iniziare a parlare.

-Ho letto il tuo libro- butta lì così questa frase, io rimango impietrita e non so cosa rispondere.

-Mila tu hai sempre cercato di aiutare me con mia madre, adesso i rapporti con lei sono migliorati di una cifra grazie a te.. Ma qui l'unica che aveva bisogno di aiuto eri tu. Tu avevi bisogno di aiuto e non me l'hai detto, ti sei occupata di me e io mi sono sentito uno straccio quando ho saputo che tu mi avevi reso una persona migliore ed io non sapevo neanche che stavi male.- passa la mano nei suoi capelli.

-Io sto bene- dico quasi sussurrando.

-No Mila, tu non stai bene! I medici hanno detto che non dovresti fare quello che fai!-

-Io ho ricominciato a guidare grazie a te Ash!-

-Mila io ti ho distrutto, io ti ho fatto del male dal primo giorno che ti ho vista, l'ho fatto senza rendermene conto e mi dispiace! Non voglio farti stare male! Ma io sono questo! Tu vuoi una famiglia.. Io invece... Non posso averla..- abbassa lo sguardo distrutto. Mi avvicino a lui.

-A me va bene così Ash- le lacrime iniziano a rigare il mio viso.

-No Mila, noi non possiamo stare insieme- al suono di quelle parole le gambe iniziano a tremare come gelatina.

-Che dici Ash!- sto per sentirmi male.

-Mila siamo troppo diversi! Siamo come il giorno e la notte, il fuoco e l'acqua! Due poli troppo differenti per stare insieme!- Ash ti prego, dimmi che stai scherzando.

-Sai Mila.. Tu... sei talmente perfetta in tutto ciò che fai.. che... io mi sento sempre più sbagliato per te.. Trovi sempre una soluzione, una giustificazione ai miei comportamenti quando invece non merito nulla di ciò che fai-

-Ash ti prego, non dire così- piango a dirotto.

-Sono troppo sbagliato per te Mila- mi accarezza una guancia.

-Meglio che... ognuno di noi torni alla propria vita..- allontano la sua mano dal mio viso bruscamente.

-Tu! Come... come puoi farmi questo!- urlo con tutta la voce che ho, il mio viso è bagnato. Mi giro di scatto e corro fuori per arrivare alla macchina, voglio tornare a casa. Le mie gambe tremano e spero solo di arrivare sana in auto. La mia vista si sta appannando e sono tremendamente debole. Vedo solo una luce forte in lontananza...

-Mila ferma!!! Aspetta!- Ash!

Buio e silenzio.

Just Friends #Wattys2017 °IN REVISIONE°Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora