3 - Ricerche.

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«Il coraggio di conoscere
se stessi è il più raro; molti
preferiscono sconfiggere il
nemico in campo che in sé».

Sapeva di non essere impazzita, quel ragazzo aveva tatuato quel simbolo sul suo polso e quando lei l'aveva sfiorato, lui si era agitato, l'aveva visto illuminarsi sul suo polso poco prima e aveva notato la sua espressione quando lo aveva sfiorato.

Controllò l'orario dal suo orologio da polso e notò che fossero le tre e un quarto, non poteva tornare a casa e continuare a vedere quel simbolo; aveva bisogno di capire qualcosa di tutto ciò.

Si fermò davanti ad un locale ampio.

La scritta sull'insegna era chiara e incisa sul legno di ciliegio: "Biblioteca" poi, inciso un poco più sotto, un po' più piccolo "dove ogni libro puoi trovare".

Prese un ultimo respiro prima di oltrepassare quel piccolo rialzo ed entrare nell'antica biblioteca della città. Si guardò intorno, domandando a se stessa quali libri potessero aiutarla, era curiosa e incerta: e se quel simbolo non ci fosse stato su alcun libro? Che cosa avrebbe fatto nel caso in cui l'avesse trovato?

—Posso esserle utile?

Elisabeth voltò lo sguardo fino a notare una signora venirle in contro, camminando tra degli scaffali occupati da libri di psicologia e scienze sociali dalle copertine spente.

La signora era alta con la corporatura esile, le sue mani erano rugose, le unghie lunghe e a forma di mandorla decorate con un semplice smalto rosso, i lunghi capelli castani risaltavano i suoi occhi verdi e il vestito color smeraldo, che le arrivava a metà polpaccio, svolgeva il compito di mettere in risalto la sua corporatura.

Riuscì a leggere il suo nome sulla targhetta quasi nascosta tra le pieghe del vestito: Landey.

—Sì, vorrei consultare dei libri su simboli, principalmente simboli antichi di tutte le civiltà se è possibile— rispose sorridendo.

—La categoria è molto ampia, i libri potrebbero variare da 100 ad un massimo di 200— disse la donna, sfiorandosi il mento con fare pensieroso.

Liz strinse la tracolla dello zaino dello staff della festa, nervosa.

—Non importa, ho bisogno di tutti i libri.

La bibliotecaria rise, prendendo un qualcosa di molto simile a un cellulare, digitò qualche lettera, producendo un leggero bip a ogni pressione, poi riportò lo sguardo sulla ragazza.

—Corridoio diciotto a destra, scaffali da venti a cinquantadue. Buona consultazione— disse sorridendo e alzando le spalle, prima di nascondersi nei diversi corridoi.

Le dita sottili di Liz scivolarono sulle copertine di pelle opaca dei primi libri riguardanti i simboli. La disposizione degli scritti era basata sulla civiltà, i polpastrelli ruvidi accarezzarono principalmente un libro risalente alla civiltà dei sumeri, una tra le prime civiltà della 'mezza luna fertile' della quale si ebbe notizia.

Meglio iniziare dal principio, pensò, prendendo i dieci libri riguardanti quella civiltà.

Il primo librò aveva la copertina di un rosso molto spento e coperto da polvere, le pagine erano ingiallite, segnate dal tempo.

Sfogliò le pagine rigide, notando nulla che assomigliasse al simbolo che aveva disegnato in mente. Per evitare di dimenticarlo prese foglio stropicciato, che aveva fortunatamente trovato nella borsa, e lo disegnò.

—I sumeri non sono..— sospirò, comprendo anche l'ultima pagina dell'ultimo libro con la pesante copertina rigida nel suo carrello arrugginito. Prese i diversi libri e li dispose sui tre scaffali per poi riempirsi il carrello con diversi libri riguardanti altre civiltà vicine ai sumeri come Assiri e Babilonesi.

Milites ×Find Yourself× {IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora