Harry's Pov
Due giorni prima della partenza per Marbella mi beccai l'influenza. L'esperienza non iniziava nel migliore dei modi, ero molto giù di morale perchè temevo che la mia voce subisse un calo e che non avrei dato il meglio per l'ultima grande esibizione che ci avrebbe potuto cambiare la vita. Non ero tanto triste perchè non sarei risultato bene io, ma perchè temevo potessi compromettere il futuro dei miei quattro compagni d'avventura. Avevo persino detto a Louis che quel giorno non ci saremo sentiti, che non avevo la forza di scrivere sms e non volevo stressare la mia voce parlando al telefono, ma ero davvero tanto ingenuo se avevo anche solo pensato che a Louis Tomlinson potesse interessare la mia volontà. Era appena passata da poco l'ora di pranzo, stavo guardando un film alla tv, quando vidi comparire sullo schermo del mio cellulare il nome di Louis. Negai la chiamata. Qualche minuto dopo, lo schermo si illumina ancora. Nego la chiamata e mando un sms per dire che non mi andava di parlare, scusandomi.
Il telefono si illuminò per la terza volta. Faceva sul serio quel ragazzo?
Risposi.
<<Non chiudermi più le chiamate Harry!>> non capivo se scherzasse o fosse offeso davvero.
<<Louis..>> gracchiai <<ti avevo detto che non volevo sforzare la voce>>
<<Lo so, so leggere.. so quello che mi hai scritto>>
<<E allora perchè->>
<<Non avevi detto che non volevi sforzare la voce? Allora sta zitto ed ascolta. Volevo farti compagnia. Posso parlare io!>>
<<E che fai i monologhi?>> sorrisi ma dentro sentivo una strana morsa allo stomaco.
<<Posso farlo. Se vuoi, posso farlo. Dimmi, cosa stai facendo?>>
<<Mi stai facendo parlare Lou, sto guardando un film>> sentii dall'altra parte del telefono la sua dolce risata. L'avrei ascoltata sempre..
<<Giuro che è l'ultima volta che parli... canale?>>
<<52>> lo sentii smanettare con qualcosa e poi il suono metallico della tv sintonizzato sul mio stesso canale.
<<Bene, ho sempre adorato commentare i programmi. Adesso lo farò per tutto il giorno>>
<<Non hai di meglio da fare che stare qui a tenere compagnia ad un malato?>>
<<Mmmh, pensandoci sì>> fece una breve pausa che mi fece diventare un po triste. <<Ma ho scelto comunque di stare qui a farlo e tu non mi farei cambiare idea>>
<<Dovrei dire grazie?>> Sì, dovevo..
<<Dovesti caro il mio Harold>>
Era normale che il cuore avesse fatto un salto a quella parola? Mio..
<<Adesso sta zitto e riposa quell'adorabile voce>>
<<Credi che la mia voce sia adorabile?>> per la prima volta fu il mio turno di prenderlo in giro. E mi sarei aspettato qualunque risposta ma non quella.
<<Sì>> secco, deciso.
<<Oh, ok.. non lo dici solo perchè sono malato e vuoi farmi piacere?>>
<<No Harold, non sono così gentile da fare favori>>
No, non era gentile da fare favori ma era gentile da confessare che trovava la mia voce adorabile. Ovviamente non avrei potuto sapere che quella sarebbe stata solo la prima di mille altre volte in cui avrei ricevuto i suoi complimenti. Ma quella fu la prima volta..Louis's Pov
Odiavo parlare al telefono, non avevo mai avuto un buon rapporto con la mia voce, ne odiavo il suono acuto che ne usciva quando veniva registrata o il suono sgradevole che immaginavo arrivasse alla persona dall'altra parte della cornetta.
I know you've never loved the sound of your voice on tape ..
Così mettendo da parte le mie paure e i miei fastidi lo chiamai. Lo chiamai sapendo che non poteva e non voleva parlare. Lo chiamai sapendo che avrei dovuto parlare solo io. Ma lo chiamai. Lo feci perchè infondo forse già sapevo che lo avrei fatto ancora per molti anni. Era qualcosa che sarei stato costretto a fare, perchè sarebbe stata la solo cosa che poteva tenerci vicini quando eravamo costretti a separarci. E lo chiamai perchè ne aveva bisogno. Bugiardo..
Lo chiamai perchè ne avevo bisogno.Passammo il pomeriggio così, commentando ogni scelta che i personaggi del film stavano facendo, poi il film finì e ne iniziò un altro, poi un altro. Harry non aveva parlato molto, ma aveva riso parecchio ai miei commenti idioti, Dio, avrei fatto qualsiasi cosa per poter avere di nuovo le sue fossette davanti.
La sera prima di partire la passai con Hanna, discutemmo sul fatto che ero stato attaccato al telefono tutta la sera, iniziamo a rinfacciarci le nostre mancanze, io che sarei partito per non si sa quanto tempo: una settimana, un mese, pochi giorni, lei che sarebbe restata a Doncaster e poi c'era Harry e...
Che vuol dire c'era Harry?
Io non l'ho detto, smettila vocina.
Nono Louis tu hai detto "e poi c'era Harry", l'hai detto proprio tu..
Dissi alla mia vocina di starene zitta in un angolo della mia testa e dissi ad Hanna che forse era meglio prenderci una pausa, almeno finché non avremmo avuto le idee chiare.
A mezzanotte chiamai Harry, feci finta di nulla e ci addormentammo mentre parlavo della nuova cotta di mia sorella Lottie.Harry's pov
La mattina dopo mi sveglia con il cellulare sul cuscino segno che forse mi ero addormentato mentre ascoltavo la voce calma di Louis che raccontava della sua giornata.
Gli mandai un semplice messaggio "buongiorno, ci vediamo dopo. H x "
Ero ovviamente molto agitato ma cercai di mostrarmi tranquillo mentre facevo colazione con mia madre e mia sorella.Ora come ora non so saprei dire se l'agitazione era dovuta a Marbella in sé, oppure a Louis.
Fui davvero felice di rivedere Niall, Liam e Zayn, come al solito Louis era in ritardo.
Mentre l'aspettavamo ebbi modo di parlare un po' con Niall, quel ragazzo era un concentrato di simpatia e sorrisi.
Mi stava raccontando di come la notte precedente si fosse svegliato con l'esigenza di mangiare un kebab e di come avesse girato tutta la città per trovarlo.
Lo percepii prima che potessi voltarmi per vederlo, cambiava sempre qualcosa nell'aria quando me lo trovavo vicino, potevo riconoscere il suo profumo ad occhi chiusi. Mi voltai ed eccolo lí a cinque passi da me, Louis Tomlinson in tutta la sua... bellezza?
Aveva sul volto un'espressione strana, non mi sembrava felice di vedermi come lo ero io, si era forse arrabbiato per il fatto che mi ero addormentato mentre parlava?
Lo vidi avvicinarsi e fissare il mio braccio sulle spalle di Niall, senza pensarci tolgo automaticamente il braccio e gli vado incontro, il suo volto si apre in un sorriso che però non è comprensivo di rughette intorno agli occhi, capisco subito che non é il solito sincero che mi rivolge. Ignoro la sensazione e lo abbraccio, sento piano piano le sue braccia avvolgermi e mi esce fuori dalla bocca prima che potessi fremanarmi e <<mi sei mancato Lou>> lui finalmente mi guarda con le rughette intorno a quegli occhi color mare e so di avergli fatto dimenticare qualsiasi motivo lo aveva fatto arrabbiare con me.Saluta anche gli altri, mi permetto di pensare con meno trasporto e si scusa per il ritardo, inventando una scusa davvero pessima e rifilando la colpa alla madre, mentre lo immagino lottare con le coperte per venirne fuori dopo essere stato sveglio, per colpa tua Harry, fino a tardi.
Stava iniziando una nuova avventura, quel giorno avremmo saputo se avessimo potuto continuare ad essere gli One Direction nella casa di xFactor oppure ritornare ad essere 5 ragazzini sconosciuti come prima di quell'audizione.
Pensavo davvero che sarei potuto tornare a vivere come prima di conoscere Louis ?
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Il verde prima del blu - Larry
FanfictionQuesta storia fa parte del club 'Larry FanFiction Italia' di @Flame_MB 💙💚 Quella mattina Harry era agitato, non aveva idea che durante i provini di XFactor 2010 la sua vita sarebbe stata rivoluzionata, ma soprattutto non si aspettava che a farlo f...