Harry's Pov
Eravamo un treno in corsa, non ci fermavamo mai. Il nostro terzo tour, quello negli stadi, quello che ci ha portato in tante parti del mondo che non avrei nemmeno pensato di visitare in tutta la mia vita. E non sapevo ancora quante altre parti di TUTTO il mondo avrei visto da lì a qualche anno. Ma intanto mi godevo quei magnifici posti. E mi godevo i miei amici e mi godevo Louis. Louis che ogni giorno mi riempiva con i suoi sguardi ed i suoi sorrisi, quelli veri, sinceri quelli con le rughette intorno agli occhi che lui odiava tanto. Ed io non lo capivo, perché era davvero impossibile pensare che lui riuscisse a trovare qualche difetto in quel suo corpo perfetto che io amavo e desideravo sempre.
"I know you've never loved the crikles by your eyes"
E quella canzone. La nostra. Non la prima e nemmeno l'ultima. Ma che sarebbe stata comunque per molto tempo la mia dedica per lui.
"It's you.. Oh, It's you"
Io che non riuscivo mai ad addormentarmi senza aver prima bevuto la mia tazza di tè fumante e lui che ormai lo sapeva non me lo faceva nemmeno dire e molte sere, quelle in cui era più ispirato, me ne preparava una tazza e me la portava addirittura a letto, con un leggero bacio sulla fronte perché nonostante fossi ormai più alto di lui, più grande fisicamente di lui.. sarei comunque restato il suo bambino. Il bambino tutto ricci che aveva conosciuto a soli 16 anni e che aveva amato nonostante la faccia tonda, i brufoli e la pancetta.
Ed avevo la cattiva abitudine di parlare nel sonno ed i suoi lamenti perché non riusciva a dormire. Ma poi si addolciva perché i miei sogni riguardavano sempre lui. Le mie parole, anche nel sonno, erano sempre per lui. Perché se non potevo essere chi ero agli occhi del mondo, potevo essere me stesso dentro quelle mura, a casa.
Quella casa che ormai ufficialmente non esisteva più. Per il mondo io e Louis non vivevano più insieme da subito dopo il mio compleanno. Dicevano avessimo preso due case comunque molto vicine, addirittura nella stessa via. Ma non insieme, non più.
E invece ..
La notte finivamo comunque per fare l'amore nel nostro letto, la mattina mi svegliavo avvolto dal calore del suo corpo, con quegli occhi azzurri puntati su di me e se riusciva a svegliarsi prima, pigro com'era, invece che preparare la colazione preferiva rimanere lì a fissare me.
"Ho voglia di ciambelle.." esordivo sempre con gli occhi ancora chiusi e con la mia bocca già ad un centimetro dalla sua
"Perfetto, anche io ne ho voglia" e non ero già più sicuro che stesse ancora parlando delle ciambelle
"E allora perché non sei andato a comprarle dato che sei già sveglio?"
"Mi sembra ovvio no? Avevo di meglio da fare."
"Del tipo? Rimanere qui a fissarmi ed aspettare che le comprassi io? "
"Mmh si, diciamo che questo suonava decisamente meglio di vestirmi ed uscire"
"Sei sempre il solito.."
"Ma tu mi ami"
"No"
"No?"
"Già. No."
"Adesso ti faccio vedere io Haz. Te lo farò urlare quanto mi ami"E finiva per mangiare me invece che le ciambelle.
Ogni volta.
E finiva per farmelo urlare davvero
quanto lo amassi.Ogni volta.
Dall'Inghilterra, all'Italia, alla Spagna fino a Tokyo, stavamo girando da nove mesi come trottole in giro per il mondo.
Ne avevamo combinate tante io ed i ragazzi, ci divertivamo durante gli show, ci divertivamo quando mettevamo sottosopra le camere degli hotel in cui alloggiavamo, amavo tutti quei momenti, ma nessuna emozione era paragonabile a quando migliaia di persone cantavano le nostre canzoni e ci dimostravano il loro affetto, o quasi nessuna.
Le cose tra me e Louis procedevano bene, amavo i periodi in cui eravamo in tour, la stanchezza era molta ma almeno eravamo più liberi dai progetti dei manager, certo a volte Eleanor era dovuta venire a qualche tappa ma spesso si portava dietro qualche amica con cui passare il tempo. Avevo avuto modo di conoscerla e okay mi era abbastanza simpatica, forse se ci fossimo incontrati in un'altra situazione saremmo diventati amici, ma cavolo era la ragazza che poteva stringere il mio uomo in pubblico quando io non potevo.
Il problema era che nonostante la copertura di Louis andasse avanti da tanto tempo ormai sembravano non crederci e lo ammetto okay? Questo poteva anche derivare dagli atteggiamenti che io e Louis continuavamo a tenere durante i concerti.
Non riuscivamo a smettere di guardarci. Non riuscivamo a smettere di stare lontani. Non riuscivamo a smettere di dedicarci canzoni.
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Il verde prima del blu - Larry
FanficQuesta storia fa parte del club 'Larry FanFiction Italia' di @Flame_MB 💙💚 Quella mattina Harry era agitato, non aveva idea che durante i provini di XFactor 2010 la sua vita sarebbe stata rivoluzionata, ma soprattutto non si aspettava che a farlo f...