Non appena Adrien ebbe messo piede nella stanza, Shadow si lanciò contro di lui, iniziando a mordicchiargli le caviglie e producendo un suono lontanamente simile a un ringhio accennato. Il biondo rise, sollevandolo facilmente con una sola mano.
"Accidenti, tu sì che sei terrificante..." mormorò sarcastico, per poi farsi mordicchiare il dito. Era arrivato il momento in cui al cucciolo stavano crescendo i dentini, quindi si divertiva a mordere qualsiasi cosa, anche se il suo tiramorsi preferito restava comunque Adrien. "Ha già mangiato?" chiese quest'ultimo alla mora, la quale gli mostrò il biberon pieno a metà.
"Lo stava facendo quando sei arrivato tu." rispose sorridendo. "Anzi, portamelo qui, per favore." aggiunse, ricevendo in risposta un rapido cenno di assenso del biondo e, in pochi secondi il cucciolo fu di nuovo tra le sue braccia. "Prima o poi dovremo dirlo ai miei... e dobbiamo tenere in considerazione il fatto che potrebbero dirci di mandarlo via..." mormorò Marinette a testa bassa, guardando il cucciolo poppare voracemente il latte.
"È vero. Ma se mostriamo ai tuoi genitori che non è offensivo e che potremmo addestrarlo come un cane vero e proprio, forse te lo faranno tenere." rispose Adrien scrollando le spalle.
"Ce lo faranno tenere." lo corresse la ragazza, sorridendo. "È di entrambi. È... il nostro peloso piccolo segreto." ridacchiò posando il biberon, ormai vuoto. Il ragazzo guardò Marinette ridere a causa del cucciolo che le leccava la guancia. Adrien adorava come lei non si rendesse conto di quanto le sue parole lo rendessero felice. Lui non aveva mai condiviso qualcosa con qualcuno, men che meno un animale.
"Hai ragione... è il nostro segreto." sussurrò avvicinandosi alla ragazza e accarezzando la testa pelosa di Shadow.
Marinette, nonostante fosse distratta a guardare il cucciolo sulle proprie gambe, non poté non rendersi conto del quasi impercettibile tocco di Adrien sulla sua spalla. Soffocò a stento un brivido, e lanciò un'occhiata al ragazzo. Avrebbe seriamente dovuto smettere di sentirsi così sensibile ai suoi gesti, alla fine lui l'avrebbe notato e la situazione sarebbe diventata imbarazzante.
"A che pensi?" le chiese incuriosito Adrien, facendola quasi sussultare.
"A... niente in particolare..." rispose lei scrollando le spalle. "Mi chiedevo se ti va di tornare alla Grande Pianura, oggi. Potremmo far venire anche Shadow, così non lo teniamo sempre chiuso qui..." propose.
"Mh, si potrebbe fare. È ancora presto, arriveremmo lì per mezzogiorno." acconsentì lui, portandosi le mani dietro la nuca.
"Potremmo mangiare lì. Con un pranzo a sacco." aggiunse Marinette, con un sorriso emozionato sul volto. Adrien sorrise a sua volta. La sua protetta si emozionava sempre per così poco, sorridendo come una bambina. In quei momenti sembrava molto più piccola dei suoi quasi diciotto anni.
"D'accordo. Ma a condizione che stavolta andiamo a cavallo. E sarò io a guidare te. Non voglio perdermi di nuovo nel bel mezzo del nulla." mormorò il biondo, fingendo un tono di rimprovero. In tutta risposta la ragazza sorrise dolcemente, facendo spuntare una piccola fossetta sulla guancia, che costrinse Adrien a reprimere l'istinto di toccarla.
"Va bene!" annuì Marinette, visibilmente su di giri.
"Tu vai nelle cucine a prendere qualcosa da mangiare, io intanto vado a dire di sellare i cavalli." indicò il ragazzo, per poi uscire dalla stanza con le mani in tasca. Improvvisamente si ritrovò a sorridere, senza rendersene conto. Non avrebbe mai potuto immaginare di avere un rapporto così con una sua protetta. Di solito le ragazze che doveva proteggere erano altezzose e lo comandavano a bacchetta, come se lui fosse uno schiavo. Invece Marinette non si era mai rivolta a lui come se fosse un suo sottomesso, anzi si comportava come se loro fossero amici. "Che persona fantastica..." sussurrò tra sé, entrando nelle scuderie.
Dopo una ventina di minuti, Marinette uscì dal castello con un cestino pieno di cibo tra le braccia e Shadow nascosto nella sua borsa a tracolla. Poco lontano c'era Adrien, affiancato da due cavalli, tra i quali c'era Chestnut, il purosangue che la ragazza aveva avuto in regalo dal fratello qualche anno prima.
"Dammi, lo porto io." disse il ragazzo prendendo il cesto e assicurandolo alla sella di Light, il secondo cavallo che aveva preso per sé. "Tu sai cavalcare, no?" chiese guardandola. Marinette, dopo aver messo Shadow nella sacca accanto alla sella, mormorandogli piano di restare lì, salì agilmente in sella a Chestnut, tenendo entrambe le gambe da un lato, a causa della gonna.
"Ovviamente." rispose lei con un sorriso orgoglioso sul viso. Adrien sorrise a sua volta e salì in groppa a Light.
"Perfetto. Andiamo, allora?" domandò prendendo le redini del cavallo. La mora annuì e partì al galoppo, uscendo rapidamente dalle mura del castello, seguita dal biondo.
***
Non appena arrivati alla Pianura, Adrien sorrise sollevato. Finalmente erano riusciti ad arrivarci.
"Seguimi." sussurrò Marinette, stringendo le redini tra le dita. "Conosco un posto dove andare."
La mora partì al galoppo, seguita a ruota dal biondo, non molto convinto. Marinette non sembrava avere un grande senso dell'orientamento.
"Ne sei sicura, Piccola Miss?" chiese incerto, affiancandola. Lei ridacchiò, annuendo.
"Fidati di me, dai!" sbuffò divertita, addentrandosi in una zona boschiva. "Quando ero piccola ci venivo sempre con Félix e il nostro precettore. Però non ci fermavamo per molto tempo, solo per la mattinata, al massimo." sospirò rammaricata.
"Ti mancano quei tempi, vero?" mormorò Adrien guardandola.
"Mi manca il rapporto che avevo con mio fratello... adesso mi sembra quasi un estraneo... lui è così impegnato a studiare per essere un bravo re e..." sussurrò, per poi scuotere la testa. "Ma non voglio annoiarti." disse infine, tirando su un sorriso. E per l'ennesima volta Adrien si ritrovò a pensare che Marinette fosse davvero singolare. Metteva sempre gli altri prima di sé stessa, tanto da non voler parlare dei suoi problemi per non annoiare il suo interlocutore.
"Con me puoi parlare, Piccola Miss. Non devi preoccuparti di annoiarmi, o infastidirmi. Anzi, voglio che tu ti senta libera di sfogarti con me. Per qualsiasi cosa... okay?" disse lui, guardando la sua protetta negli occhi. Lei ricambiò lo sguardo, sentendo il cuore battere più in fretta. Adrien era così bello... e gentile. Riusciva a farla sciogliere con una frase. Un sorriso. O anche solo con uno sguardo. Era un mare di emozioni, e lei avrebbe tanto voluto affogarci dentro. Marinette sorrise, guardandolo con una tale intensità da fargli sentire un fremito che gli scosse le mani.
"Grazie Adrien. Graze di cuore." sussurrò dolcemente, per poi tornare a guardare davanti a sé. "Siamo arrivati." disse allegra, superando l'ultima linea di alberi.
Il ragazzo schiuse le labbra. Si trovavano in una radura immersa nella natura, con un prato di fiori bianchi, gialli e rosa. A differenza del bosco appena superato, lì la luce del sole illuminava copiosamente l'area, scaldando i visi dei due ragazzi. La ragazza si accorse dell'espressione incantata del biondo e sorrise, concedendosi il lusso di guardarlo per qualche secondo. Shadow abbaiò, guardando anche lui la radura con occhi emozionati. Era da tanto che non usciva da palazzo.
"Adrien, benvenuto nel mio piccolo angolo di paradiso."
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Little Miss || Miraculous Ladybug - Adrienette
Fiksi PenggemarSTORIA COMPLETATA "Lui è Adrien e vostro padre è certo che non esista persona più adatta a cui affidare la vostra sicurezza, principessa." --- "Quando eri piccola avevi i capelli più lunghi..." "Perché tanto interesse per i miei capelli?" "Mi piacc...