Quasi un mese dopo..
"Credo che il comodino vada li"dissi indicando agli operai.
"Certo"disse uno di loro pelato mentre sistemava il comodino di camera mia.
Il telefono mi squilla e rispondo senza guardare.
"Pronto"dissi mentre indicavo il punto in cui ci sarebbe stato il divano.
"Baby sono sotto casa scendi?"mi disse Cameron.
"Arrivo"e attacai.
"Finire voi?"chiesi agli operai che mi risposero con un caoloro sorriso.
Gli lasciai una gradevole mancia e scesi giù con l'ascensore.
Arrivai davanti alla macchina e ci entrai all'istante.
"Buona sera amore"disse dandomi un bacio.
"Com'è andata?"chiesi riferendomi al lavoro che gli hanno offerto in una editoria.
"Benissimo, hanno detto che probabilmente se tutto va bene entro settimana prossima inizio a lavorare"disse entusiasta facendo partire la macchina.
"Congratulazioni"dissi tirando fuori il telefono dalla borsa.
"Te invece sei riuscita a studiare un po' a casa oppure con quei maniaci non hai fatto niente?"chiese ridendo e riferendosi ad un episodio successo pochi giorni prima.
Io ero sulla scala per appendere una tenda e un signore mi stava guardando il sedere, ovviamente entra Cameron in casa prorpio in quel momento, la scena è stata abbastanza buffa vederlo urlarli contro.
"Si ma è un maschio non ci puoi fare niente"dissi ridendo mandando un messaggio a mia madre che stavamo arrivando.
"Non mi importa, e poi ti ho detto mille volte che non devi salire sulla scala se non ci sono io"disse tirando fuori la sua parte protettiva.
"Va bene"borbottai buttando il telefono dentro la borsa.
"Comunque sono andato anche disdire le nostre stanze nei dormitoi e a pagare le prime bollette per la casa"disse toccandomi la coscia.
"L'abbiamo fatto davvero"dissi stringendo la sua mano.
Circa un mese fa mi ritrovavo da sola, in un ospedale con Cameron in coma.
Ora invece, oltre ad essere tornati insieme, siamo andati a vivere insieme e tutto sembra così perfetto, sopratutto per una piccola sorpresina in arrivo.
"Tu sei andata a farti vedere?"chiese Cam mentre ero immersa nei miei pensieri.
"No, ho l'appuntamento domani e ci vado con mamma e Charlotte"dissi ovvia.
"E Io? Voglio venire pure io"disse scocciato.
Ma ecco che torna il solito arrogante, lo amo ma certe cose non cambieranno mai.
"Ma mi hai detto che devi andare all'università"dissi ovvia mentre entrava nel garage del palazzo dei miei.
"Si ma salto alcune ore e vengo con te"disse ovvio.
"No Cameron, hai già saltato un mese per colpa mia e solo ora sei riuscito a metterti alla pari perciò te lo puoi scordare"dissi ovvia e lui si infilò in un parcheggio vuoto.
Spense l'auto e mi guardò.
"Ma ci tengo"disse. "Pure Io, ma in qeusto momento tengo più al fatto che dobbiamo finire questo studi"dissi ovvia.
"Lo sai che non mi puoi impedire di far niente?"disse voltandosi verso di me.
"E tu lo sai che sta sera dormi fuori casa se continui? Ti sbatto direttamente la porta in faccia appena entriamo"dissi facendo un sorriso falso.
Lui mi fissò e sembrava quasi infuriato ma poi scoppiò a ridere e mi diede un bacio.
"Ti prenderei volentieri su quella porta"disse sfiorandomi l'orecchio e facendomi sentire quel brivido in mezzo alle gambe.
"Ah si e come?"chiesi. Lui rimase sopreso un attiamo dalla mia risposta ma poi slaccio la cintura e si sporse di più verso di me.
"Prima ti divorerei di baci, poi farei scendere la mia mano fino a toccarti e messsggiarti, a quel punto farei cadere giù le tue mutandine fino alle caviglie, ti farei girare contro la porta allargandoti le gambe e ti sbatterei così tante volte da farti urlare dal piacere dopo solo un minuto"disse leccandomi il labbro inferiore.
A quel punto mi misi sopra di lui e incominciai a baciarlo come una 15 enne nel pieno degli ormoni.
Incominciai a muovermi sopra di lui e la sua reazione fu quella di sollevarmi il vestito e toccarmi proprio dove piace a me.
"Oh so che ti piace baby"disse mentre io col bacino seguivo i movimenti della mano.
Slacciai i suoi pantaloni e tirai fuori la sua lunghezza calandomi senza dire altro.
Mossi il bacino e lui con i fianchi spingeva contro di me, finché non fece scendere del tutto il sedile e in qualche modo mi mise a novanta.
"Ti sbatterei così, più e più forte"disse nel mio orecchio mentre aumentava le spinte.
"Oh cam"dissi stusciandomi su di lui.
Prese il mio seno tra le mani finché non senti l'apice di tutto questo piacere.
"Oh amore"disse Cameron venendo dentro di me.
Mi fece girare e mi bacio con così tanta passione che sembrava quasi che non ci saremmo più rivisti da li a poco.
"Ti amo"disse baciandomi il collo poi scese fino al seno e gli diede un bacio, scese fino alla pancia e mise l'orecchio su di essa.
"Amo pure te"disse sossurando alla creatura dentro di me."Però per ora la mia preferita rimane lei"disse toccando la mia parte più sensibile.
Scoppiai a ridere e lui mi fece sollevare.
Ci sistemammo e uscimmo dalla macchina.
Lui mi prese la mano e io lo guardai un attiamo.
Chissà come sarà, se sarà come lui o come me, o se prenderà da tutti e due.
"Cosa pensi?"chiese mentre sistemava la camicia dentro i pantaloni.
"Tu sei davvero felice?sei pronto davvero?"chiesi mentre aspettavamo l'ascensore.
Lui si voltò verso di me e mi mise il braccio intorno a collo.
"Credo che nessun padre sia pronto mai per una cosa del genere, ma quando arriva arriva e sono talmente felice e spaventato che a volte non mi capisco neanche io"disse sorridendo.
"Ma si, sono felice, felice che ti ho finalmente trovata, che finalmente niente e nessuno ci separerà, questo bambino non lo vedo come una fine ma ben si come un inizio, e penso che non ci sia cosa più bella di vedere l'amore della mia vita che da alla luce quello che sarà si e no per sempre l'altro mio pezzo del mio cuore"disse facendomi scoppiare a piangere per le sue parole.
Cameron è davvero cambiato molto, in meglio e in poco tempo, è accresciuto e siamo diventati ciò che dovevano essere tempo fa.
Una coppia fondata sulla sincerità e sull'amore.
Salimmo al decimo piano e trovammo mia madre ad aprirci.
"Amore"disse abbracciandomi.
"Oh ma qualcuno si incomincia a far sentire"disse appoggiando la mano sul mio ventre.
Salutò Cameron e andammo in cucina dove trovammo le mie sorrelline rincorrersi per un biscotto.
"É mio!"urlò Michelle.
"No é mia" disse Abby strappando di mano il buscotto alla sua gemella.
"Ragazze basta!"strillò mia madre tirando a tutte e due una sculacciata sul sedere.
Le mie sorelline mi corsero in contro e mi saltarono addosso facendomi cadere sul sedere.
"Ragazze attezione Ashley é un stato interessante non può cadere!"disse mia madre mentre cameron ridendo per la scena mi tirò su.
"Cosa significa?"chiesero insieme le piccoline.
"Vuol dire che la cicogna le porterà fra qualche mese un bimbo"disse lei.
"O una bimba"disse la voce di James entrando.
Sorrisi d'istinto e lo strinsi a me.
In questi ultimi mesi ho davvero perso di vista un po tutti compresi i miei amici.
Vidi Charlotte e sorrissi ancor di più correndo da lei.
"Sono felice per te"disse lei e vidi nel suo sguardo quella malinconia del ricordo che ha di rimanere incinta.
"Tranquilla so quelli che pensi ma va tutto bene, é acwua passata"disse lei spostandosi da me.
Feci un sorriso tirato e vidi James e Cam discutere di qualcosa da soli.
"Mamma dov'è papà?" Chiesi e lei indicò il bagno.
Risi e andai a vedere cosa stava cucinando.
"Strano vederti cucinare"dissi ricordandomi l'infanzia, di Giacomo e di tutti gli altri domestici.
"E si, sta sera volevo fare qualcosa di speciale disse mettendo sui fornelli qualcosa che non so cosa sia.
"Ora uscite"disse chiudendoci fuori.
"E prenfetevi queste due pesti"disse chiudendole fuori con noi.
"Dai andate a giocare"dissi spronandole e infatti corsero via.
Ci sedemmo sul divano e james comincio a parlare con charlotte finché fece uana domanda al quanto strana.
"Ah giusto..Cam ma alla fine com'è finita con la ragazza in ospedale si è svegliata?"chiese James tranquillo mentre beveva un po' di vino.
Guardai Cameron non capendo di cosa stessero parlando e vidi la sua faccia sbiancare completamente.
A quel punto tirai completamente il mio corpo e lo guardai in faccia.
"Di cosa sta parlando?"chiesi guardandolo negli occhi mentre lui fissava ancora mio fratello.
Provò ad aprire bocca ma non riuscì a parlare.
"Cazzo.."sussurò James e io lo guardai con un fulmine.
"Niente Ash, una sua amica si è fatta male ed è andata in ospedale e lui ci teneva molto a lei"disse Charlotte entrando in cucina.
"E perché non può dirmelo lui?"domando guardando Cameron.
"E soprautto perché non me l'hai detto? Cameron non raccontarmi bugie!"dissi sbuffando.
"Devo sapere altro? Perché meglio adesso che mai più"dissi acida toccandomi la pancia mentre lui non mi rivolse neanche uno sguardo.
"Solo che devi stare tranquilla non c'è niente che non vada"disse prendendomi la mano.
"Come si chiama questa ragazza?"chiesi.
A quel punto mia mamma ci chiamo a tavola e io continuai a guardarlo insospettita.
"Tranqulla quando saremo a casa te ne parlerò"disse baciandomi.Da una parte mi tranquillizzai ma qualcosa in quella conversazione non mi tornava e qualcosa di tremendamente inquietante mi faceva rabbrividire, sentivo come se da li a poco sarebbe successo qualcosa, qualcosa che però io non potevo sapere.
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Un Disastro Perfetto
FanfictionSono passati tre anni dalla rottura con Cameron. Lei,ancora un po insicura nei sentimenti per il suo nuovo ragazzo,decide di andare al college con i suoi migliori amici. Tutto sembra andare per il meglio tranne quando scopre che, Cameron che non ve...