8. She used to act like Dylan was her husband

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"Dylan!" urlò Marinette e si lanciò tra le braccia del moro, sorridendo felice. "Ecco il perché di quella carrozza! Non ci credo, sei venuto qui per me?" chiese emozionata guardando il ragazzo dalla testa ai piedi. Era diventato molto più alto e muscoloso dall'ultima volta che si erano visti.

"A dirla tutta i miei sono venuti per parlare con i tuoi. Ma sì, io sono venuto per te." rispose e le portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio. "Vedo che li hai tagliati alla fine. Stai davvero bene così." mormorò. La mora alzò gli occhi al cielo, sorridendo.

"Lo dici solo perché ti piacciono le ragazze coi capelli corti..." disse divertita.

"No, lo dico perché tu sia coi capelli lunghi che coi capelli corti sei bellissima." sussurrò il moro e le baciò la fronte.

"Chi è quel ragazzo?" chiese Adrien a Chloè, incrociando le braccia al petto. Perché aveva la strana sensazione che Marinette si fosse tagliata i capelli solo per fare piacere a quel tizio?

"Lui è il principe Dylan, futuro erede al trono di Belgien e figlio della sorella del re Lucas. In altre parole, il cugino di Félix e Marinette." spiegò la bionda, sorridendo divertita. Poteva anche essere una svampita, ma riconosceva una persona gelosa quando la vedeva. Partecipava a parecchie feste, sia a Tanbarun che a Clarines, ed era solita interessarsi delle faccende di tutti, soprattutto le faccende emotive. Adorava sapere tutto di tutti, essere aggiornata sull'ultimo pettegolezzo, avere storie piccanti da condividere con alcune amiche fidate bevendo una tazza di tè. Ma tutto ciò che ruguardava la principessa Marinette era un completo mistero per lei, nonostante fossero quasi cognate. Sempre coi suoi libri, nella sua stanza o nella serra, sempre assorta, sempre sola. E ora? Chloè si era concessa il lusso di tornare a casa dei suoi genitori per un po' e al suo ritorno trovava Marinette in compagnia di un affascinante ragazzo, a quanto pareva la sua guardia personale. E pur essendo una semplice guardia, loro sembravano avere un rapporto ben diverso...

Oh, sarà molto divertente ficcanasare tra di loro. Fu questo il pensiero che spuntò nella mente della bionda, facendola sorridere.

"Loro cugino..." mormorò Adrien, annuendo rigidamente, ma cercando di assumere un atteggiamento incurante e rilassato. "Non sembrano comportarsi da cugini..." notò, guardando il castano baciare, forse per l'ennesima volta, la guancia della sua protetta.

"Dylan e Mari hanno un rapporto molto particolare, sin da quando erano piccoli." disse Félix, guardando i due sorridendo nostalgico. "Quando lui veniva a trovarci stavano sempre insieme... stava con lei quando io non potevo. Si volevano così bene che Marinette iniziò a dire a tutti che loro si sarebbero sposati. Tutti la trovavano una cosa adorabile e... beh, la trovano ancora una cosa adorabile." concluse il principe con un'alzata di spalle. Adrien annuì leggermente, per poi vedere i due ragazzi allontanarsi, scambiandosi parole a bassa voce.

"Con permesso, Altezza. Signorina Bourgeois." si congedò rapidamente il ragazzo, seguendo Marinette e Dylan. Non appena ebbe affiancato la sua protetta, fece un sorriso cordiale. "Andate da qualche parte, Piccola Miss?" chiese, con tono più professionale e gentile possibile.

"Andiamo a fare una passeggiata nel bosco, Adrien, ma tranquillo, torneremo prima di cena." rispose lei, guardando il biondo come si guarda una persona di poco conto.

"In quanto tua guardia ho il dovere di seguirvi, Piccola Miss." fece notare il biondo, senza accennare ad allontanarsi.

"Non c'è nessun pericolo, ragazzo. Ci sono io con Marinette, non le succederà niente." assicurò Dylan, portando un braccio intorno alla spalla della cugina. Non si vedevano da tanto e aveva poco tempo da passare con lei, non voleva che quella guardia si intromettesse tra di loro.

"Con tutto il permesso, ma devo insistere. Ho il preciso compito di proteggere la principessa e di essere sempre al suo fianco. Sia quando è in compagnia, sia quando non lo è." mormorò lentamente il biondo, guardando con freddezza il principe negli occhi. Marinette guardò entrambi i ragazzi, che sembravano sul punto di lanciarsi addosso a vicenda e posò delicatamente una mano sul petto del cugino e l'altra sul petto della sua guardia. Entrambi interruppero il loro contatto visivo, concentrandosi sulla mora.

"Dylan, Adrien è la mia guardia. L'ordine datogli da mio padre è di proteggermi." disse al cugino. Il biondo trattenne un sorrisetto soddisfatto, rendendosi conto della ragazza che si era girata verso di lui. "Tuttavia Adrien, mio padre ti avrà sicuramente detto che, se lo desidero posso congedarti. Quindi, per favore, vorrei restare sola con Dylan. D'accordo?" chiese guardandolo negli occhi. Il ragazzo prese un respiro profondo. Il lato più razionale di lui gli suggeriva di fare come la ragazza gli aveva chiesto. Ma il problema era ben diverso. Lui non voleva lasciarla sola con lui. Non voleva lasciarla sola e basta.

"D'accordo." rispose semplicemente Adrien, mettendo a tacere i suoi sentimenti tumultuosi. La mora gli sorrise dolcemente, riconoscente. E in quel momento il ragazzo giurò di sentirsi sciogliere.

"Ti ringrazio." mormorò allontanando la mano dal suo petto. Gli concesse un ultimo sorriso, per poi rivolgersi al cugino, che sorrideva, compiaciuto da quella piccola vittoria. Adrien si mise le mani in tasca e si girò, soffiando a mezza voce un appellativo poco gentile nei confronti del castano. Se la sua Piccola Miss si fosse fatta anche solo un minuscolo graffio, quel principe si sarebbe ritrovato ogni singolo osso del corpo spezzato.

***

"Tanbarun ci fa pressioni per celebrare le nozze il prima possibile, Altezza." disse con voce atona il consigliere del re, il quale, esalò un sospiro.

"Ho bisogno di altro tempo. Di' loro di attendere." rispose il re, passandosi una mano sul viso. Quella questione con Tanbarun andava avanti da troppo tempo. Era stanco. Avrebbe fatto di tutto per porre fine a quella straziante situazione.

"Non accetteranno, Altezza. Ecco... loro hanno già prefissato una data." sussurrò, leggermente timoroso il consigliere.

"Quale sarebbe questa data?" chiese re Lucas, irrigidendo impercettibilmente la mascella. L'uomo gli mostrò la lettera appena ricevuta. Una settimana dopo il compleanno di Marinette.

"Cosa vuole che faccia, Altezza? Devo rispondere?" mormorò il consigliere, guardando il sovrano.

"Sì. Digli che accettiamo." sospirò infine il re. "E ora lasciami solo."

Non appena l'uomo fu uscito, re Lucas lasciò sfuggire un verso frustrato. Per l'ennesima volta era costretto a far soffrire una persona a lui cara per il bene superiore.

Little Miss || Miraculous Ladybug - AdrienetteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora