Quando Jamie Bennett si svegliò, notò all'istante che nella propria stanza c'era decisamente qualcosa di sbagliato.
E quel "qualcosa" era un elfo che lo stava schiaffeggiando con la punta del proprio cappello.
«m-ma che cos-» farfugliò, ancora assonato, rigirandosi nel letto e finendo per urtare una cosa alla propria sinistra.
«Ja-mie...?»
Ah, giusto: non sapendo dove altro farlo stare, Jamie aveva lasciato che Jack dormisse accanto lui, nel proprio letto. Aveva pensato che fosse meglio così, sia perché stare costantemente accanto ad una persona amica lo avrebbe aiutato a rimanere tranquillo, sia perché in questo modo Jack avrebbe potuto svegliarlo nel caso avesse avuto bisogno di qualsiasi cosa.
In realtà ciò non era accaduto: in seguito alla fuga dal bosco, Jack non aveva avuto altri momenti di follia isterica, aveva eseguito alla lettera ogni ordine che Jamie gli avesse dato, aveva mangiato tutto quel che Jamie gli aveva portato da mangiare, e si era coricato appena lui gli aveva detto di farlo, senza proteste.
Il ragazzino era sempre dispiaciuto di vederlo in quel modo, ma quantomeno non dava problemi, ed era una buona cosa; non osava immaginare come sarebbe stato doversi occupare del Jack terrorizzato con cui aveva avuto a che fare all'inizio.
«va tutto bene, Jack...tutto bene...» bofonchiò, sfregandosi le palpebre chiuse «è solo un elfo di Babbo Natale...no, aspetta!» spalancò gli occhi, improvvisamente sveglissimo «un elfo di Babbo Natale! Qui!»
Da un lato era lieto di ricevere un segno di vita dai Guardiani più incisivo di quanto si aspettasse -non era ancora venuta alcuna fatina a prendere il suo dente-, ma dall'altro non era certo che la presenza di quell'elfo, che gli stava porgendo un foglio arrotolato e legato con un nastro rosso, fosse un segnale positivo data la guerra tanto propagandata dagli abitanti di Conca De El Sol...già, a proposito, forse era il caso di dare un'occhiata al gruppo su Facebook per vedere se era successo dell'altro...
«ahi!» esclamò, quando l'elfo lo colpì sul naso. Ok, lo avrebbe fatto solo dopo «adesso leggo! Dammi un attimo, mi hai appena svegliato e non è nemmeno l'alba!»
L'elfo fece qualche moto di disapprovazione per il fatto che Jamie chiedesse "un attimo" che non avevano, ma l'istante dopo ebbe ben altro a cui pensare dato che Frost, con una mossa fulminea, gli sfilò il cappello dalla testa.
«mio!» disse, oltretutto, alzandosi in piedi sul letto mentre l'elfo saltellava per cercare di recuperare il maltolto. Tutto sommato, anche con solo un quinto del proprio senno, Jack non era andato completamente "fuori dal personaggio".
«potete stare fermi per favore?!» protestò Jamie a mezza voce, spiegando il foglio «leggo male, se mi fate balzellare di continuo!» sbuffò, vedendoli continuare imperterriti «ok, ho capito, è inutile» borbottò, accendendo la lampada sul comodino così da poter vedere bene.
Jamie, io e Nord abbiamo saputo che Jack è ricomparso e che ti stai prendendo cura di lui. GRAZIE. Sapere che è in buone mani ci rassicura, anche perché...dovrai continuare a tenerlo con te ancora per un po'. Qui è un caos. Dentolina è stata attaccata dai nostri "doni" col loro esercito, è stata sconfitta, e a breve sicuramente loro marceranno verso il Polo Nord, o da me; Pitch non si è fatto scrupoli a rubare il potere di sua figlia, ed è una minaccia ancor più grave dell'ultima volta; oltre a questo, non si sa dove sia Sandy, che forse è ancora arrabbiato con noi (da bravi imbecilli abbiamo avuto la brillante idea di litigare tra noi, già). Ci dispiace darti una simile responsabilità, amico, ma ora Jack è più al sicuro lì con te che in qualunque altro posto e, in ogni caso, al momento non potremmo fare assolutamente niente per guarirlo.
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La Luna Dorata
FanfictionIn seguito all'ultima sconfitta dell'Uomo Nero, per Jack Frost e gli altri Guardiani è iniziato un periodo pacifico e allegro: i bambini del mondo sono tornati a credere in loro, e gli incubi sembrano ormai lontani. Ma la pace non è destinata a dura...