Bad memories

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Arrivarono in centrale e Matty venne poggiato sulla sedia da un poliziotto. Quando riprese i sensi, notò le mani legate e cominciò ad agitarsi. Notò il sangue rappreso e vide Cook. Si alzò e osservò le sbarre della cella in cui era seduto. Guardò attentamente il bruno dall'altra parte della stanza e i suoi occhi diventarono furiosi. Si scagliò verso di lui, ma la catena collegata alle manette lo bloccò.
-Coglione sei chiuso in una cella. È scontato che non ti possa buttare su di me, anche perchè ti spezzerei quelle braccia secche che ti ritrovi.-
-Tu, brutto stronzo. Perchè sono in prigione?-
-Magari fossi in prigione. Stiamo solo aspettando un agente che ci prenda e ci porti in una stanza per sentire cosa abbiamo da dire e, caro mio, tu avrai così tante cose da dire che ti finirà la saliva. Sei nella merda fino al collo.-
-Cosa gli hai detto?-
-Quello che dovevo.-
-Sai che so delle cose sul conto di Mickey che gli farebbero rischiare di nuovo il carcere? Non penso che quando la tua amata Mandy si sveglierà, se lo farà, sarà molto contenta di vedere il suo unico fratello in prigione.-
-Ascoltami bene faccia di cazzo, Mickey è uscito da quel giro.- Il grande fece una faccia sorpresa.
-Ah, non lo sapevi?! Sei rimasto per un bel po' fuori dal South Side coglione. Quindi, quando la mia amata Mandy si sveglierà, come dici tu, confermerà la mia versione e tu sarai buttato in una cella per il resto della tua vita. Tutto chiaro?- Rimase in silenzio.
-È tutto chiaro bastardo?!- Urlò.
-Sì, ho capito.-
-Fossi in te, non mi impegnerei neanche nel trovare un buon avvocato. Sei finito.- Un agente li interruppe e chiamò Cook. Entrò nella cella, staccò la catena e lo trascinò con sé nella sala per gli interrogatori. Lì trovò un detective e si sedette.
-Allora James Cook. Sono il detective Taylor, hai mosso delle accuse pesanti contro Metthew Levan. L'accusa di stupro è tra le più gravi qui a Chicago.-
-Senta glielo posso provare.-
-E come James? La diretta interessata non è qui a confermare la sua versione.-
-No, però sul mio cellulare ho una sua registrazione che conferma tutto. Se potesse darmi il telefono, le mostrerei tutto.-
-Sei sicuro di quello che dici?-
-Senta la persona più importante della mia vita è sdraiata su un letto d'ospedale per colpa sua. Mi dia la possibilità di farle giustizia. Se lei lavora per la giustizia verso i più deboli, allora mi dia la possibilità di aiutarla.-
-Va bene.- Chiamò un uomo che possedeva i suoi effetti personali e che poggiò il suo cellulare sul tavolo di ferro.
-Saresti contrario se lo usassi io? Tu mi dici la cartella e io ascolto questa registrazione.-
-Nessun problema anche se potrebbe trovare foto non proprio carine.-
-Del genere?-
-Ecco vada nella prima cartella. Sì, ecco, questo genere di foto.- E lo schermo si illuminò con la foto della vagina di Karen.
-Oh, ok. Non voglio sapere chi sia ma spero che la ragazza fosse consenziente.-
-Sì sì, non farei mai il bastardo. Lei mi ha detto di farle delle foto.-
-Ok, torniamo a noi. Dopo questa cartella, quale devo premere?-
-Quella che si chiama 'Recorder'.-
-Perfetto. È una cartella bloccata, dimmi il PIN.-
-62639.-
-Perchè proprio questo numero?-
-Senta è una cosa imbarazzante, non voglio dirgliela.-
-Parliamo in confidenza Cook. Sai che non la dirò a nessuno, voglio solo capire cosa ti spinge a fare tutto questo. Sei cambiato. Ho letto tante accuse mosse contro di te, sei stato in riformatorio, una volta, per aver picchiato un ragazzo in discoteca, ma adesso stai facendo la cosa giusta.-
-Il PIN è il codice numerico del nome 'Mandy'. L'ho scritto perchè lì dentro c'è la sua dichiarazione e per ricordarmi che lo sto facendo per lei, anche se mi costerà qualche giorno in prigione per aver picchiato quel bastardo.-
-Ci stai aiutando in un'indagine. Non penso ti chiuderanno in prigione. Al massimo qualche ora di servizio sociale.-
-Non mi importa, potrei anche stare un anno in prigione, ma con la mia coscienza sto bene perchè sto riscattando la giustizia che non è stata fatta tempo fa.-
-Va bene, sentiamo questa registrazione.- La fece partire e la stanza si riempì con la voce della ragazza piangente e distrutta. Gli occhi del ragazzo si riempirono di lacrime, mentre il detective annotava qualcosa sul suo block notes. James cercò di trattenersi, ma il ricordo di quel giorno si mostrò prepotente nella sua testa. Gli vennero in mente le foto appese agli armadietti e sparpagliate per terra, la sua espressione di dolore, la sua corsa mentre scappava anche da lui. Si ricordò di come la trovò e di come, per la prima volta, riuscì a scovare le sue debolezze. Quella voce era un pugnale nel suo cuore e adesso stava sanguinando incontrollato, nella speranza di risentirla nelle sue orecchie come prima e non mediante una registrazione. La voce cessò e Cook alzò la testa guardando l'uomo con un'espressione di dolore.
-Quindi è questo quello che è accaduto veramente. E dimmi ragazzo, perchè hai deciso di tirarla fuori solo adesso?-
-Perchè le avevo promesso di non dirlo a nessuno. Tutti le avevamo promesso questo.-
-Tutti chi?-
-Tutti i suoi amici.-
-Quindi non lo sai solo tu.-
-No, più tardi l'ha raccontato anche agli altri perchè Matty la stava cercando per tutta la città. Ha suonato alle porte di ognuno di noi e l'abbiamo difesa.-
-Quindi perchè ti è venuto in mente di registrare questa cosa?-
-Perchè prima di farlo era scappata da scuola, dove quel coglione aveva appeso delle foto di lei nuda e io ho subito capito che qualcosa non andava. Se dubita della mia versione, chiami gli altri, chiami suo fratello. Le spiegheranno tutto, forse Mickey sarà anche più preciso sul passato.-
-No, Cook, mi fido di te, mi serve solo qualche dettaglio in più, quindi chiamerò Mikhailo Milkovich e gli farò lasciare una deposizione.-
-Non sapevo si chiamasse Mikhailo.-
-Sì, è un nome un po' insolito.-
-Quindi posso andare?-
-Sì, però rimani qui, puoi sentire la deposizione di Matthew, te lo concedo io. Vai in sala d'aspetto, ti verrà a chiamare un'agente.- Lui annuì e si fece togliere le manette. Uscì e fece quello che Taylor gli aveva detto.

#Spazio Autrice#

Allora ragazze, alla fine ho diviso il capitolo perchè sarebbe stato veramente troppo lungo. Inutile dire che sono in ritardo, perchè è sempre così. Basta dire sempre le stesse cose. Quindi, se vi è piaciuto, se questa storia continua a ispirare la vostra lettura, continuate e fatemi sapere cosa ne pensate.

Don't you need me || James CookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora