"Adrien, di questo passo non arriveremo mai..." sospirò sconsolata la mora, guardando il biondo qualche passo dietro di lei. Era stato difficile, ma aveva convinto la sua guardia ad accompagnarla nel bel mezzo della foresta di Clarines alla ricerca di un'erba che si presumeva crescesse nella Grande Pianura. Per l'occasione Marinette aveva abbandonato i suoi soliti vestiti eleganti, con le gonne lunghe e le maniche a sbuffo, indossando un semplice abito in seta, con la gonna blu notte poco sopra il ginocchio e la parte superiore bianca con le maniche a tre quarti. Ai piedi, invece, aveva messo delle scarpe molto comode, adatte a camminare a lungo.
"Per tua norma e regola, Piccola Miss, se non dovessi portare due zaini in spalla, sarei molto più veloce." rispose Adrien, affiancando la sua protetta. "Anzi, se potessimo fare a modo mio saremmo molto più rapidi e a quest'ora saremmo già arrivati alla Grande Pianura." aggiunse, facendo sorridere la mora, che scosse la testa divertita.
"Non tutti sono delle specie di scimmie che saltano da un albero all'altro come te." disse ridendo, ricevendo in risposta un'occhiataccia offesa.
"Ti porterei in braccio, Piccola Miss! Di certo non ti lascio arrampicare sola su un albero." sbuffò il biondo. "E di certo non ti faccio cadere." la precedette, vedendo che stava già aprendo la bocca per protestare. Ridacchiarono entrambi, guardando ognuno un punto diverso della natura circostante. Si conoscevano da un mese, eppure erano già in perfetta sintonia. Si guardarono, girandosi l'uno verso l'altra nello stesso momento. Marinette si morse il labbro inferiore, interrompendo per prima la risata, seguita subito dopo da Adrien, che scosse la testa, guardandola con la coda dell'occhio.
"E comunque ti ho detto mille volte di non chiamarmi 'Piccola Miss'... Mi fai sentire una bambina." si lamentò la mora, con ancora un accenno di sorriso sul volto.
"E io ti ho detto mille volte che adoro chiamarti 'Piccola Miss', perché è un nomignolo adorabile, ma allo stesso tempo rispettoso." rispose il biondo, aggiustandosi lo zaino sulla spalla. "E, tanto per la cronaca... Tu sei una bambina." aggiunse divertito.
"Ho diciassette anni! Ormai sono praticamente una donna!" protestò lei, spostando con un braccio un ramo che si trovava proprio in direzione del suo viso.
"Una donna... Certo." sussurrò, tra il sarcastico e il divertito, Adrien. "Piuttosto, da che lato dobbiamo andare adesso?" chiese guardandosi intorno. Sperava di sbagliarsi, ma quell'albero alto e sottile gli sembrava di averlo già visto...
"Uhm... Te lo dico subito." disse Marinette, tirando fuori la cartina e guardando la bussola. Prima di uscire da palazzo aveva messo in chiaro di essere lei a capo della spedizione, lui avrebbe semplicemente dovuto seguirla.
«So quello che faccio, sta tranquillo» aveva detto, facendo preoccupare il biondo ancora di più. Ma gli ordini della Miss restavano tali, quindi non gli restava che prendere lo zaino in spalla e seguirla, sperando di non finire in una tana di lupi.
"Allora... Tenendo conto della posizione del sole... E il nord è da quella parte..." mormorò, indicando un punto davanti a sé. Adrien guardò il muschio su un albero accanto, con aria scettica.
"Quello è l'est, Piccola Miss." sospirò sconsolato.
"E io che ho detto?" chiese retorica Marinette, per poi affondare nuovamente il naso nella cartina. "Dicevo, tenendo conto della posizione del sole e l'est è da quella parte... Noi dovremmo essere esattamente..." continuò pensierosa, facendo vagare il dito sulla cartina.
"Non ne hai la minima idea, vero?" la guardò appoggiandosi a un albero. Lei fece un piccolo sorriso colpevole.
"Esatto..." ridacchiò nervosa. "Ma in mia difesa posso dire che l'ultima volta non c'erano tutti questi alberi." si indicò intorno.
"Sono alberi secolari, Piccola Miss. Quando sei venuta qui l'ultima volta? Il millennio scorso?" chiese retorico il biondo. Marinette arrossì, evitando il suo sguardo.
"Beh, e ora? Che facciamo?" sussurrò preoccupata, guardandosi intorno. "Chissà da quanto stiamo girando in tondo..."
Adrien sospirò, guardando in alto. Gli alberi erano molto alti, oltre che fitti. Forse da lassù avrebbe visto la strada giusta. Si tolse gli zaini dalle spalle e li poggiò a terra, sotto lo sguardo confuso della sua protetta.
"Aspettami qui. E se succede qualcosa strilla." disse serio, saltando agilmente su un albero. Sotto lo sguardo affascinato di Marinette, il ragazzo si arrampicò sull'albero con la stessa scioltezza con cui una persona cammina per strada. Arrivato in cima all'albero assottigliò gli occhi, studiando l'area circostante. A un paio di chilometri di distanza c'era il palazzo, proprio di fronte a loro, mentre a sudest si intravedeva la loro meta. "È quasi mezzogiorno... Non arriveremo mai alla Pianura a piedi prima che faccia buio..." sussurrò tra sé, per poi sentire un urlo acuto e femminile provenire da terra. "Piccola Miss!" mormorò terrorizzato, tirando fuori un coltello e saltando giù dall'albero, pronto ad affrontare qualsiasi tipo di nemico si fosse trovato davanti. Però, non appena atterrò, trovo la ragazza sola, con gli occhi puntati sul proprio indice.
"Mi... Mi è entrata una scheggia nel dito..." mormorò e lo guardò affranta, facendogli alzare il sopracciglio.
"E tu hai seriamente urlato... Per una piccola scheggia nel dito?" sospirò. "Mi hai fatto spaventare." la rimproverò con voce gentile.
"Non è una piccola scheggia, Adrien... È enorme. E fa male." ribatté, avvicinando il dito a lui. "Toglimela ti prego..." si lamentò. Il ragazzo sospirò, prendendo la piccola mano della mora nelle proprie, guardando il puntino nero che segnalava la presenza della scheggia nel dito.
"Farà un po' male." sussurrò, iniziando ad armeggiare sulla mano della ragazza e ignorando tutti i suoi lamenti di protesta. Alla fine riuscì a sfilare la scheggia dall'indice della sua protetta. "Ecco fatto! Ehi, è davvero bella grossa..." disse impressionato.
"Quando era dentro sembrava ancora più grossa..." sbuffò con gli occhi lucidi, guardando il dito arrossato. "A proposito, cos'hai scoperto? Siamo quasi arrivati, vero?" chiese guardandolo.
"No, siamo parecchio lontani. Oggi non ce la facciamo ad arrivarci. Meglio se torniamo indietro e rimandiamo questa escursione a un altro giorno." rispose lui mettendosi gli zaini in spalla. "E la prossima volta faccio io strada." lanciò un'occhiataccia scherzosa alla ragazza, che in risposta sbuffò. Il silenzio regnò tra di loro per un po' di tempo, ma non era affatto un silenzio pesante o imbarazzante. Anzi, erano entrambi tranquilli.
"Chissà perché ci siamo ritrovati a sbagliare strada... Avevamo anche la cartina..." mormorò pensierosa la ragazza, camminando lungo la strada di ritorno.
"Dammi qui." disse il biondo, prendendo la cartina dalle mani della ragazza. La osservò per qualche secondo, per poi guardare Marinette. "Sai, Piccola Miss... Credo che la prossima volta dovresti evitare di tenerla al contrario..." mormorò, trattenendo a stento una risata. La ragazza riprese il foglio e lo girò, studiandolo.
"Ops..." soffiò divertita, arrossendo per la sua gaffe. Adrien scosse la testa, sorridendo intenerito, mentre all'orizzonte iniziava a delinearsi la figura del palazzo.
"Dio, sei così sciocca, Piccola Miss..." sussurrò, rivolgendole uno dei suoi migliori sorrisi.
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Little Miss || Miraculous Ladybug - Adrienette
FanficSTORIA COMPLETATA "Lui è Adrien e vostro padre è certo che non esista persona più adatta a cui affidare la vostra sicurezza, principessa." --- "Quando eri piccola avevi i capelli più lunghi..." "Perché tanto interesse per i miei capelli?" "Mi piacc...