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Devo dire che i giorni successivi sono passati lentamente.
La mia vita fin qui è molto monotona.
Mi alzo,mi preparo vado a fare colazione al bar,vado a lezione,corro a lavoro,finisco di lavorare,corro nella mia stanza,studio e dormo.

Non ho mai tempo di mangiare e se ci riesco è un miracolo.
La settimana successiva vola come niente a volte sono strazianti queste giornate.

Grazie al celo non ho mia incontrato Cameron in questi giorni di lavoro,mi sembra che sia in Inghilterra ma non ne ho idea,così girano le voci.
Ma non mi interessa più di tanto,non dopo le parole orrende che mi ha detto.

In questi giorni jon mi ha chiamato spesso e io gli hi risposto abbastanza male dicendoli ciò che mi avevano riferito su di lui,si è scusato e io pure, e alla fine adesso,ci stiamo risentendo.
Devo ammettere che non ne sono cosi felice.
Non provo ciò che dovrei provare.

La cosa che mi distrae da tutti questi problemi è il mio lavoro,senza l'aiuto di Cameron,io ho finito di sistemare la biblioteca sotterranea.

Con l'aiuto di qualche amico ovviamente,ma alla fine è tutta pulita e in ordine.
L'unica cosa che devo fare è attaccare degli adesivi agli scaffali dicendo che generi sono e che tipo di romanzi sono.

Sono molto contenta che questo lavoro cosi pesante sia finito,la direttrice sembra molto contenta del mio lavoro.
Ora sto tornando nella mia camera, sono parecchio nervosa forse per il troppo stress e le troppe cose da fare.

Qualcuno mi viene addosso e io cado all'indietro sbattendo il sedere.

"Cazzo"borbotto sentendo il dolore al sedere.
"Oh scusami"sento dire da un ragazzo.
Alzo lo sguardo e un ragazzo uguale a Cameron mi fissa dispiaciuto.

È vestito tutto di nero, proprio come si veste Cameron da quanto l'ho rincontrato, ha i capelli neri e gli occhi verdi, meglio quelli di Cameron, è pieno di tatuaggi sul collo e uno piccolo sulla faccia.
È molto bello e affascinate.
Proprio come è cameron.

Smettila di pensare cosi a lui, ti ha fatto del male e ti ha detto chiarmante che ti ha sfruttata.
È un ragazzo misterioso e mi mette paura.
Mi porge la mano ma io mi alzo da sola.
Raccolgo le mie cose e ricomincio a camminare.

"Ehi tu"urla il ragazzo di prima.
Mi volto e lui fa una piccola corsa per raggiungermi.

"Il tuo telefono"dice porgendomelo.
Lo ringrazio di mala voglia e lo metto in tasca.

"Comunque scusami..mi chiamo Nate e tu?"domanda sorridendo.

Alzo gli occhi al celo "Lo sai bene chi sono"dico acida.
"Mm agitata la ragazza"dice lui ridendo.
Mi volto per andarmene ma lui mi si piazza davanti.

"Senti cosa vuoi?"chiedo diretta.
Non sopporto parlare con degli sconosciuti che assomigliano così tanto a Cameron.
Apparte quelle pozze verdi.
"Nulla Ashley"dice lui con un sorriso in faccia mostrando la sua dentatura perfetta.

Sbuffo e lo oltrepasso.
"Okay scusami senti..volevo sapere se eri libera.."lo blocco con una risata.
Sono abituata a tutti questi ragazzi che mi corrono dietro solo perche sono famosa, la maggior parte sono tutti coglioni,se non tutti.

"Senti sono felicemente fidanzata"dico deglutendo.
"Oh..beh se cambi idea ho messo il mio numero nel tuo telefono"dice lui facendomi l'occhilino e andando via.

Ma..ho la password.
Prendo il telefono e cerco il nome 'nate' e infatti, lo trovo li.

Lascio perdere e lo rimetto in tasca.
È pomeriggio e per fortuna oggi mi posso dedicare hai miei amici senza problemi.
In poco tempo arrivo davanti alla mia stanza e apro.

Un Disastro PerfettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora