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Rimango in mobile mentre le sue braccia sono avvolte intorno alle mie spalle.
Il mio corpo smette di muoversi a mio comando e sta pure andando a fuoco, anche se in teoria sto tremando dal freddo.

Mi infila le braccia nella sua felpa enorme e poi mi fa girare davanti,ammirando cosi il suo magnifico viso.

Il suo naso è rosso e cosi anche le sue guance,ha molto freddo ma non lo da a vedere.

Il mio sguardo cade sul suo collo e noto che dalla t-shirt spunta un tatuaggio,ma proprio un piccolo pezzo.

Faccio per parlare ma lui mi blocca con la sua parola.

"Ecco"dice tirando su la cerniera,fino a sotto il mio mento.
Mi sistema il cappuccio sulla mia testa e sorride.

"Io non ti capisco proprio"dico in sussurro
"Prima mi urli contro e ora?? Mi dai la tua felpa?"dico,confusa dal suo comportamento.

"Sei bipolare cazzo"borbotto e lui ridacchia.
"Non ridere"dico acida e lui smette subito.
"Vai su se no ti prendi davvero un raffredore"dice,mentre dalla sua bocca esce il fumo, che poi sarebbe vapore acqueo,talmente fa freddo.

"Ci vediamo nanetta"dice correndo dentro il bar ancora zuppo d'acqua

Annuisco, sapendo benissimo che lui è gia entrato,attraverso la strada per poi farmi tutto il giro dell'Università, per arrivare,poi,al mio dormitorio.

Il telefono incomincia a suonare e subito lo prendo.

"Dimmi Jon"dico inserendo la chiave nella serratura della camera,tenedo il telefono con la spalla.
"Peluche sono sotto il tuo dormitorio scendi?"domanda.

Cazzo. Mi ero dimenticata.

"Em.. Jon puoi aspettare cinque minuti che mi sono appena fatta la doccia?"domando,entrando velocemente e guardando l'ora.
"Certo tesoro"dice attaccando

Perche è venuto due ore prima??

Lancio il telefono sul letto di Charlotte e corro in bagno a farmi una doccia veloce.

Dopo venti minuti sono pronta anche se ho i capelli bagnati, li lego velocemente in uno chignon e sento ancora l'odore di Cameron addosso.

Prendo la sua felpa e la metto nell'armadio.

Metto il giubotto pesate ed esco di casa
Se si può chiamare casa.

Scendo velocemente le scale e appena esco fuori trovo Jon appoggiato alla sua machina mentre fuma.

Devo dire che è davvero bello però.

Subito mi pento di non aver asciugato i capelli.
"Scusami Jon"dico con il fiatone e lui ridacchia

"Tranquilla"dice buttando la sigaretta a terra,si avvicina a me e mi circonda la vita con un braccio.

"Ma.. "Dice avvicinandosi e annusandomi il collo
"Hai messo un profumo da uomo??"domanda curioso

"Em no Nash mi ha prestato la sua felpa"dico ovvia

Ecco perfetto.
Prima bugina.
Non va bene Ash cazzo.

"Ah va bene"dice lui baciandomi

Sorrido e gli cingo il collo con le braccia.
Muovo le labbra a ritmo suo ma il mio sorriso scompare, dopo poco.

Mi stacco da lui,forzando un sorriso e lui mi prende la mano e mi porta alla sua macchina

"Dove andiamo?"domando entrando in auto
Fa il giro e sale pure lui
"In un posto"dice lui avvicinando il sedile al volante, dato che non ci arriva.
Deglutisco e parte.

Un Disastro PerfettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora