Marinette si guardò nello specchio, mentre una domestica le stringeva il corsetto dell'elegante abito blu che indossava. Aveva il corsetto con la scollatura a cuore, impreziosito da gemme blu cobalto e una lunga gonna con due strati in raso blu e bianco. La ragazza sospirò, girandosi tra le dita di una mano il ciondolo regalatole da Adrien. Avrebbe voluto vederlo, appena lasciato l'ufficio del padre, chiedergli una spiegazione. Voleva che lui le dicesse se sapeva del suo matrimonio e, eventualmente, sapere perché non le aveva detto niente. Un lieve bussare alla porta la ridestò, facendola girare verso la porta.
"Avanti." disse, nella speranza di veder entrare la sua guardia. Invece, a entrare fu Chloè, che però non sorrideva come suo solito. Anzi, era abbastanza seria. Si avvicinò alla domestica.
"Vai pure. Aiuto io Marinette a prepararsi." mormorò con voce pacata, prendendo dalle mani della donna i lacci del corsetto e iniziando a stringerli.
"Perché sei venuta qui?" chiese la mora, guardando il viso della bionda nel riflesso nello specchio.
"Félix mi ha detto che hai saputo... pensavo saresti stata felice. Speravo saresti stata felice." rispose. Marinette alzò gli occhi al cielo. Persino Chloè aveva saputo del suo matrimonio prima di lei.
"Come potrei esserlo? Non amo Alec. A malapena lo conosco..." sospirò, abbassando lo sguardo sulle proprie mani.
"Potresti imparare ad amarlo, col tempo..." sussurrò la bionda, per poi mordersi il labbro.
"Anche tu hai imparato ad amare mio fratello?" chiese curiosa la mora, facendo scuotere la testa all'altra ragazza.
"Non ho mai dovuto imparare ad amare Félix. Io amo tuo fratello." mormorò piano, facendo quasi sussultare Marinette per la sorpresa. Chloè non era mai stata tanto seria. Chloè non era mai stata seria.
"Pensavo..." iniziò, senza sapere cosa dire. Che pensava? Che Chloè fosse una smorfiosa materialista a cui importava solo della classe sociale? Beh, sì lo pensava. Lo pensavano tutti. Ma non era carino dirlo?
"Che io fossi un'oca a cui importa solo di balli, pettegolezzi e gioielli? Lo so, Mari. So cosa pensano tutti di me." ammise Chloè.
"Non capisco... se sai che tutti hanno quell'opinione di te, perché ti comporti in quel modo?" domandò confusa.
"Perché voglio che pensino questo di me." rispose. "Io odio essere commiserata, Mari... preferisco essere trattata da sciocca, piuttosto che da sfortunata ragazza innamorata sposata a un ragazzo che la detesta..." spiegò, facendo sentire Marinette triste per lei. Che brutta situazione... le dispiaceva, e non poco.
"Però... se tu ti comportassi in maniera diversa... forse Félix inizierebbe a provare qualcosa per te..." disse, girandosi a guardare la bionda, che sorrise amaramente.
"Non credo sia possibile... tuo fratello è innamorato dei suoi libri... e della figlia dell'ambasciatore di Terebith." aggiunse, sussurrando quel pettegolezzo con un tono triste che non le si addiceva. La contessa prese le mani della principessa, stringendole. "Non tutte le principesse hanno un lieto fine. Mi dispiace solo di averlo capito troppo tardi..."
°
Marinette entrò nella sala dove si sarebbe tenuto il ballo, accolta da applausi e da complimenti. Tutti non facevano che ripeterle quanto fosse bella, quanto quel vestito le si addicesse, quanto fosse raggiante. Possibile che nessuno fosse in grado di vedere l'ombra di tristezza nei suoi occhi? Dopo aver ricambiato Qualche saluto e qualche sorriso, la ragazza superò la folla, alla ricerca di Adrien. Doveva vederlo, doveva sapere...
