~43

383 17 5
                                    

Il mio cuore sembrava davvero ghiaccianto mentre osservavo Cameron seduto su una sedia e una ragazza in barella, attaccata ad un respiratore.
Quella ragazza aveva un viso familiare ma non riuscì proprio a capire chi fosse.
Notai che di fianco a Cam c'era l'accompagnatrice.
"Ma cosa?"dissi scioccata aspettandomi tutto tranne questa scena.
"Ashley?"disse Cameron alzandosi di scatto e guardandomi confuso.
La ragazza con la maschera che l'ha accompagnato da prima, si alzò pure lei e finalmente capì chi fosse.
"Abby? Ma tu non eri.." non mi fece finire che si tolse la maschera e vidi i suoi occhi color ghiaccio fissarmi.
"Cieca? Oh no cara era solo una delle coperture"disse lei sorridendomi maliziosamente.
Guardai Cameron supplicandogli con lo sguardo di dirmi cosa diavolo stava succedendo.
"Cosa ci fai qui?"chiese Cam non capendo ancora che io fossi davvero li.
"Cosa ci fai tu qui, ad un ballo e in una stanza dove ci sta una ragazza che..cosa le è successo?"dissi facendo un passo verso la barella dove stava quella ragazza intubata.
"Sapeva troppo mia piccola Ashley"disse Abby ridacchiando.
"Non dirle cazzate, stupida"disse Cameron zittendola per un secondo.
"Oh mio caro Cameron digli ciò che hai fatto..o che abbiamo fatto"disse toccandogli il braccio.
Lo guardai per l'ennesima volta con le lacrime che scendevano, sconvolta.
"Ashely vattene"disse solo prima di voltarsi a guardare quella ragazza stesa sul lettino.
Tolsi quella fastidiosa maschera e gliela lanciai contro.
"Brutto bastardo, non mi puoi fare questo!"gridai non curandomi che cera una ragazza che stava male nella stanza.
"È finita da tempo, non siamo mai stati nulla, ora esci da questa fottuta stanza" disse stringendo le mani sulla sbarra di ferro.
"Bella devi andartene, sono cose d'adulti"disse Abby facendomi il gesto di uscire.
"E il nostro bambino?"chiesi stringendomi il ventre come per proteggerlo.
Il suo sguardo si alzò e le sue parole fecero più male di una lama.
"Non è mio di sicuro, sarai andata a letto con chissà quanti ragazzi"disse schifato e la mia amica mi dovette tenere in piedi, non riuscivo a crederci.
"Cameron vai all'inferno" disse Ally mentre Charlotte mi portava fuori dalla stanza.
La testa mi girava e sentivo un forte dolore al ventre.
"Fammi sedere, devo sedermi"dissi chianandomi a terra con le mani nei capelli.
"Ascoltami Ash, non credere alle sue parole, c'è qualcosa sotto"disse Charlotte per confortarmi.
"Ma cosa sotto?"dissi sbalordita. "Vuoi dire che hai capito cosa cavolo sta succedendo?"dissi indicando la cemera dove stava Cameron e lei scosse la testa.
Mi fecero alzare da terra e mi asciugarono le lacrime. "Tu ora devi essere forte, sia per il tuo bambino che per te stessa, è chiaro?"disse Charlotte sfiorandomi il viso umido.
"Sei una fottuta forza della natura e non devi farti abbattere dalle emozioni"disse Ally tenendomi la mano ghiacciatta.
Ci incaminammo verso l'uscita e sentivo che a ogni passo che facevo il dolore aumentava sempre di più, non ero mia madre, lei si che è forte, io non sono e non sarò mai lei.
Strinsi gli occhi per un attimo e mi sembrò di cadere ma le mie amiche mi tennero su.
Finchè aprì gli occhi e vidi Nate davanti a me che mi sorreggeva dalle spalle.
"Nate?"dissi confusa e poi ricordai cosa mi aveva fatto, la rabbia prese il sopravvento.
"Cosa ci fai qui?"gridai ricordando che lui mi aveva fatto toccare da quel ragazzo a quella maledetta festa.
"Non sono io il nemico Ashley!"disse lui stringendomi più forte le spalle.
"Di che cosa stai parlando?"disse Charlotte confusa più di me.
"Seguitemi, subito"disse prendendomi da un braccio e trascinandomi al piano terra, dove tutti gli invitati stavano ormai seduti ai loro tavoli per l'inizio dell'asta di benificenza.
Oltrepassammo numerosi tavoli, prima di arrivare davanti ad un altra camera infondo alla sala.
"Dove ci porti?"chiesi togliendomi dalla sua presa di scatto e lui si giro guardandomi infuriato.
"Non fare la bambina ora, seguimi e basta"disse lui e fece per riprendermi il braccio ma Charlotte come un guardia lo spinse e si mise davanti a me.
"Lei non va da nessuna parte finchè non le dici cosa cazzo sta succedendo"disse a denti stretti e pugni serratti.
Lui mi guardò e capì che ero molto spaventata, i suoi occhi verdi mi diedero per un attimo una certa sicurezza, forse davvero non voleva farmi del male.
"Ashley è in pericolo, perchè è all'oscuro di tutto, io sono qui per mostrarle la verità!"disse Nate guardando Charlotte per poi guardare di nuovo me. "Fidati di me e seguimi"disse e io annuì.
Non so cosa stessi facendo, ma avevo bisogno di risposte il prima possibile, mi sentivo davvero un buco nello stomaco che si allargava sempre di più.
"Venite"disse Nate tirando giù la maniglia di quella porta rossa, finalmente stavo per scoprire la verità, tutte le angoscie su Cameron e le bugie, forse stavano per essere spiegate.
"Eccoci"disse Nate entrando nella stanza, un bagliore di luce bianca sembrava che per un attimo mi acceccasse ma poi facendo qualche passo in più, vidi tutto in torno a me molto più chiaro e la prima persona che vidi fu proprio lui.

Un Disastro PerfettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora