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"Ashley!"l'urlo di Cameron fu talmente acuto da farmi fermare di colpo e in secondo, in solo secondo Cameron mi spinse contro il marciapiede con tutta la forza possibile,facendomi cadere a terra.
Sbattei il ginocchio ma non fu quello a preoccuparmi ma ben si il tonfo che sentì alle mie spalle.
Mi voltai all'instante e vidi Cameron a terra, disteso immobile con il viso pallido rivolto verso di me e le sue mani pure.
In quel momento mi senti morire.
"Oh mio Dio"urlai correndo da lui.
Mi buttai a terra addosso a lui e lo scossi dalla maglietta.
Dalla sua testa usciva un po' di sangue e io gliela sollevai.
"Cameron..amore parlarmi ti prego"dissi con le lacrime che inondavano il mio viso, cercando di provare a capire cosa fare.
"Chiamo il 991" disse il conducente della macchina, non avevo neanche visto che fosse sceso.
Sollevai Cameron dalle spalle e circondai le sue spalle con le mie braccia e li strinsi a me.
"Ti prego cameron"sussurai al suo orecchio cercando ti toglierli i capelli da davanti agli occhi.
Intorno a noi si è formata una folla ma nessuno che muove un dito.
Le sirene dell'ambulanza fecero aprire la folla e subito vidi gli infermieri scendere con una barella.
"Cos'è successo?"chiese una donna che subito senti il battito di Cameron.
"È stato investito e credo che abbia sbattuto solo la testa"dissi signiozzando spostandomi da lui.
"Il polso è debole, avrà una emorragia"disse la donna guardando il sangue che sta uscendo dal naso.
Lo sollevano sulla barella e lo spingono dentro l'ambulanza.
"Io vi seguo in ospedale"disse il conducente dell'auto, annui velocemente mentre io salì sull'ambulanza.
"Come si chiama il ragazzo?"chiede l'infermiera mentre metteva una maschera dell'ossigeno a Cameron.
"Cameron..Cameron Dallas"dissi balbettando ancora tra le lacrime.
"Cameron?ci senti?"chiese la ragazza putandoli una torcia negli occhi.
"Gli occhi sono rossi o il sangue sta invadendo il cervello"disse prendendo qualcosa.
"Cosa succede?"dissi allarmata alzandomi ma un infermiere mi blocca rimettendomi seduta.

Tutto ciò che successe nelle ore successive fu una lotta contro il tempo.
Medici che entravano e uscivano da quella maledetta stanza e nessuno che poteva dirmi niente.
I miei genitori e quelli di Cameron non sarebbero potuti arriva non prima della sera e io mi ritrovai da sola, in una sala d'attesa a sentire quanto facesse schifo tutto ciò.
"Singorina davvero lei è spuntata dal nulla e io non l'ho vista, è spuntata dal nulla"disse il signore di fianco a me.
"Mi scusi ma non ce la faccio ora.."dissi alzandomi e tenendomi stretta addosso la felpa di Cameron.
Vado verso le macchinette e mi infilo la sua felpa.
Prendo un pacchetto di patatine e le apro.
Osservo il tatuaggio che abbiamo fatto insieme e lo tengo stretto a me.
Le lacrime non riescono a finire neanche per un istante.
Mi ricordo ancora il giorno in cui i miei hanno avuto l'incidente in auto e credevo che mio padre fosse morto.
Sento un leggero dolore al gi occhio che mi fa tornare alla realtà.
Stringo i denti e cammino verso una sedia quando mi fermo a guardare una donna incinta in una stanza.
La sua pancia è coperta solo dalla mano di suo marito che sussurra qualcosa a piccolo fargolo in grembo.
Lei ride e lui continua a schioccare baci e a stringere la mano della moglie ogni volta che lei ha una contrazione.
Forse dopo tutto quello che è successo, dopo tutto quello che stiamo passando è normale che mi faccia venire in mente Cameron.
Un futuro con lui.
Mi ha salvato la vita, ancora una volta e ora lui è in quella maledetta stanza.
Noto ora che la coppia mi sta fissando e subito mi incammino nella sala d'attesa.
Mi sedetti un po' dolorante e sgranocchio le patatine.
Un dottore finalmente uscì da quella maledetta stanza e si avvicinò a me.
"Sei tu Ashley?"chiese e io annuì alzandomi.
"Allora?"chiesi setendo le gambe tremare dal nervoso.
Mi fissò e abbassò lo sguardo girandosi fra le mani una cuffietta.
"Dottore la prego..Cameron se la caverà?"chiesi con la voce tremolante.
Lui alzo lo sguardo e fece un leggero sorriso.
"Si starà bene, per il momento i valori sono stabili ma ha preso davvero un colpo molto pesante e le conseguenze possono essere tante e.." smette di parlare e mi guarda mentre sento la testa girarmi.
"Cara ti senti bene?"chiede toccandomi una spalla ma a quel punto sento le gambe cedermi e subito la vista mi si annebbia.
"Ashely"le parole del dottore escono come un sussurro e sento il pavimento freddo sotto di me.
"Mi guardi..resti sveglia!"delle luci suoi miei occhi lampeggiano finché gli occhi mi si chiudono e buoio totale.

Un Disastro PerfettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora