-Non puoi cosa Ash?- mi sto innervosendo e il cuore non vuole saperne di stare calmo.
-Questo- indica noi due -Non posso permettermelo- cosa sta cercando di dirmi?
-Non puoi permetterti cosa Ash! Non ti capisco!- ho alzato nettamente la voce che adesso trema.
-Non puoi permetterti di usarmi perché sono la "sorella del tuo migliore amico"? Eh?- continuo dicendo la prima cosa che mi passa per la testa mimando le virgolette con le dita. Gli occhi inziano a bruciare.
-No, cazzo, Mila ma che dici?- adesso anche lui ha alzato la voce.
-Allora cosa! Dimmelo!- ribatto. Non risponde ed io non ho idea di cosa pensare. Lascio stare, mi metto a letto e spengo la luce andando a dormire. Le lacrime iniziano a uscire e io non mi sento più voluta, tutte le sensazioni sono andate a farsi fottere e io non voglio rimanere con le mani in mano. Devo scoprire cosa lo turba, cosa lo trattiene.
-Scusami- lo sento sussurrare molto dopo. Pensa che io dorma. Decido di girarmi dalla sua parte, mi avvicino fino a toccare il suo braccio. Ecco che tornano, brividi ovunque.
-Ash- lo chiamo piano. Siamo al buio e spero non dorma. Lo sento sospirare.
-Dimmi Mila- risponde.
-Parlami- continuo a parlare quasi sottovoce -Parlami di te- continuo.
-Non vuoi sapere davvero- risponde scocciato. Decido di mantenere la calma.
-Voglio saperlo. Voglio conoscerti e se ti fidi di me, permettimi di conoscere il motivo per cui non sei mai sicuro quando mi parli.- mi blocco un attimo, chiudo gli occhi perché quello che sto per dire lo scotterà, ma devo farlo -Parlami di tuo padre-.
-Tu non sai niente!- adesso ha addirittura alzato la voce. -come ti permetti a chiedere di mio padre! Cosa c'entra lui adesso!- è nervoso. Accendo l'abat-jour per guardarlo negli occhi.
-Ti fidi di me?- chiedo continuando a fissare i suoi pozzi scuri. Mi guarda per un tempo che sembra non finire mai, poi le sue labbra si schiudono.
-Si- risponde senza distogliere lo sguardo.
-Parlami di lui- dico sicura. Lui sospira e abbassa lo sguardo. Ha un'aria malinconica.
-Lui..se n'è andato- dice titubante. Questo lo so e non voglio dirgli ciò che ha confessato quand'era ubriaco. Mi avvicino a lui e gli accarezzo il braccio.
-Perché è andato via?- chiedo con timore. Lui si passa una mano tra i capelli e sorride amaramente.
-Io.. - cerca di giustificarsi per non parlare, così intervengo.
-Perché non vuoi sfogarti con me?- dico sicura. Lui non risponde. -Ash- prendo il suo viso e lo alzo per guardarlo negli occhi. -Ti sei mai sfogato con qualcuno?- chiedo calma. Lui annuisce. -Con chi?- continuo. Lui deve parlarmi, sono stufa di essere sempre piena di dubbi.
-Con Sara- dice guardandomi. Bene.
-Quindi lei sa tutto riguardo te?- lui annuisce un po' incerto -Più o meno- dice poi.
-Perché a me non permetti di saperne di più?- continuo.
-Nessuno sa del mio passato a parte lei-risponde e io sospiro.
-Ti ha fatto bene sfogarti con lei?- dico poco dopo.
-All'inizio si, mi sentivo come.. mi sentivo libero. Si, avevo un peso in meno che condividevo con qualcuno..- risponde.
-Perché all'inizio?- dico e lui sembra non capire. -Hai detto che all'inizio ti sentivi libero, ma poi?- non so se mi spiego.
-Poi.. Dopo quella volta la relazione fu solo a senso unico.- continua, lo guardo e non so se ho colto quello che vuole dire. -A senso unico perché io non ho avuto più modo di sfogarmi.. Tutto girava intorno a Sara. Tutto era fatto per la sua felicità, io mi sono annullato per lei e lei.. Io per lei non esistevo.. Ero solo colui che accontentava i suoi capricci. La ascoltavo sempre, la assecondavo, coprivo le sue cazzate.. io invece dopo quella volta non sono più stato calcolato e pensavo fosse giusto così..-
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Just Friends #Wattys2017 °IN REVISIONE°
RomanceMai nella sua vita avrebbe pensato di poter odiare così tanto la parola "amicizia". Ma come può succedere una cosa simile? Ashton nella vita di Mila sarà come un fulmine a ciel sereno. Certo, si conoscono da una vita, ma nessuno dei due ha scambiato...