Matty

393 13 0
                                    

Mandy e Cook si alzarono da terra e cominciarono a camminare per il South Side di Chicago.
-So che è una domanda stupida ma... vuoi tornare a scuola? O... oppure ti accompagno a casa?- Balbettò lui.
-Portami a casa...- Sussurrò lei e il ragazzo annuì. Arrivarono a casa Milkovich molto lentamente, in un silenzio teso. Non avevano niente da dirsi, ma lei era grata che il ragazzo fosse presente e che avesse cambiato atteggiamento. Mickey aprì la porta e li accolse.
-Tu non dovresti essere a scuola?- Chiese lui confuso.
-Matty è tornato.- Gli disse velocemente a testa bassa.
-Matty? Quel Matty?- La ragazza annuì con le lacrime agli occhi.
-Cazzo...- Disse il fratello con le mani nei capelli. L'abbracciò e lei pianse.
-Cazzo...- Continuò Mickey stringendola. Le accarezzò i capelli per farla calmare e le lasciò continui baci sulla fronte. Intanto Cook se ne stava in un angolo, appoggiato al muro con le mani dietro la schiena e la testa bassa. Non aveva mai visto Mickey Milkovich così debole e vulnerabile. Improvvisamente si staccarono e il ragazzo lo scrutò.
-Grazie per averla portata a casa.- Disse annuendo cercando di scacciare le lacrime che gli rendevano gli occhi lucidi.
-Di niente. Glielo dovevo...- Rispose sinceramente Cook.
-Tu non mi dovevi niente Cook, ok?! Per ieri... l'ho fatto volentieri.- Confessò Mandy. Lui sorrise.
-Comunque io... vado. Vi lascio soli. Mand, se hai bisogno di qualunque cosa... chiamami, va bene?- Lei annuì. Mickey lo accompagnò alla porta.
-Grazie tante, amico. Veramente...- Disse il più grande.
-Non preoccuparti...-
-Però se fai lo stronzo con lei, ti rompo tutte le ossa del corpo.-
-Ok, ho capito.- Rise e lo salutò. Lui tornò dalla sorella, le diede un bicchiere d'acqua e si sedette su una sedia di fronte a lei.
-Vuoi dirmi che è successo?- Gli spiegò tutto quello accaduto a scuola, delle foto e degli altri studenti.
-Se si ripresentasse, potremmo chiamare la polizia.- Ipotizzò il ragazzo.
-Lui dirà tutto sui tuoi affari, Mick. Non voglio che tu vada in prigione per colpa di quello stronzo.-
-Sono fuori da quel giro da un bel po'.-
-E se ti chiedessero qualcosa, perché ci stavi nel giro? Se ti mettessero comunque in prigione, perché eri un complice?-
-Cristo Mand, non preoccuparti per me. Conosco il sistema giudiziario e se collaboro non mi faranno niente. E poi, devo far smettere tutto questo. Non può ricominciare.-
-Mick non voglio che tu vada in prigione, cazzo. Non voglio perderti, ti prego.- Ormai stava piangendo. Lui l'abbracciò.
-Cazzo, Mand. Non mi perderai mai. Se è quello che vuoi starò zitto, ma fino a un certo punto. Non voglio rivederti in quello stato, mi distruggerebbe.-
-Sono cambiata, sono più forte adesso.-
-Non è vero...- Le sussurrò. Gli baciò una guancia.
-Ti voglio bene fratellone.-
-Anch'io. Non sai quanto, cazzo. Sei l'unica che tiene a me, sorellina.- Le sorrise con gli occhi lucidi.
-Non piangere Mick. Lo sai che odio vederti piangere.-
-Ma io non sto piangendo...-
-Ah no?! E quegli occhi lucidi cosa sono?!-
-Non lo so, penso mi sia entrato un moscerino.- Disse togliendosi alcune lacrime dagli angoli degli occhi. Lei rise.
-Adoro vederti ridere.- Sorrise lui. Mandy rimase in silenzio per un po'.
-Ho paura...- Disse alla fine.
-Ci sono io qui a proteggerti, non preoccuparti.-
-Non sei sempre con me. Per strada, quando sono sola... Ho paura possa farlo lì.-
-Non lo farebbe mai. Non è così stupido. La gente cammina per le strade e lo vedrebbero.-
-Forse hai ragione...-
-Mickey Milkovich ha sempre ragione.-
-Sì sì, come no. Comunque ho bisogno di parlare con Ian, devo andare dai Gallagher.-
-Ian, il tipo rosso?-
-Sì, perché?-
-No, niente. Sembra un bravo ragazzo.-
-Lo è... Vuoi venire con me? Sono simpatici.-
-Ho delle cose da fare, non posso.- Lei annuì.

#Spazio Autrice#

So che questo capitolo è abbastanza corto rispetto agli altri. In realtà un po' di storia ce l'ho già scritta, solo che il problema più grande che mi affligge è: "come divido i capitoli?" e a volte, scusate il termine, le divisioni mi escono una merda. Scusate. Comunque è inutile ribadire che ho aggiornato in ritardo perchè tra una specie di vita sociale da alimentare, studiare e cercare invano di recuperare le settantordici serie tv che seguo, non ho mai tempo. Ma vabbè, dettagli. Adesso concludo perchè vi starò sicuramente annoiando, quindi se il capitolo vi è piaciuto, commentate, mettete like e continuate a leggere.

Mi sento molto una youtuber quando concludo così ahah (Non fateci caso sto sclerando)

Don't you need me || James CookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora