Dopo quasi mezz'ora arrivarono al locale sulla Street. Il buttafuori li fece passare, non chiedendo loro neanche l'età. Entrarono. La musica era altissima e subito la mente della ragazza si liberò. Stava suonando una band metal. Le era sempre mediamente piaciuto quel genere. Andò al bar con Katie ed Effy. Il barista le porse da bere e finì subito il suo drink e così successe anche per gli altri. Si diresse sulla pista da ballo e cominciò ad agitare la testa e le braccia a ritmo di musica. A lei si unì Katie e iniziarono a dimenarsi su quella musica così ritmica e incasinata quanto la sua testa. Vide Effy ballare con Cook e Freddie, Ian con Karen e poi Emily e Naomi. Le ultime due non stavano solo ballando.
-Oh cazzo...- Sussurò.
-Che c'è? Hai detto qualcosa M?- Gridò Katie.
-No, no.- Cercò di sovrastare il volume assordante. Non poteva dirglielo. Emily si accorse del suo sguardo e, con dei gesti, la pregò di non dire niente. Lei sorrise premurosamente, ma non sapeva di non essere l'unica ad aver visto.
-Ho bisogno di qualcosa di forte.- Disse la mora.
-Ho la soluzione, vieni.- Katie le prese la mano e si diressero verso il bagno. La rossa estrasse una bustina dalla tasca e la agitò.
-Adesso sí che ci divertiamo.- Rise Mandy. Si leccarono il dito, presero un po' di coca e se la misero in bocca.
-Ah ah. Vi ho scoperte.- Le ragazze sussultarono.
-Cazzo Ef, ci hai fatto prendere un infarto.-
-Nah, voglio solo un po' di roba.- Alzò le spalle.
-Serviti.- Lei fece la stessa cosa delle altre due.
-Andiamo a spassarcela ragazze.- Cominciarono a ballare e a dimenarsi come della pazze nel buio. Stavano sudando parecchio, i capelli si stavano appiccicando alla fronte, ma loro erano troppo andate per accorgersene e spostarli. Improvvisamente Mandy cominciò a vedere doppio e ridere da sola. Sentì qualcuno dei suoi amici avvicinarle una canna e ne fece un tiro. Poi riandò al bar per prendere altri due, o probabilmente tre, drink. Non si manteneva più in piedi, infatti per tutta la serata traballò come una rincoglionita.
-Ehi Mend.- Si avvicinò Ian.
-Ciao Ian. Come stai?!- Biascicò.
-Cazzo, sei proprio andata.-
-Andata? Andata dove? Sono ancora qui cretino.-
-Sì, sì ok. Sei ancora qui.- Disse alzando gli occhi.
-Però, adesso, tu vieni con me.- Le mise un braccio sotto le ascelle per sorreggerla.
-Come faccio a venire con te Ian? Non stiamo neanche scopando.- Rise.
-Oh Dio, come ti sei ridotta.-
-Sto benissimo, non preoccuparti. Fammi solo provare a camminare da sola.- Sciolse la stretta del ragazzo, provò a fare un passo, cadendo subito dopo. Lui la risollevò prima che si schiantasse al suolo.
-Ops, sono caduta.- Scoppiò a ridere da sola. Si girò verso di lui e gli accarezzò i capelli.
-Ian, sai di essere molto bello?!-
-E tu sai di essere molto ubriaca?!-
-Oh, non solo quello.- Gli fece l'occhiolino. Lui sbuffò, alzando gli occhi al cielo.
Dopo un po' uscirono. Se ne accorse quando sentì la musica più bassa e le orecchie fischiare. Andarono in un tunnel accanto al locale, dove c'erano anche gli altri. Anche se vedeva doppio, si accorse di Cook ubriaco e strafatto che correva dietro Effy, anch'essa fatta. Ad un certo punto i due presero a baciarsi appoggiati al muro. Mandy si girò verso Freddie e vide il suo sguardo deluso. Improvvisamente le venne la nausea.
-Ian lasciami, sto per...- E non finì la frase, girandosi dall'altra parte per vomitare. Il ragazzo la lasciò subito e lei si piegò per continuare a far uscire tutto il contenuto del suo stomaco.
-Cazzo, sembra 'L'esorcista'.- Biascicò ridendo Cook. Lei gli fece il medio mentre ancora svuotava se stessa.
-Ma quanto cazzo ha bevuto?- Sentì Karen.
-Abbastanza da ridursi così.- Era Freddie. In quel momento avrebbe voluto sbuffare. Quasi tutti avevano voltato lo sguardo disgustati, mentre il rosso l'aiutava mantenendole i capelli. Dopo qualche minuto terminò e la nausea le passò.
-Grazie Ian. Sei veramente gentile. Non capisco cosa ci trovi Effy in lui.- Sussurrò al suo orecchio ancora visibilmente ubriaca. Lui, in risposta, alzò le spalle. Cook la sentì perché, probabilmente, non aveva sussurrato così bene.
-Vaffanculo Mandy.-
-Vaffanculo anche a te, Cook.-
-Quante parole d'amore che girano. Eh, ragazzi?- Disse Katie, cercando di smorzare la tensione, ma non ci riuscì granché.
-Sai cosa ci trova? Il mio cazzo, quello che troverai anche tu, venendo a letto con me.-
-Puoi solo sognarlo James, non scoperei mai con te. Neanche se mi dessero cento milioni di dollari.-
-Non lo penserai ancora per molto. Attenta, potrei infilarmi nel tuo letto nel cuore della notte.-
-Ti uccido Cook. Ok?! Provaci e ti uccido.- L'ultima frase fu urlata.
-Ehi, sta calma. Non ho mica detto che ti avrei violentata.-
-Tu, tu pensi solo e sempre a te stesso. Non te ne frega un cazzo degli altri e io non sarò mai una delle tante troie. Va bene?! Quindi elimina dalla tua inutile testolina questa idea. Non cascherò nella tua trappola James Cook. Mai. MAI!- Disse dirigendosi verso di lui e puntandogli un dito contro.
-Grazie per avermi chiamata troia.- Disse sarcasticamente Effy.
-Ef, ti prego. Ormai lo sa tutta la scuola che te lo sei fatto, non fare finta di nulla.- Era la sbronza che stava parlando, non avrebbe mai voluto offendere la sua amica, ma quello che aveva detto al ragazzo lo pensava veramente.
-Ok, hai finito con questa scenata?! Ti riporto a casa.- Era Ian.
-Tu sei un coglione. E sai anche il perché.- Disse a Freddie improvvisamente. Uno spiraglio di lucidità che non le fece dire niente, entrò nella sua testa.
-Ok, ok. Va bene, se lo dici tu è un coglione. Adesso vieni.- La sorresse di nuovo.
-Voi altri venite con me? Vogliamo continuare la festa o farla terminare grazie a lei?!- E la indicò.
-Cook, noi non veniamo.- Dissero le altre.
-Tu Freddie?-
-Mi sono stancato Cook.-
-E questo cosa dovrebbe significare?-.
-Che sono stanco di te, ok?!- Sorrise incredulo dopo aver sentito quelle parole. Si diresse verso Effie, poggiò una mano sul muro, accanto alla sua testa, e si sporse verso di lei.
-Sembra che siamo rimasti solo io e te.-
-Grazie, ma passo Cook...- Disse ridendo, ancora sotto l'effetto della droga.
-Sì, rimani pure con i tuoi amichetti. Guarda che belle faccette che hanno, tutti pappa e ciccia, culo e camicia. Grazie mille Mandy. Vaffanculo, ok? Non solo a te, a tutti. Dovete andare tutti a fanculo.- Urlò. Lei chiuse forte gli occhi. Le faceva male quello che stava dicendo, non perché la stava mandando a fanculo, ma perché c'entravano anche gli altri. Non voleva inserire anche loro nei suoi casini. Erano entrambi sbronzi, ma le cose che avevano detto sembravano lucidissime. La ragazza poggiò la faccia sulla spalla di Ian e pianse, singhiozzando sonoramente. Non sapeva neanche il motivo di quel pianto ma, all'improvviso, si era sentita triste. Probabilmente era l'effetto della cocaina. Cook la sentì e i suoi occhi diventarono lucidi. Stava trattenendo le lacrime, ma non si voltò. Non voleva mostrarsi debole di fronte a loro, di fronte a quelli che forse sarebbero stati i suoi amici. Gli altri tornarono a casa mentre Ian, non sapendo dove fosse casa di Mandy, la portò nella sua piccola dimora. Lei era troppo andata per spiegargli lucidamente dove fosse e lui non voleva lasciarla da sola in quelle condizioni. Le piaceva quella ragazza, sapeva tenere testa a Cook, era cazzuta. Sapeva sarebbero diventati buoni amici. Entrarono in casa e tutto era buio. Erano tutti a dormire, stranamente. La fece stendere sul suo letto, che era impregnato dall'odore della marijuana, attento a non svegliare i suoi fratelli.
-Scusa se puzza così.-
-Ah, fa niente.- Biascicò prima di stringere il cuscino e addormentarsi. Lui sorrise nel vederla così. Sembrava felice, sembrava che quella giornata non fosse mai esistita. Ian prese una coperta e gliela mise addosso. Infine prese il suo sacco a pelo, spense la luce e si sdraiò per terra.#Spazio Autrice#
Ragazze, io vi adoro. Siamo arrivate a 127 views. Non ci posso credere, sono troppo felice che questa storia vi stia piacendo. Allora, questo capitolo è lunghissimo, lo so. Ma vabbè, fa niente. Non potevo dividerlo, se no sarebbe diventato troppo corto. Da qui in poi, almeno secondo il mio parere, cominceranno le vere vicende. Sarà molto più "alla Shameless e alla Skins" e succederanno cose, quindi vi conviene continuare a leggere. No, seriamente, se la mia fan fiction vi sta piacendo, continuate e ci vediamo nei prossimi capitoli.
P.S. Amo Jack O'Connell.
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Don't you need me || James Cook
أدب الهواةMandy Milkovich è la classica ragazza del South Side di Chicago, ma la sua vita cambierà quando metterà piede nel suo nuovo college, il Roundview. Qui conoscerà persone disposte a fare di tutto per lei, degli amici inseparabili, e incontrerà James C...