Non sai mai chi potrebbe bussare alla porta

184 7 1
                                    

39

13/06

Sabato pomeriggio, il sole splendeva illuminando i prati che circondavano Hogwarts, tutto sembrava così tranquillo e in pace con l'universo.


Sbagliato!
Il lunedì successivo sarebbe iniziata la settimana degli esami di fine anno per me e i M.A.G.O. per Scorpius il che implicava, studio, studio e ancora studio.


In realtà devo ammettere che tutti e due avevamo affrontato quel periodo abbastanza tranquillamente rispetto alla maggior parte del corpo studenti, nonostante tutti gli impegni straordinari tra visite, torneo e lunghe degenze in ospedale, le nostre medie non avevano subito mutamenti.


La giornata in realtà si stava dimostrando estremamente noiosa visto che non avevo argomenti da ripassare, inoltre Rose, Linda erano nella loro camera a studiare, come Andrew e Albus. L'unico che si era lasciato la giornata libera era Hugo che quando mi ero affacciata fuori dalla finestra lo avevo trovato sdraiato sull'erba a sonnecchiare. Quel ragazzo per quanto troll potesse sembrare aveva un'intelligenza pari a quella di sua madre anche se la sfruttava molto meno diligentemente.


Scorp era in biblioteca per la verifica di un paio di appunti presi a marzo e che non lo convincevano (Eh poi sarei io la secchiona) ed io ero rimasta in stanza a guardare i bambini e a leggere.


Sentii qualcuno bussare alla porta e quando la aprii mi trovai davanti mio padre.


-Ciao papà hai bisogno di qual ...?-


-No tesoro, sono venuto qui solo per scortare una visitatrice-


Narcissa Black in Malfoy comparì alle sue spalle in tutto il suo splendore.


-Ciao cara- mi salutò lei.


-Signora Malfoy .... Narcissa che sorpresa! Entra- l'iniziale sorpresa fu sostituita in fretta e furia dall'educazione.


-Crede che vada bene se la vengo a riprendere fra circa un'ora signora Malfoy?- s'intromise mio padre guardando l'orologio da polso.


-Possiamo fare un po' prima, queste vecchie ossa non sono più forti come un tempo e mi stanco facilmente ... - disse sorridendo amichevolmente.


-Va bene allora facciamo tra mezz'ora?-


-Certo signor Potter e mi permetta di ringraziarla per aver acconsentito a questa uscita straordinaria, so bene che non era tenuto a farlo-


-Si figuri, nessun problema- rispose mio padre con tono cortese -A dopo- si congedò richiudendosi la porta alle spalle, lasciandoci da sole.



-Si accomodi- con un gesto ampio le indicai il divanetto posto al centro del soggiorno.


-Oh si grazie- lentamente si accomodò sui morbidi cuscini foderati in pelle.


Rimanemmo in silenzio per qualche secondo in modo da darle la possibilità di guardarsi intorno e di conoscere l'ambiente.


-Trovo l'arredamento molto consono- esordì lei continuando a studiare i dettagli della stanza.


-Come scusa- chiesi ridestandomi dai miei pensieri.
-A voi due intendo, una giovane coppia in crescita- continuò lei sorridendomi amabilmente.


-Gradisci un thè o qualcosa da mangiare?- chiesi un po' in imbarazzo.


-No grazie, di thè ne bevo già abbastanza in veranda con mio marito- rispose lei con una nota di sarcasmo, il che mi lasciò senza parole.


-Oh cara non fraintendermi, amo mio marito, nonostante i suoi crimini ma a volte lo trovo alquanto, come posso dire, pesante. Come ben sai, siamo costretti a vivere isolati e senza magia. Io posso spostarmi quando mi viene concesso o per casi eccezionali, Lucius nemmeno quello il che lo rammarica molto. A volte penso che se non potesse nemmeno materializzarsi nella dimora di mio figlio finirebbe per perdere il senno-

A New Generation of WizardsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora