Adrian mi aspetta in strada è sulla sua moto, mi porge il casco e parte velocissimo.
Ha letto sul mio viso che sono triste? Come mai non mi ha salutato come nostro solito?
Mi stringo a lui, e subito mi accarezza le mani, mi infonde calore, mi piace.
Arriviamo in un attimo e il mio cuore comincia a battere velocemente.
Scendo, con dolcezza mi prende il casco, ci guardiamo negli occhi e ci stringiamo in un abbraccio che sembra un'addio, sono tristissima.
Mi prende per mano e ci incamminiamo verso l'ingresso, e ora!Camminiamo senza lasciarci la mano a testa bassa.
Incontriamo i nostri compagni di scuola, sono tutti felici, tutti promossi, meno che Sebastian, ma di lui lo sapevamo tutti!
Proviamo a fingere con i nostri amici di essere contenti, arriva un'euforica Marika e mi tira verso i quadri dicendo:- Kat, tu e Adrian avete avuto i voti più alti, siete stati bravissimi!!- e mi abbraccia.
Guardo i nostri voti con sguardo mesto, è vero abbiamo preso i volti più alti della classe, che destino avverso! Adrian ha preso 98 e io 96!
Sono avvilita, dovrò lasciare Adrian, ma devo sembrare felice, non vogliamo ancora che qualcuno sappia di noi.
Abbraccio Marika, ho lo sguardo lucido e triste, devo farmi forza, sento che l'euforia per il bel voto comincia a contagiarmi, sarà per il caloroso abbraccio della mia amica o per sua irrefrenabile l'euforia che mi trasmette tutto questa felicità, non ho alcun pensiero, sorrido a destra e manca, mi abbracciano tutti e quando è il turno di Adrian, il suo abbraccio è tenero e pieno di felicità per me.
Decidiamo di comune accordo di andare tutti insieme al bar dei nostri cento giorni all'esame a fare colazione con tutta la classe per l'ultima volta, poi ognuno per la sua strada quest'estate.
Per evitare che ci scoprano Adrian si è accomodato lontano da me, mangiamo, scherziamo, ridiamo tutti insieme ricordando i momenti più divertenti di questi cinque anni e finalmente sono un po' rilassata.
Mi piace l'atmosfera, anche se io ed Adrian ci scambiamo sguardi teneri e bramosi.
Marika sembra essersi accorta di qualcosa, guarda me e poi Adrian, mi prende sotto braccio e mi chiede:- Non mi devi raccontare niente, amica mia?-
Marika è mia amica dal primo anno di superiori, di solito parliamo spesso di ragazzi, ma ora...
Abbasso la testa e divento rossa- No! Perché?-
e nel dire ciò guardo Adrian, si vede che è cambiato qualcosa? lascio cadere così la mia risposta e Marika non le da più di tanta importanza per non rovinare l'atmosfera rilassante.
Finalmente mi sento serena e tranquilla, ma ecco squillare il telefono, è zia Elisa! Guardo avvilita Adrian ed esco.- Kat mi ha detto tuo padre che sono usciti i quadri, allora quanto hai preso?-
- Ciao zia, come stai? Mi spieghi quale è il lavoro che dovrei fare?-
incrocio le dita sperando che non sia uno di quei lavori noiosi.
- Prima i tuoi voti, poi ti spiego, ma sarà divertente te lo prometto. Ti piacerà!-
- Ok! Zia ho preso 96/100! Ora mi spieghi perché dovrei lavorare!- il mio tono è adirato, non ho voglia di lasciare Adrian e dovermi pure subire un lavoro noioso.
- Kat cerca di capire, io non avrò due mesi di ferie al lavoro e saperti sola in una città così diversa dalla tua e senza amici mi dispiaceva, così ho chiesto alla mia amica Claire di trovarti qualcosa da fare nella sua agenzia di pubblicità, in primo momento non aveva niente, ma giusto l'altro giorno mi ha detto che se eri molto spigliata potevi aiutare il suo amico fotografo con dei modelli. Mi è sembrata una buona idea, non ti annoierai di certo e poi hanno più o meno la tua età, così potrai farti degli amici!-
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Ti amo, ma devo partire
RomansaKatrine è una ragazza che non è mai uscita dalla sua città, ma ha tanta voglia di evadere da una realtà che le sta stretta, una possibilità le viene data dalla zia che vive in America, ma gli imprevisti sono dietro l'angolo. Finalmente la scuola è f...