La notte è ancora giovane e ho tanto domande da porre a Christian, prima tra tutte
- Perché a volte sei così arrogante e spavaldo, quando invece sei così buono e dolce?-
- Non lo so, è una mia difesa, solo la mia famiglia, Brian, Edward e Annalise mi conoscono per davvero e ora mi conosci pure tu! Ogni volta prendo fregature e soffro, troppo!-
- Quindi è una facciata? Di la verità a volte ti piace!-
Sorrido, ma ho paura della verità, io lo conosco davvero? Non è possibile, ho paura di cosa mi possa rivelare così cerco di fare la spiritosa
- È il tuo modo per avere molte ragazze ai tuoi piedi, sembri così sicuro del tuo fascino-
Mi sorride con un velo di lussuria e compiacimento
- Certo! grazie al mio modo di fare mi sono scopato tante ragazze, ma... cosa c'entra con noi?-
- Niente solo curiosità....
è che la prima volta che ti ho visto in Italia....
ho perso il sonno pensando a te....
invece quando ti ho conosciuto eri molto diverso...-- Hai perso il sonno? Ma non mi conoscevi!-
ha capito solo una parte di ciò che gli ho detto, uffa
- È vero, ma i tuoi occhi.... non so spiegartelo, non riuscivo a scordarli, inoltre il tuo sorriso dopo il mio gesto, non lo so, mi sei piaciuto!-
- Davvero? Non pensavo di essere riuscito con un sorriso a combinare questo casino....-
Mi sorride dolcemente e mi chiede di continuare
- Allora... so che hai 22 anni, che studi in Italia, vai all'università, mi sembra al terzo anno? Poi ha un bel lavoro, hai avuto tante donne, hai rovinato la vita a tante di loro, sei bipolare, hai rovinato i miei sogni, poi che altro? Vediamo.... Se vuoi puoi non rispondermi! Anche se mi farebbe molto piacere, perché quel giorno mi hai messo la crema solare in spiaggia?-
- Ehm vediamo? Eri lì e volevo farti uno scherzo!-
mi sorride, lo guardo arrabbiata, vorrei che mi risponda serio e incrocio le mani sotto al seno, noto il suo sguardo e deglutisce, divento rossa e sciolgo le braccia, ma il danno è fatto, mi tocca la guancia teneramente e mi chiede di non farlo più, i suoi occhi sono pieni di lussuria.
- Allora dimmi la verità!-
Dico in modo brusco
- La verità? Ehm vediamo?-
- Smettila- e rincrocio le braccia.
Deglutisce e con le sue mani mi sfiorano prima un seno e poi l'altro, scende alle mie braccia e le libera.
- Smettila tu! Sai che effetto mi fai! Non sono né di ghiaccio né di ferro!-
- Allora dimmi la verità!-
I nostri toni sono scherzosi, ma nell'aria c'è tanta elettricità, mi mordo il labbro inferiore cercando di allentare la mia tensione, ma subito il suo indice mi accarezza il labbro liberandolo dalla stretta dei denti, mi bacia delicatamente il bordo della bocca e mi sussurra sulle labbra che gli piaccio tantissimo e che sente pure lui la tensione sessuale tra di noi. Provo a ragionare, ma riesco solo a farmi prendere dalla lussuria e gli prendo i capelli tra le dita, lo tiro a me, lo bacio con tale trasporto da emettere un gridolino quando i miei capezzoli si induriscono sul suo torace e la sua erezione si fa sentire sulla mia pancia. Sono estasiata, perdo velocemente il controllo e percorro tutto la sua schiena con la mano, mi fermo al suo sedere e con audacia glielo palpeggio, è sempre stato un mio desiderio nascosto toccare il sedere ad un ragazzo, ho un grande nodo in gola, deglutisco, alzo lo sguardo e vedo che i suoi sono meravigliati e estasiati, percorrono tutto il mio corpo e tornano al mio viso.
Ed ora? Come possiamo fermarci, sento angoscia, vorrei dire qualcosa, ma ho il terrore che si possa adirare.
È sempre lui a togliermi dall'imbarazzo, si abbraccia e si ferma, aspetta in questa posizione finché i bollenti spiriti non si sono calmati.
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Ti amo, ma devo partire
Roman d'amourKatrine è una ragazza che non è mai uscita dalla sua città, ma ha tanta voglia di evadere da una realtà che le sta stretta, una possibilità le viene data dalla zia che vive in America, ma gli imprevisti sono dietro l'angolo. Finalmente la scuola è f...