Nei giorni seguenti Marinette cercò di evitare Adrien in ogni modo possibile. Passando la giornata nella serra, a studiare una pianta da poco scoperta a Clarines e portata a palazzo da uno dei farmacisti, o facendo lunghe passeggiate con Dylan. Addirittura Adrien la vide bere il tè con Chloè, parlando del più e del meno. Il biondo non poté non incolparsi di quella situazione. Aveva provato a baciarla, sapendo perfettamente che lei non avrebbe mai provato quello che provava lui.
Il ragazzo si sedette ai piedi di un albero, girandosi tra le mani una freccia. Quel giorno avrebbe dovuto avere la lezione settimanale di tiro con l'arco della ragazza, ma lei non sembrava essere intenzionata a venire.
"Sei uno stupido!" ringhiò tra sé, coprendosi meglio il viso con la sciarpa nera, ultimo oggetto che gli era rimasto del suo abbigliamento da sicario.
Nonostante si fosse adattato a un modo di vestire consono a una guardia reale, una parte di lui era rimasta fedele al vecchio sé stesso, quello che, fino a un anno prima, uccideva gente per soldi. Gli era sempre stato molto facile uccidere. Ma non per questo motivo uccideva a sangue freddo e senza un motivo. Anzi, gli era capitato più volte di rifiutare degli incarichi, anche molto proficui, solo perché gli veniva chiesto di assassinare persone solo per pura crudeltà.
"Vanessa..." sussurrò il ragazzo con voce assorta, immergendosi totalmente nel ricordo. Vanessa era il tipo di donna che probabilmente avrebbe amato... era bella, raffinata e il suo sguardo esprimeva una dolcezza infinita. Ma la costosa fede che portava al dito, la rendeva un obiettivo irraggiungibile, persino per una persona affascinante come Adrien.
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"Chi è la persona in questione?" chiese Adrien, il viso nascosto, in parte dalla sciarpa, in parte dal cappuccio scuro.
"Mia moglie." rispose asciutto l'uomo grassoccio, seduto alla scrivania di fronte a lui. Indicò con una mano coperta di anelli un quadro, rappresentante una giovane, bellissima donna, dagli occhi e capelli di un comune castano. Ma non era banale, assolutamente. Anzi, la sua era una bellezza così genuina e delicata che Adrien non poté non apprezzare, tra sé, quella ragazza. "Ti pagherò profumatamente per questo lavoro... se lo svolgerai nella maniera accordata, ovviamente."
"Se posso chiederlo..." mormorò il biondo, avvicinandosi al quadro e sfiorando distrattamente la cornice in legno. "Perché volete uccidere vostra moglie? Vi ha tradito?" domandò alzando lo sguardo sull'uomo.
"Oh, niente affatto. È una moglie fedele, lei. Solo che ho fatto l'errore di sposare la donna sbagliata al momento sbagliato. Ora ho trovato la donna giusta per me e voglio sposarla." spiegò l'aristocratico, con un leggero sorriso in volto. Il biondo si costrinse a non mutare la sua espressione neutrale.
"Quindi volete uccidere vostra moglie... solo perché volete sposare un'altra donna?" chiese, in cuor suo scioccato. Come poteva esistere una persona così crudele?
"Vuoi tirarti indietro, Gatto Nero?" ridacchiò l'uomo, passando la mano sulla pelliccia che indossava. "Questa mi è nuova... un sicario dal cuore tenero!"
"Il mio nome è Chatnoir." sibilò, trattenendo l'impulso di portare la mano al coltello che teneva al fianco. "E non intendo tirarmi indietro. Però voglio venti monete in più. Prendere o lasciare." contrattò, incrociando le braccia al petto. Era un brutto periodo. Aveva un disperato bisogno di soldi, se non avesse guadagnati qualcosa nel giro di un paio di giorni non avrebbe avuto di che mangiare.
"Sei abile a contrattare. Spero tu sia altrettanto abile nel fare il tuo lavoro. D'accordo, avrai i soldi che domandi. Ma entro domani sera, lei deve essere morta. Sono stato chiaro?" sussurrò fissando Adrien negli occhi.
"Trasparente." rispose il biondo, appoggiandosi alla scrivania. L'uomo annuì soddisfatto, poggiando davanti al sicario un sacchetto di monete e un plico di fogli.
"Questa è parte della somma stabilita. Il resto l'avrai a termine dell'incarico. E questo, invece, è un resoconto delle abitudini di mia moglie. Dove va, con chi, con che mezzo e a che ora." spiegò. "E ora vai. Senza farti vedere."
"Agli ordini, capo." sussurrò Adrien, camuffando abilmente il sarcasmo, per poi uscire dalla finestra.
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Non era tra le caratteristiche di Adrien riuscire a dimenticare, nonostante fosse bravo a sopprimere i ricordi spiacevoli. Ma non avrebbe mai potuto scordare, nemmeno volendo, l'espressione di paura, stupore e sofferenza stampata sul volto della giovane Vanessa, quando la sua freccia la trafisse. Colpita al cuore con precisione letale. Morì quasi all'istante. La cosa che lo lasciò interdetto fu il suo sguardo. Il suo sguardo che lo trovò, nascosto tra i rami di quell'albero, e gli chiese perché. Gli chiese perché ucciderla e, la lacrima che le solcò il viso fu la stessa che solcò il viso del biondo.
"Va tutto bene?" chiese una voce maschile, riscuotendolo dai suoi pensieri. Adrien quasi sussultò, colto di sorpresa, e si asciugò gli occhi lucidi con la manica della maglia. "Hai una faccia da funerale..." aggiunse Félix, appoggiandosi con la schiena al tronco dell'albero, guardando dall'alto il biondo seduto a terra.
"A-Altezza..." balbettò il ragazzo, schiarendosi la voce. "Va tutto bene... stavo solo..."
"Non devi parlarmene se non vuoi..." lo interruppe il principe, sorridendo rassicurante. "Piuttosto... è successo qualcosa tra te e mia sorella? Ho notato che ultimamente ti sta evitando..."
"Abbiamo discusso, Altezza, e mi dispiace... per colpa della discussione non mi vuole accanto a sé e non posso svolgere il mio compito..." mormorò Adrien, abbassando lo sguardo sui propri pugni serrati.
"Marinette, di solito, non tiene il muso per più di mezza giornata... devi averla fatta davvero arrabbiare..." commentò l'altro è ridacchiò, scuotendo la testa. Notando però l'espressione affranta della guardia, tornò serio. "Posso solo consigliarti di... parlarle. Qualsiasi cosa sia successa, parlatene fin quando non trovate una soluzione."
"Dite che funzionerà?" chiese Adrien, incerto, ripensando all'espressione di Marinette quando l'aveva lasciato solo nella serra.
"Conosco mia sorella... funzionerà." rispose il biondo mettendosi le mani in tasca e allontanandosi. "Ne sono certo!" aggiunse con voce abbastanza alta da farsi sentire.
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Little Miss || Miraculous Ladybug - Adrienette
FanficSTORIA COMPLETATA "Lui è Adrien e vostro padre è certo che non esista persona più adatta a cui affidare la vostra sicurezza, principessa." --- "Quando eri piccola avevi i capelli più lunghi..." "Perché tanto interesse per i miei capelli?" "Mi piacc...