Capitolo I

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Calmoniglio si era stupito non poco della convocazione di Nord. Cosa poteva esserci di tanto importante da distoglierlo dai preparativi per l'imminente Natale? Non che, per quanto Nord potesse impegnarsi, il Natale sarebbe mai stato più importante della Pasqua; ma ciò non escludeva che il motivo di quella chiamata dovesse essere dannatamente serio.

Di cosa poteva trattarsi? Magari di Pitch, di nuovo? Era già tornato?!

Rabbrividì al ricordo di quando l'Uomo Nero si era offerto ironicamente di fargli i grattini. Oh, no, non aveva la minima voglia di rivivere qualcosa di simile così presto. Sapeva che le probabilità che un giorno si sarebbe rifatto vivo erano piuttosto elevate...

"ma speravo che fosse tra cinquant'anni, o un secolo, meglio ancora due o tre!"

E lui che aveva sperato in un lungo periodo di tranquillità! Dopotutto l'ultimo attacco aveva fatto diversi danni alla Conigliera, danni che aveva da poco finito di riparare completamente, e anche Sandman -di recente morto e risorto- avrebbe meritato un minimo di tranquillità, e c'era Nord che aveva da fare, e...sì, giusto, non ci si poteva dimenticare della relazione neonata tra Dentolina e Jack Frost, col quale per inciso lui battibeccava ancora amichevolmente ogniqualvolta si trovavano assieme.

Il pensiero di quella novella storia d'amore gli strappò un mezzo sorriso. Jack e Dentolina! E lui che aveva pensato che alla fata piacessero soltanto i suoi denti!

Ma non c'era invidia nell'animo del Pooka, l'unica cosa che provava era felicità per loro. Sarebbe piaciuto anche a lui condividere la tana con qualcuno ma...

"sono uova? Carine! Posso dipingerne qualcuna anch'io, per favore?"

"certo, se ne hai voglia. Intanto...questi sono per te, Laxie".

"fiori blu?"

"non...non ti piacciono?"

"vuoi scherzare? Sono semplicemente splendidi. Grazie mille".

Quel treno era già passato.

«meglio piantarla, va'» borbottò, creando un tunnel per il Polo Nord e lasciandovisi cadere dentro.

Non capiva proprio come facessero gli altri a preferire la slitta ai suoi tunnel, erano forse un branco di pazzi? Viaggiare a modo suo era molto più sicuro che non nel trabiccolo di Nord, quantomeno non si rischiava mai di cadere giù da chissà quanti chilometri di quota, e si faceva anche in fretta. A riprova di ciò, sbucò nella Sala del Globo dell'immensa Fabbrica di Nord giusto un paio di istanti dopo.

«ti prego» esordì «dimmi che stavolta hai davvero chiamato soltanto per un mal di pancia derivato dall'abuso di latte e biscotti! Te lo giuro, se l'alternativa è di nuovo Pitch sono disposto a sopportarlo!»

Normalmente Nord avrebbe riso a quel suo atteggiamento, o al limite l'avrebbe bonariamente rimproverato per non aver salutato, ma il mastodontico Santa Claus non sembrava proprio dell'umore di fare nessuna delle due cose. Aveva la fronte aggrottata, segno che era preoccupato, e negli scintillanti occhi azzurro ghiaccio del Guardiano della Meraviglia, Calmoniglio scorse soltanto un leggero velo di malinconia.

«questa volta io è quasi d'accordo con te, Calmoniglio. Solo quasi».

Il Coniglio di Pasqua lo osservò perplesso, per poi puntare gli occhi smeraldini su Sandman, della cui presenza non si era ancora accorto.

«ehi, Sandy» lo salutò. Ma l'altro, assorto nei propri pensieri, non parve sentirlo «Sandman! Dico, mi ascolti?»

Il Guardiano dei Sogni si riscosse bruscamente, guardando il suo amico e collega con aria inizialmente spaesata per riaversi del tutto solo in seguito, ricambiando il saluto con un cenno della mano ed un sorriso dolce ed un po'mesto.

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