Mi sveglio e istintivamente guardo la sveglia, sono le sette, perché mi sono svegliata così presto? oggi non c'è scuola quindi potrei dormire; mi sovviene all'improvviso che ieri avevo programmato di vedermi con Adrian e vorrei dedicargli una giornata al mare, come strategicamente ho deciso con mamma, solo noi due come nelle estati passate.
Dovrò trovare il momento giusto e il coraggio di dirgli che andrò in America e mi ricordo che devo anche chiedergli perché è sempre così collerico con lo zio.
A proposito di ieri sera e di America ripenso al fatto che devo chiamare zia, faccio il suo numero, ma non mi risponde, strano di solito a quest'ora è ancora in giro per locali, decido d'inviarle un messaggio in cui la informo che la chiamerò questa sera molto tardi, da lei sarà l'ora di pranzo.
Mando anche un messaggio ad Adrian per comunicargli la mia idea, mi risponde subito in modo entusiastico. Mi lavo e mi preparo velocemente, indosso il costume, i pantaloncini jeans, quelli alti in vita, e una maglietta con le frange, mi lego i capelli in una coda alta, metto nello zaino l'asciugamano e scendo in strada.
Passano un po' di minuti, non è da Adrian essere in ritardo, è sempre in anticipo, di solito entra in camera mia svegliandomi, mentre oggi... Sono in ansia così prendo il telefono e lo chiamo, non risponde, scatta la segreteria.
Riattacco e decido che gli manderò un messaggio, ma mentre sono intenta a scrivergli sento il rombo di una moto, è Adrian!
Subito mi nasce un sorriso sulle labbra, amo la sua moto.
Come arriva al mio fianco Adrian, scende, mi abbraccia, mi chiede scusa. Mi bacia, come nostro solito, e mi porge il casco che gli ho lasciato ieri sera. Ancora non ci capisco niente, sono frastornata, è tutto così rapido e non ha detto una sola parola, oltre a SCUSA, anche questa cosa non è da lui.Lo avvicino a me e gli chiedo che succede, lui mi sussurra all'orecchio
- Ti prego Kat ne possiamo parlare dopo? -
Sorrido - Si! -
Salgo dietro di lui, lo abbraccio forte forte e partiamo a manetta, tanto che mi stacco leggermente dal suo corpo e per il contraccolpo sbatto con il seno contro la sua schiena e lo sento sospirare.
Che gli succede è così silenzioso e strano.Il mare dista solo 30 km e con la moto ci si mette davvero poco; almeno così a me sembra. Amo stare abbracciata a lui e mentre corre sulla strada mi stringo ancora un po', gli appoggio il casco alla schiena e mi rilasso, ho piena fiducia nel mio migliore amico.
Vedo scorrere il mare davanti ai miei occhi, è bellissimo, così azzurro e tranquillo.
Siamo arrivati, ma invece di fermarci al nostro solito chalet Adrian mi porta in una spiaggia libera. Ci sono pochissime persone, quasi tutte coppie, scendiamo dalla moto e corriamo verso la spiaggia.
Buttiamo a terra zaini e caschi, ci spogliamo velocemente e ci buttiamo in mare, adoro il mare che in questo periodo è così limpido anche se l'acqua è un po' freddina che ti fa venire quei brividi su tutto il corpo, quando Adrian li vede ogni volta mi fa il solletico, è così dolce.
Giochiamo, ridiamo e ci spingiamo sotto, è bellissimo, mi sembra di essere tornata bambina, che bei ricordi.
Amo queste sensazioni, amo giocare e divertirmi con lui, tutto è semplice e rilassante, proprio come noi, ci diciamo sempre tutto con semplicità e ci piace rilassarci al sole, come oggi.Dopo quasi mezz'ora usciamo, mano nella mano come abbiamo sempre fatto, torniamo ai nostri zaini, tutte le coppie ci fissano, avrei voglia di far loro il dito medio, ma sono troppo educata.
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Ti amo, ma devo partire
RomanceKatrine è una ragazza che non è mai uscita dalla sua città, ma ha tanta voglia di evadere da una realtà che le sta stretta, una possibilità le viene data dalla zia che vive in America, ma gli imprevisti sono dietro l'angolo. Finalmente la scuola è f...