Ma il biondo era da tutt'altra parte. Accovacciato sul suo solito albero, guardava il nulla. Sapeva che prima o poi avrebbe dovuto rinunciare alla sua Piccola Miss. Non per questo, però, si sentiva pronto a dirle addio. Avrebbe voluto baciarla, abbracciarla, guardarla altre mille volte, prima di lasciarla tra le braccia di un altro uomo...
"Sapevo che ti avrei trovato qui... quando non sei con Marinette, sei su questo albero." disse una voce conosciuta, facendo abbassare lo sguardo di Adrien sulla persona che gli aveva parlato. Dylan.
"Vedo che siete tornato." constatò Adrien, senza preoccuparsi di celare il suo tono gelido. Non gli importava più di niente, ormai. Nel momento in cui la Piccola Miss fosse partita per Tanbarun, lui avrebbe perso il lavoro. Il re gli aveva già spiegato che lui non poteva seguirla lì.
"Sarebbe stato strano il contrario, dato che oggi è il compleanno di mia cugina." ribatté con tono tranquillo il castano. "So che hai saputo del matrimonio." aggiunse dopo un lungo silenzio.
"A quanto pare ero davvero l'unico a non saperlo." mormorò Adrien, stringendo i pugni.
"Neanche Mari lo sapeva. Altrimenti penso che te l'avrebbe detto. Ho notato quasi subito quanto il vostro rapporto fosse... particolare. Per questo volevo che ti allontanassi da lei. Non volevo che lei... si innamorasse di te." disse semplicemente il principe. "Ma temo di aver fallito... il modo in cui ti guarda non lascia trasparire alcun dubbio. Io, Félix e persino Chloè... noi che vi conosciamo bene entrambi, lo abbiamo capito da un po'." rivelò.
"Se siete venuto qui per farmi la predica, potete benissimo evitare." ringhiò Adrien, irrigidendo la mascella. Il discorso di Dylan non faceva che farlo infuriare ancora di più.
"Non sono venuto per farti la predica..." rispose il ragazzo. "Ma voglio solo... spiegarti. Perché sicuramente devo esserti sembrato uno stronzo tutto il tempo... dato che ho fatto di tutto per far innamorare di nuovo Marinette di me... come quando eravamo piccoli."
"Beh non ha funzionato, a quanto pare, visto che si sta per sposare." sputò acidamente il biondo.
"Lo so. Ma vedi... io ci speravo sul serio. Speravo che Marinette si innamorasse di me... per salvarla da questo matrimonio." spiegò l'altro.
"Dalla padella alla brace, insomma." commentò Adrien, scuotendo la testa.
"Tu non capisci... non conosci Alexander. Sarebbe capace di fare fuori Félix e approfittare del suo matrimonio con Marinette per avanzare pretese su Clarines. E renderla parte del suo regno." disse a bassa voce, sapendo che comunque il biondo sarebbe riuscito a sentirlo. Era meglio non fare certe affermazioni ad alta voce, specie con il castello pieno di gente.
"E allora perché costringono la Piccola Miss a sposare quel bastardo?" sibilò Adrien. Non conosceva questo Alexander, ma lo detestava già.
"Perché se re Lucas non avesse acconsentito alle nozze, Tanbarun avrebbe dichiarato guerra a Clarines. Una guerra che non avrebbe mai potuto vincere." sospirò Dylan. "E nonostante il rapporto tra Belgien e Clarines, mio padre, il re, non intende entrare in guerra contro Tanbarun. È un avversario troppo pericoloso."
Adrien si morse con forza il labbro inferiore. Di solito non si interessava di questioni politiche, dato che non si era mai sentito davvero parte della società o del regno. Ma stavolta era diverso. A causa di un'insensata divergenza politica, la ragazza che amava era costretta a sposare un altro.
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Little Miss || Miraculous Ladybug - Adrienette
FanfictionSTORIA COMPLETATA "Lui è Adrien e vostro padre è certo che non esista persona più adatta a cui affidare la vostra sicurezza, principessa." --- "Quando eri piccola avevi i capelli più lunghi..." "Perché tanto interesse per i miei capelli?" "Mi piacc...