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Due mesi e mezzo dopo..

"Bene, sei pronta?"disse la mia migliore amica guardandomi con i suoi occhioni grigi.
Il panorama era bellissimo, Central Park, con la neve è semplicemente favoloso.
È febbraio e grazie al cielo mi sono abituata alle temperature di New York, e con un bel cappotto pesante, una sciarpa, un cappellino e dei guanti  riesco a sopportare il freddo.
"Oggi è il tuo compleanno!"disse Charlotte sorridendomi come se non lo sapessi già.
"Già ma è anche quello di James"dissi ovvia mettendo la bocca sotto la sciarpa.
"E spero davvero che tu non mi abbia fatto sorprese"dissi ridendo e lei scosse la testa sbuffando.
Le avevo fatto una testa cosi su questa cosa, non volevo assolutamente festeggiare il mio compleanno.
Da poco ho vinto la battaglia contro i giudici del tribunale, nessuno credeva alle mie misere parole riguardo a Jon, ma fu proprio Elettra ad aiutarmi, testimoniò salvandomi da una vita di paure.
Ho sempre tanto voluto essere come mia madre ma di una cosa non la invidierò mai, ovvero di aver passato maggior parte della vita con la paura di Trevor, nonostante lui sia morto ormai.
Io non sarò cosi, io dopo tutto questo ho capito quanto io sia determinata, quanta forza ho dentro di me e non avrò più paura!
"James non l'hai visto?"chiese Charlotte balbettando interrompendo i miei pensieri.
La guardai e annuì.
Per circa un mese non ci siamo sentiti, ero persa, forse anche un po' depressa per tutti gli avvenimenti e di certo la gravidanza non aiutava, ma alla fine ho avuto il coraggio di chiamarlo e chiedergli di incontrarci.
Fu come una leggera ma decisa boccata d'aria, dopo un lungo tempo in apnea, cazzo è mio fratello, il mio gemello, lui è sangue del mio sangue e io non posso vivere senza di lui, non importa cosa succederà io lo perdonerò sempre!
"È mio fratello, è ovvio che l'ho sentito"dissi e lei sospirò.
"No te lo chiedo perché.."disse e io la fermai subito.
"So che avete avuto dei problemi grossi e tutto, sta bene Charlotte, e credimi che ti ama ancora"dissi mettendole una mano sulla spalla e lei annuì piano.
"Invece tu hai sentito.."sta volta fu lei a non farmi finire e fece l'ennesimo sospirò.
Arrivammo davanti al laghetto ghiacciato e ci fermammo a guardare il bellissimo panorama.
"Si Ash"disse sistemandosi il cappellino.
Mi tocchai il ventre e guardai introno, tutto era un ricordo suo, è il nostro posto, il nostro inizio, e devo ammettere che anche se sono riuscita a distrarmi molto in questi mesi, sento un vuoto quando penso a lui.
"C-cosa ti ha detto?"chiesi balbettando e lei si voltò verso di me.
"Che si trova a Dallas, nella cittadina di lei.."disse Charlotte e io strinsi gli occhi per un'attimo.
Dopo aver parlato con Elettra, parlai con Cameron e la mia decisione lo fece uscire su tutte le furie, non capì che non potevo stare con lui, sapendo che aveva dei sentimenti in sospeso con un altra, e se magari da grande si fosse pentito di star con me e mi rinfacciasse che la sua decisione era stata presa solo perché ero rimasta incinta? Oh no.
Fatto sta, che è partito con lei, non so dove per quasi 2 mesi e ora a quanto ho capito è a Dallas con lei.
"Sono felice per loro"dissi in sussurro lieve.
"Non devi mentire Ashley"disse Charlotte cercando il mio sguardo.

"No amica credimi"dissi con gli occhi lucidi.
"Io sto bene cosi, sono una donna, sono indipendente e sto per diventare madre!"dissi mentre una lacrima mi sfuggì.
Con fatica accettai l'aiuto di mia madre e mi fece trovare lavoro in un teatro di New York, dove per ora sono l'assistente dello scenografo, ma come inizio, è perfetto!
"Non piangere"mi disse come se gli facessi pena ma io scossi la testa.
"Lo ami ancora?"chiese deglutendo.
Sghignazzai. "Io lo amo Charlotte, e lo amerò per il resto della mia vita, è il padre di mio figlio, è stato il mio primo bacio, la mia prima volta, il mio primo dolore, la mia prima delusione e poi di nuovo il mio grande amore, lui è tutta la mia vita!"dissi asciugandomi le lacrime dalle guance.
"So che è banale, ma lo conosco da quando ero piccola e l'ho sempre amato e.."dissi ma la mia voce si incrinò e sospirai.

"Non è banale Ash, è la cosa più vera e bella di questo mondo"disse lei prendendomi la mano, anche se non sentivo un contatto vero e proprio a causa dei guanti che portavamo tutte e due.
"So che sembro falsa quando dico che sono felice per lui ma è cosi, amare una persona vuol dire anche volerli bene ed essere felice per lui nonostante, non sia più con te la sua felicità"dissi e pensai che non potevo neanche avercela con quella ragazza, era un angelo sceso in terra e mi ha aiutato molto a vincere la causa.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 02, 2020 ⏰

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