Capitolo VI

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"probabilmente è inutile ma, anche se non lo ammetterei mai, comincia a non piacermi quest'assenza di Frost".

Tale fu il pensiero di Calmoniglio nell'osservare Shu Yin che, seduta nell'erba, dipingeva tranquillamente delle uova. Al momento era intenta nella realizzazione di un disegno raffigurante piccole e particolareggiate ortensie di colore indaco, utilizzando sottilissimi pennelli dorati.

Se Jack creava delle autentiche opere d'arte con ghiaccio e brina era chiaro che la ragazza fosse portata per imparare velocemente qualcosa di più o meno analogo, e Calmoniglio aveva già preventivato di conservare quelle bellissime uova per nasconderle dove sapeva che Sophie Bennett sarebbe andata a cercarle: Pasqua sarebbe arrivata soltanto tra diversi mesi ma, per fortuna, tra le sue erano uova ce n'erano alcune speciali che non si rovinavano.

"capisco che non voglia sapere niente di Shu Yin -e continuo a pensare che sia un peccato- però potrebbe lasciarsi trovare almeno da Dente da Latte, così che possa dirgli che lei è da me, e lui sappia di poter tornare a stare da Dentolina senza problemi. E invece no...è così preso dal nascondersi che in questi tre giorni non si è neppure degnato di portare uno spruzzo di neve da nessuna parte, nemmeno in una notte 'particolare' come questa!"

La notte di Natale, per inciso. A quell'ora Nord avrebbe dovuto essere già partito per il suo annuale viaggio attorno al mondo, in sella a quel benedetto trabiccolo volante.

«ne ho finito un altro, Calmoniglio. Può andar bene?» gli chiese Shu Yin, porgendogli con delicatezza l'uovo.

«direi che vada più che bene, Shu Yin» arrivò a dire il Pooka, sbilanciandosi non poco «ma non sarebbe il momento di riposarsi un po'?»

«tranquillo, non mi sento stanca. Se non altro posso impiegare il mio tempo in maniera costruttiva» disse la ragazza «inoltre mi aiuta a riflettere su quel che mi hai spiegato riguardo la mia condizione, anche se in verità, su quest'aspetto, non hai fatto che approfondire ciò che mi aveva già detto Atticus Del Sol» aggiunse «e riguardo Jack...»

«ti assicuro che se ha scelto di agire così non lo ha fatto per crudeltà nei tuoi confronti. Ha tanti difetti, primi tra tutti essere un rompiscatole faccia da schiaffi ed ostinarsi a chiamarmi "coda di cotone" o "Canguro di Pasqua", ma non è cattivo» sottolineò Calmoniglio.

«non l'ho mai pensato. Credo di aver afferrato alla perfezione i concetti che mi hai esposto, ed ho capito che ha fatto la scelta di non incontrarmi sia per il mio bene che per quello della relazione con la sua attuale compagna...ed ovviamente per se stesso, non volendo sottostare ad una specie di "stregoneria". Comprendo ed apprezzo quello che fa».

"sono il solo che inizia a pensare che, per qualcuno come Jack Frost, sia fin troppo sveglia?" pensò Calmoniglio. «sei...indulgente».

«grazie per il complimento, e per l'ospitalità che mi hai dato in questi giorni. Quasi mi dispiace sapere di dovermi trasferire tra qualche giorno, pur non dubitando che il luogo in cui vive il signor St.North sia accogliente proprio come mi hai detto».

"quasi dispiace anche a me" pensò Aster "non mi hai mai dato nessun problema, te ne sei sempre stata buona e tranquilla ad ascoltare le mie spiegazioni o dipingere uova, non hai più confuso le specie, e fare due chiacchiere con te non è mai stato sgradevole. O beh! Almeno uno dei due, tra lei e Jack Frost, doveva essere sopportabile!"

«infatti lo è, te l'assicuro. Non per niente, come ricorderai, si è deciso di mandarti proprio lì, nel caso in cui qui fosse sorto qualche problema. Però è certo che...la Conigliera resta sempre la Conigliera!»

«il regno dell'eterna primavera» commentò Shu Yin, lisciandosi il vestito. Dopo averle trovato qualcosa da indossare provvisoriamente, Calmoniglio era stato così gentile da ripulirlo e rappezzarlo, e nonostante quest'ultimo lavoro fosse stato fatto con fili di diversi colori pastello il risultato era comunque gradevole.

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