Capitolo XXV

32 3 0
                                    

Le botte.

Il risveglio.

Il rito, il sangue, le preghiere...la debolezza, l'orribile sensazione della coscienza strappata via.

Iniziò ad agitarsi. Era ancora legato, loro erano ancora lì a guardarlo, ma ora le corde si stavano stringendo, più si agitava più gli si avvolgevano attorno come dei serpenti, ed iniziava a sentirsi soffocare, mentre cercava disperatamente di ribellarsi, di parlare...

"non voglio...non voglio!"

Il suo bastone, dov'era il suo bastone?! Perché non poteva-

"Jack!"

Quella voce...

"Jamie?"

Come poteva essere lì? Non era possibile, lui era fuori da Conca De El Sol, era al sicuro.

"Jack, svegliati! Jack, apri gli occhi!"

Svegliarsi? Perché, stava dormendo? Allora, se le cose stavano così, era bene che aprisse...

"apri..."

«...gli occhi!»

Il Guardiano spalancò gli occhi di botto, e fu scosso da un forte brivido che percorse tutto il suo corpo. Dopodiché rimase immobile per qualche istante, mentre si rendeva conto che ad avvolgerlo non erano corde, ma lenzuola, guardandosi attorno decisamente confuso.
Quel luogo gli era assai familiare, era la stanza di Jamie, ma non riusciva a capire...l'ultimo ricordo che aveva era quello di essere stato legato e derubato dei poteri e del senno dagli Insorti che-maledizione, quelli si erano messi in testa di fare una guerra!!! Doveva trovare gli altri, e...

«Jack? È tutto ok?»

La voce di Pippa si insinuò tra i suoi pensieri sconnessi, riuscendo a raggiungerlo, tirandolo fuori da quel caos di confusione ed ansia in cui era precipitato, e...un momento. Cosa ci faceva lì Pippa?

«Jack?»

Pippa, Caleb, Claude, Cupcake, Monty...e Jamie, ovviamente. Perché erano tutti lì, pallidi e visibilmente angosciati, per di più?

«eh...ragazzi...» si schiarì la gola «cosa mi sono perso?»

I volti dei ragazzini si riempirono, almeno qualche istante, di reale felicità. Jamie gli si avvicinò velocemente, con un gran sorriso incredulo. «Jack, tu...ragazzi, è tornato!!!» gridò, voltandosi verso gli altri ed indicandolo «è tornato!!! Sta di nuovo bene!»

«ma va? Ce n'eravamo accorti anche noi!» ribatté Caleb, con un sorriso.

«Jack, Jack, stai bene, adesso stai bene vero?» farfugliò Monty, sistemandosi gli occhiali con aria imbarazzata per non essere riuscito a mettere in fila decentemente qualche parola.

Frost si passò una mano tra i capelli arruffati, per poi stiracchiarsi. «sì, ora sto bene, a parte un vuoto di memoria lungo non so quanto. Non mi spiego come sono arrivato qui, e...» si guardò attorno in cerca del bastone, come d'abitudine, ma non lo vide da nessuna parte.

«se cerchi il bastone, smetti pure, tanto è inutile» disse Cupcake.

«l'unica cosa che avevi quando ti abbiamo trovato nel bosco erano, beh, quelli» disse Pippa, indicando i bermuda blu che Jack aveva addosso «io comunque avevo deciso di portarti alcuni vecchi abiti di mio fratello maggiore, dovrebbero andarti bene, credo» disse, indicando un mucchietto di vestiti su una sedia.

Jack si rizzò in piedi bruscamente. «grazie per gli abiti e per avermi aiutato, ma adesso, io...ragazzi, non avete idea di quel che sta per succedere, quei pazzi vogliono scatenare una guerra e io devo...» gli morirono le parole in gola quando, osservando le loro facce, capì che probabilmente non aveva detto nulla che loro non sapessero già. Esitò solo un ultimo istante, prima di chiedere conferma «è già iniziato tutto, vero?»
Prima che potessero rispondergli, uno scampanellio improvviso fece voltare Jack, che vide un elfo di Babbo Natale uscire dal bagno con disinvoltura. Aggrottò la fronte. «perché c'è un elfo qui?»

La Luna DorataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora