Louis's Pov
Mi sentivo un vigliacco, mi ero quasi sgretolato fisicamente e mentalmente nel periodo in cui Harry dovette uscire con Taylor ed io continuavo a guardarlo rompersi, ogni giorno, sotto i miei occhi e non facevo niente. Mi consolavo con l'idea che non potevo farci niente, che non era colpa mia, che lo stavo facendo anche per lui, anche per gli altri ragazzi e allora perché non potevo fare a meno di sentirmi un vigliacco? Vedevo l'amore della mia vita spegnersi ed io ero il più grande egoista del mondo che non aveva la forza di lasciarlo andare, ed egoisticamente lo lasciavo morire tra le mie mani, perché lasciare andare lui significava morire. Avrei solo dovuto trovare il coraggio di sacrificarmi, morire per salvare lui. Ma lo sapevo benissimo che non ne avrei mai avuto il coraggio e non perché avevo paura di morire, di spegnermi ma perché non avrei più saputo vivere senza di lui.Sembra sciocco perché era appena poco più che ventenne e la gente si innamora o crede di farlo almeno un'infinità di volte nella vita ed io invece ero alla mia prima e ultima, io lo sapevo. Lo sapevo che sarebbe stata l'ultima. Perché dopo lui, dopo Harry, non ci sarebbe potuto essere più nulla. Perché gli avevo dato il mio cuore e la mia anima, e non avrei mai potuto più innamorarmi senza un cuore, figuriamoci vivere.
E continuammo a riempirci la pelle di noi, della nostra storia e del nostro amore, non ne avevamo mai abbastanza; perché se mi avevano tappato la bocca non mi avrebbero mai impedito di comunicare a lui e al mondo quanto grande fosse il mio amore. E così io diventai la bussola per la sua nave, diventai il pugnale per la sua rosa.
E passarono i compleanni, le sfilate, le interviste e le apparizione pubbliche che si moltiplicavano. La gente parlava. Le ragazze parlavano, non smettevano un attimo di parlare. E non so se facesse più male chi scriveva che ero un stronzo per aver spezzato il cuore di Harry o chi credeva che fossi davvero innamorato di lei.
Ma le avevano viste le foto? Lo guardavano il mio viso e il mio sorriso assente?
Il mio sorriso non c'era. Non esisteva. Le più temerarie lo giustificavano con la stanchezza, lo stress dei paparazzi. Ma semplicemente non c'era. E non era colpa sua, non era lei il problema. Non lei che sapeva e che limitava al minino il contatto se non erano loro a richiederlo, lei che sfiorava a stento le mie labbra sentendosi quasi una rovina famiglie. Lei che non aveva colpe ma che odiavo. Odiavo perché c'era sempre lei a mio fianco invece che Harry, lei che andava bene perché era una ragazza e non importava se l'amassi o no. Era una ragazza e andava bene. E la portai a casa mia, da mia mamma. Perché mi avevano detto fosse la mossa definitiva, che le voci si sarebbero per forza dovute fermare. Perché se le voci su "Larry" non si erano mai fermate, anzi continuavano ad aumentare, la colpa dicevano fosse mia, che non sapevo fingere.. Ma come potevano chiedermelo? Me lo sono sempre chiesto. Fino a quando capii che dovevo lasciare il cuore a casa quando uscivo con lei, essere chi non ero. Essere solo Louis e non Louis che amava follemente Harry.
E quando ci riuscii, o almeno pensai di esserci riuscito, mi odiai. Mi odiai perché lasciai un Harry distrutto abbandonato sull'asfalto dopo avermi tirato una palla contro quando mi vide passare con lei. Mi odiai perché lasciai un Harry in lacrime dopo che qualcuno gli aveva impedito di salire in macchina con me. E mi odiai perché la portai al matrimonio di mia mamma e dovetti fingere davanti a tutti, amici e parenti. Lui era lì ad un passo da me ed io dovevo fingere. Dovevo essere con lei nelle foto, dovevo essere con lei al tavolo, poco importava se nei momenti dove potevo essere finalmente di nuovo io mi ritrovavo schiacciato contro qualche albero o le parete di un bagno a farmi divorare da lui. Che era bello come il sole e mi faceva impazzire perché andava in giro con quella camicia aperta lasciando vedere tutto. Ed io ero pazzo di gelosia, nonostante gli anni, nonostante le conferme. Continuavo a sognare il momento in cui avrei urlato al mondo che era mio, e non di una qualche modella qualunque, in cui avrei potuto urlare che lui amava me, che lui amava, ma amava sul serio, e non era il womanizer che volevano far credere fosse, uno devoto solo al sesso e alla bellezza.
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Il verde prima del blu - Larry
FanfictionQuesta storia fa parte del club 'Larry FanFiction Italia' di @Flame_MB 💙💚 Quella mattina Harry era agitato, non aveva idea che durante i provini di XFactor 2010 la sua vita sarebbe stata rivoluzionata, ma soprattutto non si aspettava che a farlo f...