40 · Don't be afraid

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Pov Mila

Ash continua a baciarmi e coccolarmi, nonostante ancora non mi senta sicura di darmi completamente a lui, rimane comunque affettuoso nei miei confronti senza mettermi pressioni addosso. Il suo telefono squilla da sopra il comodino, Ash gira lo sguardo per controllare il mittente e torna di nuovo ad abbracciarmi senza rispondere.

-Ash il telefono sta squillando- dico.

-Non fa niente- risponde calmo.

-Rispondi- aggiungo.

-Tranquilla può aspettare- afferma sicuro.

-Ma chi è?- domando incuriosita.

-Nessuno di importante- risponde immediatamente.

-Ashton..- cerco di spronarlo ma non risponde. Incuriosita più di prima mi metto a sedere e affaccio il mio viso verso il telefono e prima che lui potesse spingermi indietro per sdraiarmi di nuovo leggo 'Chiamata da Mamma'.

-Ash ma è tua madre!- dico severa.

-Mila lascia stare- risponde nervoso.

-Perché non le rispondi?-

-Mila basta! Non sono affari tuoi!- afferma alzando la voce.

Lo guardo senza proferire parola, una pugnalata al petto.

-Hai ragione. Non sono affari miei- dico alzandomi dal letto. Metto le scarpe e faccio per uscire.

-Non uscirai- lo sento dire.

-E chi sei tu per dirmi cosa devo o non devo fare?!- rispondo alzando la voce.

-Dopo tutto quello che è successo non puoi uscire da sola!- risponde.

-Non sono affari tuoi Ash!- urlo infine sbattendo la porta. Dopo qualche metro mi rendo conto di aver lasciato anche il cellulare in quella casa, così decido di tornare indietro. Prima di bussare alla porta sento dei botti all'interno, inizio a preoccuparmi, passo dal retro in modo tale da vedere la camera di Ash dalla finestra. Lo vedo urlare e tirare cose all'aria, ma che gli prende? Prima fa il duro, non parla e adesso gli da pure fastidio? Rendiamoci conto.

Entro dalla finestra del retro e mi dirigo da lui; mi fermo all'entrata della sua camera e lo osservo.

-Sei ancora qua?!- sputa acido.

-Sono tornata a prendere le mie cose- affermo seria. Lo vedo avvicinarsi lentamente a me ed è la prima volta che mi fa paura più che mai; ha lo sguardo tenebroso e temo di aver sbagliato a tornare indietro, è sempre più vicino e continua a guardarmi fisso negli occhi fin quando non arriva a tre centimetri dalla mia faccia. Non abbasso lo sguardo per cercare di nascondere il mio timore, ci guardiamo. Di colpo appoggia le mani nel muro dietro alla mia schiena tenendo le braccia tese all'altezza del mio viso, faccio una smorfia di spavento e subito dopo tento di non darlo a vedere. Lo vedo abbassare lo sguardo e poi il capo; i capelli mossi pendono coprendogli il viso e lo sento sospirare bruscamente. Il suo profumo ha invaso il mio cervello ed è già troppo tempo che gli resisto. Non si muove e restiamo in silenzio per un minuto, sembra un'eternità. Decido di dare un taglio a questa situazione e dopo aver fatto un lungo sospiro avvolgo il suo viso tra le mie mani facendolo alzare per guardarmi, i suoi occhi sono rossi e lucidi; racchiudono crudeltà e malessere. Lo avvicino piano a me e gli lascio un dolce bacio sulle labbra. Lui si lascia andare abbracciandomi forte fino a farmi mancare il respiro. Ci sediamo sopra il letto e lui non si stacca da me. Non parla e quando sciogliamo l'abbraccio ci guardiamo, tiro indietro i suoi capelli morbidi e spettinati e gli accarezzo il viso.

-Mi dispiace- lo sento sussurrare

-Dispiace anche a me- sussurro a mia volta guardandolo negli occhi.

-Non farlo più ti prego- continua abbracciandomi. Rimango perplessa.

-Fare cosa Ash?- chiedo.

-Non andartene più ti prego, non scappare da me- afferma con fiato corto. Dopo quelle parole ripenso alla chiacchierata avuta con lui quando era totalmente ubriaco..

Flashback

-Perché dici che vanno via?-

-Perché io sono una merda. Tutti se ne vanno per colpa mia...-

Fine flashback

Lo abbraccio più forte che posso lasciandogli baci dolci su tutto il viso.

-Non me ne vado Ash, sono qui con te- ripeto tra un bacio e l'altro. Lo vedo tranquillizzarsi e mi fa sedere sopra le sue gambe.

-Io.. so che non ti merito.. Lo so Mila.. Per questo volevo tenerti lontana da me, io non posso affezionarmi così, se poi va male? Io non ce la faccio..- dice affranto. Sospiro.

-Mi parli un po' di te?- chiedo. Lui guarda a terra e so perfettamente che non vuole.

-Quanto tempo è che non vedi tua madre?- continuo.

-Da un anno più o meno- dice sospirando.

-E tuo padre?- Lui sospira bruscamente e fa un sorriso amaro.

-Non ricordo nemmeno quanti anni avevo l'ultima volta che l'ho visto- afferma e un groppo mi si ferma in gola. Ma devo dimostrargli che con me può parlare.

-Come mai è successo questo?- continuo. Lui sospira di nuovo, muove la testa a destra e sinistra guardando in basso. Non parla. Prendo il suo volto con le mani per costringerlo a guardarmi negli occhi, gli sorrido lievemente e lo accarezzo. Si tranquillizza e chiude gli occhi per godersi il mio tocco.

-Non aver paura- sussurro al suo orecchio. Lui mi guarda e il silenzio continua a dominare la stanza...

***

-Non ti ricordi nemmeno una faccia?- insiste Matt.

-Matt non so se parliamo la stessa lingua, ti ripeto che non ho visto nessuno per il semplice fatto che mi hanno messo un sacchetto in testa!- ripeto con la voce ormai alta.

-Non vi azzannate- afferma Cloe ridendo.

Ash sta al pc con il mio cellulare per cercare di scovare il numero dello Sconosciuto che mi ha mandato quel maledetto messaggio.

-Le voci.- affermo distratta fissando un punto a caso.

-Come?- dice Ash voltandosi di scatto.

-Le voci erano conosciute ma con la botta in testa che mi hanno dato non sono riuscita ad identificare chi fosse, ma la conosco, ne sono sicura.- affermo.

-Che casino!- dice Cloe buttandosi sul divano a peso morto.

-Adesso chiamo gli altri così ci danno una mano- aggiunge Matt. In meno di 30 minuti tutti sono qui con noi a cercare di svelare questo mistero. Io adesso ho paura di uscire sola e non sempre tutti possono stare con me. Matt e Ash lavorano, Cloe studia e va a lezione e gli altri hanno comunque una propria vita, come farò? Mi accoccolo sul divano immersa nei miei pensieri. Chi sei? E perché ce l'hai con me? Cosa ti ho fatto? Sento Ash accarezzarmi una guancia, o meglio, asciugarmi una lacrima.

-Vieni piccola- allunga le braccia per prendermi in braccio; avvolgo le mie gambe intorno al suo bacino e mi lascio portare in camera. Mi sistema sotto le coperte e si accomoda al mio fianco abbracciandomi.

-Ho paura Ash- affermo terrorizzata.

-Ci sono io con te non preoccuparti- cerca di tranquillizzarmi.

-Chi sarà con me ogni volta che tutti avrete qualcosa da fare?- chiedo imbarazzata.

-Questo lo vedremo, non ti lasceremo da sola e per il momento stare a casa mia è la soluzione migliore- conclude baciandomi dolcemente la tempia.

-Lo spero- dico sussurrando e crollando tra le sue braccia.

Just Friends #Wattys2017 °IN REVISIONE°Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora