I'm not so different from him

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La mattina seguente Mandy si svegliò con un mal di testa terribile e la gola secca. Aprì piano gli occhi e mise a fuoco il posto in cui si trovava. Mise a fuoco anche i ricordi confusi della sera precedente. Ricordava poco della serata, ma tutto della scenata con Cook davanti agli amici. Fece per alzarsi dal letto, ma si accorse che c'era qualcun altro nella stanza. Questo ragazzo si voltò, mentre ancora dormiva, e subito lei lo riconobbe. Andò piano fuori in corridoio e cercò di scendere le scale senza cadere. Arrivò in cucina e vide un mucchio di persone sedute intorno al tavolo.
-Ehi Mend. Ti sei svegliata.- Disse Ian a petto nudo, sbadigliando. Arrossì, pensando a quello che gli aveva detto la notte precedente, mentre delirava ubriaca.
-Sì. Sei consapevole che Cook è in camera tua, ubriaco?-
-Ormai è una specie di abitudine. È sempre qui quando è ubriaco, non lo fanno entrare nel dormitorio.-
-Non può andare nella rimessa di Freddie?-
-Se lo scoprisse il padre, lo caccerebbe fuori a calci in culo. Comunque Mandy, questi sono i miei fratelli Carl, Lip e Liam.- Indicò un ragazzino con i capelli corti, un ragazzo un po' più grande di lei con i capelli biondi e gli occhi azzurri e un bambino afroamericano.
-E invece loro sono le mie sorelle Debbie e Fiona.- Una ragazzina con i capelli rossi e la sorella maggiore che si stava occupando della casa e del pranzo per la scuola. Lei alzò una mano in segno di saluto.
-Ragazzi, lei è una mia compagna di classe, Mandy.- Le fecero un cenno.
-Ehi, ci sono dei waffle se vuoi. Possiamo scaldartene qualcuno.- Disse Debbie.
-Oh, grazie. Uno andrà bene.- Sorrise sinceramente.
Mentre mangiavano, sentirono un tonfo.
-È Cook.- Disse scocciato Carl.
-Che...?!-
-Ogni tanto esce dalla finestra.- Spiegò Lip.
-E perché?- Chiese Mandy.
-Ah boh.- Rispose il biondo.
-Comunque appena finisci, ti accompagno a casa.- Disse Ian.
-No, non è il caso. Non ti preoccupare, vado da sola.- Si ricordò che i suoi o scopavano o litigavano e non le sembrava il caso di farlo entrare nella sua quotidianità fatta di rumori molesti, urla o silenzio assoluto.
-No, no. Tu non andrai a casa da sola. Sia chiaro.- Lei sorrise per la gentilezza di quel ragazzo.
-Ok, come vuoi. Ma ti avviso che potrai sentire delle cose...- Fece vaga.
-Io sono pronto a tutto.- Mandy scoppiò a ridere.
-Se lo dici tu.- In risposta le fece l'occhiolino. Gli altri li guardarono confusi, pensando che tra i due ci fosse qualcosa. Ian si andò a sistemare e lei lo aspettò seduta sul divano. Carl le si avvicinò.
-Sei la ragazza di mio fratello?-
-Cosa? No.-
-Ah boh. Sembrate molto affiatati.- Continuò, mentre lei lo guardava divertita.
-Siete carini insieme.- Si aggiunse Debbie. Mandy non sapeva che dire.
-Ragazzi andate a prepararvi per la scuola. Si sono conosciuti solo ieri.- La salvò Fiona.
-Uffa, sei una palla Fi.-
-Sì, sì. Muoviti Carl.-
-Grazie Fiona.- Sorrise imbarazzata la mora.
-Non preoccuparti. So quanto possano essere scoccianti.- Scoppiarono a ridere. Ian arrivò in salotto e le guardò curioso.
-Vedo che stai facendo amicizia con questa gente.- Aprì le braccia indicando la casa e, implicitamente, la sua famiglia. La ragazza sorrise.
-Dai, andiamo.- Disse prendendole una mano e portandola alla porta.
-Ci vediamo dopo Fi.- Urlò e la sorella lo salutò. Camminarono e dopo un po' arrivarono a casa di Mandy. Lei si avvicinò e, poco prima che il suo dito schiacciasse il campanello, sentì qualcosa schiantarsi contro la porta. Poggiò la fronte sul legno e le lacrime cominciarono a uscire. Era stanca di quella situazione, non ce la faceva più.
-Ehi...- Le sussurrò Ian all'orecchio e le accarezzò la schiena. Lei lo abbracciò, piangendo sulla sua spalla.
-Ehi, shh, non piangere...- La ragazza continuò, singhiozzando ancora più forte.
-Sono stanca, sono stanca di tutto questo, sono stanca della mia vita.- Sussurrò piano, quasi sperando che non la sentisse.
-Non dire così, adesso hai me, hai noi.-
-Riesco a cacciare via chiunque mi si avvicini. Lui non è poi così diverso da me.-
-Parli di Cook?- Lei annuì.
-Siete diversi, tu non sei come lui.-
-Come fai a dirlo?! Non mi conosci neanche.-
-Me lo sento.- Lei sorrise.
-Ehi, solo io posso dirlo.-
-Almeno ti ho fatto ridere.-
-Già, ti voglio bene Ian.-
-Anch'io.-
-Scusami per ieri. Per quello che ti ho fatto passare. Mi hai dovuto fare da balia e non è stato carino.-
-Mi piace fare il babysitter.-
-Fanculo.- E scoppiarono a ridere.
All'improvviso la porta di casa si aprì e uscì un Mickey scocciato.
-Ehi Mick.- Il fratello si illuminò appena vide il suo volto. Si avvicinò per abbracciarla e darle un bacio sulla fronte.
-Cazzo, Mand. Dove sei stata? Ero preoccupato.-
-Ero ubriaca e Ian mi ha ospitato a casa sua.-
-Chi cazzo è Ian?-
-Lui.- Indicò il ragazzo accanto a lei.
-Ehilà.- Disse impacciatamente il rosso.
-È un mio compagno di classe. Ian, questo è mio fratello Mickey. Mickey, lui è il mio amico Ian.- Li presentò.
-Sì ciao.- Disse velocemente il moro.
-Devo andare a sbrigare una cosa. Ci vediamo dopo sorellina.-
-Ciao Mick.- Lo salutò con un bacio sulla guancia.
-Non farci caso. È sempre così.- Ma Ian era troppo impegnato a fissarlo mentre andava via.
-Dai, andiamo a prendere Freddie.- Propose lei e velocemente arrivarono a casa del loro amico.
-Comunque ho bisogno di andare da Effy. Devo scusarmi, per ieri.- Disse Mandy.
-Ok, so dove abita.- Confermò Freddie.
-Ah, sai anche dove abita. Sei proprio un bravo stalker.- Lui le fece il dito medio.
Arrivarono a casa della castana e suonarono il campanello. Li aprì la madre, una donna bionda dall'aria sofferente e trascurata.
-Voi siete?-
-Amici di Effy.-
-Non avete un bell'aspetto...- I ragazzi si guardarono.
-Effie è un po' impegnata. Decisamente impegnata.-
-Può dirle solo che siamo passati?-
-I vostri nomi?-
-Freddie, Ian e Mandy. Dica che Mandy ha bisogno di parlarle.-
-Lo farò... Ciao.- E gli chiuse la porta in faccia.
-Ok... penso non fosse tanto contenta di vederci.- Disse Ian.
-Già.- Confermarono gli altri due.
Freddie alzò la testa verso la finestra della ragazza e la vide affacciata, in reggiseno e mutande, con un ragazzo dietro di lei. Quel ragazzo si sporse meglio per baciarla e lo riconobbero come Cook.
-Ho capito in cos'è occupata.- Disse Mandy, vedendo lo sguardo triste dell'amico.
-Dai Freds, andiamo via.- Lo presero e lo trascinarono verso la scuola. Era comunque un giorno scolastico e, per la precisione, era solo il secondo. Freddie aveva notato negli occhi della ragazza che tanto desiderava quasi una vergogna per se stessa e delle scuse ma, non ne era sicuro. Invece lui era sempre più incazzato con il suo migliore amico, se poteva ancora considerarlo tale. Andarono a scuola, anche avendo un pessimo aspetto. Dopo quello che avevano visto, forse era la cosa migliore da fare per distrarsi. All'entrata c'erano gli altri. Li salutarono e le chiesero come stava. Lei rispose di stare bene, ma era tutto il contrario. Aveva questo blocco allo stomaco che non capiva cosa fosse e una continua nausea che non voleva andarsene. Forse era solo la sbronza della sera precedente, anzi ci sperava. Non voleva che fosse il senso di colpa per Cook. Lui, da quello che aveva visto, non si sentiva in colpa e non doveva farlo neanche lei. Entrarono e si diressero in classe.
-Sapete dov'è James?- Chiese il professore. Mandy, Ian e Freddie si guardarono e stettero zitti. Sapevano benissimo dov'era, ma non era il caso di dirlo. La giornata passò lentamente e il peso che aveva sullo stomaco non era sparito, anzi, le era persino passato in gola.

#Spazio Autrice#

Sono tornata con un nuovo capitolo dove, finalmente, vediamo i nostri amati Gallagher. Nei prossimi uno dei Gallagher sarà sempre più presente e sinceramente non vedo l'ora di postarli perchè, secondo il mio parere, adesso ci saranno le parti più belle che ho scritto. Però, non devo complimentarmi da sola: posso pure dire che sono fantastici, poi a voi lettori non piacciono. Quindi recensite e fatemi sapere. Vi ringrazio per le 177 views. IO. VI. AMO. E comunque, domandina veloce: solo io shippavo i Ceffy?
Bando alle ciance, ci vediamo nel prossimo capitolo.

Don't you need me || James CookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora