54 - Who is he?

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Penny.. Ho bisogno di dirti una cosa importante: ti prometto che smetterò di scrivere su questo quaderno solo nel momento in cui capirò che posso essere felice anche senza; solo quando sarò sicura che tu sarai al mio fianco anche senza scriverti continuamente. Ti prometto che metterò da parte questi fogli solo nel momento in cui tu mi farai capire che è arrivato il momento di farcela da sola, che posso essere me stessa anche con qualcuno che non sia tu. Questa è una promessa.

***

Non ho dormito per tutta la notte e il lavoro da sbrigare supera la soglia della normalità. Ho bisogno di una pausa, prendo le mie cose e vado a godermi un meritato caffè; mentre cerco di afferrare qualche moneta sento il suono di spiccioli che cadono dentro la fessura della macchinetta di fronte a me.

-Espresso?- sento una voce maschile, alzo lo sguardo per accertarmi che stia parlando con me.

-Ehm.. Si grazie- sorrido mettendo a posto il porta monete e poi torno a guardarlo. Capelli biondi ben pettinati, camicia celeste e pantalone elegante, occhi azzurri, chiari come il ghiaccio, fanno quasi paura, pelle liscia e sorriso candido. Ma chi sei? Un angelo? Afferra il caffè pronto e me lo porge.

-Ti ringrazio- dico prendendo il bicchiere.

-Sei nuova?- chiede scegliendo una bevanda per se.

-Stagista- rispondo ingoiando un sorso. Cazzo è bollente! Tento di non dare a vedere che la lingua mi sta andando a fuoco.

-Interessante, di cosa ti occupi?- sorride.

-Principalmente di traduzioni- sorrido a mia volta e soffio nel bicchiere per far raffreddare la bevanda. La seconda volta non mi freghi.

-Oh! Tu devi essere Mila Evans allora!- esclama.

-Proprio così! Come lo sai?- chiedo curiosa. Ma chi sei? Gesù?

-Bhe.. Io mi occupo di correggere gli abbozzi delle traduzioni insieme ad una collega; i documenti che sto trattando in questo periodo presumo siano proprio i tuoi- o merda! Sorrido nervosamente.

-Credo.. Credo di si- affermo nervosa.

-Io sono Taylor, mi ha fatto piacere conoscerti- la sua bocca si allarga in un sorriso caloroso e non posso fare a meno di ricambiare.

-Piacere mio.. Ora devo tornare in ufficio- dico incamminandomi -Sai.. Le traduzioni mi aspettano- continuo.

-Qualunque cosa possa servirti non esitare a venire nel mio ufficio- afferma.

-Certo, grazie- dico nervosa allontanandomi lentamente.

-Bloom- cosa? che?

-Come?- dico voltandomi.

-Il mio cognome è Bloom, nel caso ti servisse una mano per trovare il mio ufficio- risponde mostrando uno dei suoi sorrisi migliori. O almeno così è sembrato.

Sorrido e scappo letteralmente. 

Non l'ho mai visto prima d'ora. E' proprio un bel ragazzo, mio Dio. Meglio tornare a lavoro.

***

Pov Ash

Ho  bisogno di vederla. 

Dovresti lasciarla in pace.

No, io devo assolutamente guardare i suoi occhi. Ho bisogno che mi sorrida, ho bisogno di sentire il suo profumo, ancora una volta. Un'ultima volta.

Dici sempre che sarà l'ultima.

Salgo in macchina e mi fermo in un fast food a comprare il suo panino preferito. So cosa ama ricevere e cosa ama mangiare. Dopo aver concluso la commissione mi dirigo fuori dall'azienda. Parcheggio ed esco appoggiandomi all'auto ed osservare il momento in cui uscirà da lì. Fisso l'entrata ed ecco che una piccola donna ben vestita fa la sua uscita. E' stupenda. Afferro la busta con il pranzo e le vado incontro.. Un momento, ma non è sola.

Bloom. Cosa cazzo vuole dalla mia Mila. Vi starete chiedendo come lo conosco. Storia vecchia, abbiamo scatenato una rissa perché importunava continuamente mia cugina, a volte ho seriamente pensato che fosse un tipo di colla invece che un essere umano.
Ma torniamo a noi. Lei sorride a ciò che lui dice ma non è a suo agio. Io la conosco. Non può sentirsi a suo agio con quello. Cammino ancora un po' verso la loro direzione, poi si accorgono di me nello stesso istante.

-Ashton!- esclama Mila lasciandosi sfuggire un sospiro di sollievo. Sarà forse felice di vedermi?

-Parker! Cosa ci fai qui?- la interrompe.

-Ciao Mila- le sorrido e lei ricambia.
-Facevate qualcosa?- aggiungo guardandoli entrambi. 

-Le stavo giusto chiedendo di pranzare insieme- risponde il coglione avvolgendo i fianchi di Mila con un braccio. Vedo Mila irrigidirsi. Come osa sfiorarla anche solo con un dito.

-Non vorrei smontare i tuoi piani, ma ci eravamo già organizzati, non me ne volere se la porto via- dico allungando la mano che Mila non esita ad afferrare. Tranquilla piccola. La sua mano. Così minuta e morbida.

-Voi due come vi conoscete?- chiede Taylor sbalordito.

-E' una storia lunga Bloom, ricordami di raccontartela quando avrò più tempo!- esclamo allontanandomi da lui con Mila al mio fianco che non lascia nemmeno per un secondo la mia mano. Se l'ha spaventata lo uccido.

In auto, dopo un breve silenzio, decido che è il momento di sapere.

-Cosa ti ha fatto?- chiedo.

-Nulla..- risponde esitante.

-Mila- insisto.

-Dico davvero.. Grazie comunque- afferma timida.

-Di cosa?- 

-Di avermi portata via da quella situazione alquanto imbarazzante- afferma.

-Non ti avrei mai lasciata da sola con lui- cosa cazzo ho appena detto?!

-Come?- Mila si volta nella mia direzione stupita.

-Dico che non è una persona che mi piace molto- merda, merda, merda.

-Capisco- dice sospirando. -Come mai eri lì fuori?- chiede poi.

-Pranzo al sacco- dico sorridendo mostrandole la busta piena di cibo. Lei non esita ad afferrarla contenta come una bambina.

-O mio Dio! Non dirmi che hai preso le mie cose preferite!- Mi guarda con occhi pieni di felicità. Non posso fare a meno di ridere ed osservare la sua bellezza, la sua semplicità.

-Sempre se i tuoi gusti non sono cambiati- rispondo sorridendo. Afferra il panino e lo divora. Mentre parcheggio vicino ad un prato, un posto tranquillo, lei ingoia l'ultimo morso soddisfatta, beve un sorso d'acqua e poi mi guarda. 

-Mmm..era buonissimo! Grazie Ash!- all'improvviso il mio viso è avvolto dai suoi morbidi capelli, il suo profumo si appropria della mia mente e le sue braccia sono intorno al mio collo, così avvolgo il suo piccolo corpicino con le mie braccia e la tengo stretta a me per quanto possibile. Dio se mi sei mancata. Più dell'aria. 

Quando si allontana i nostri occhi si incrociano, i nasi si sfiorano ed io ho la testa troppo offuscata a causa del suo profumo per trattenermi; così faccio l'unica cosa che avrei voluto fare dal primo momento che l'ho vista. La bacio. Ma questa volta come non ho mai fatto. La bacio con tutta la dolcezza che le sue labbra meritano, che lei merita. La sento gemere nella mia bocca e un mio sospiro viene catturato dalla sua. 

Se volessi rendermi l'uomo più felice del mondo, ti prego,  fai durare questo momento tutta la mia vita.

Just Friends #Wattys2017 °IN REVISIONE°Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora