A Marinette Tanbarun piaceva. Aveva una temperatura piacevole, più calda rispetto a Clarines. E poi c'era il mare... da piccola aveva letto tante storie che parlavano del mare, ma nessuna descrizione poteva eguagliare l'emozione che aveva provato la ragazza alla vista di quella infinita distesa di acqua cristallina.
Ma quella volta non c'era tempo per andare a guardare il mare. Non appena arrivati a Tanbarun, la carrozza si diresse lungo la strada principale, quella che attraversava tutta la capitale e che portava al palazzo reale. Marinette si sentiva nervosa senza un motivo preciso. L'assenza di Adrien era strana e la faceva sentire a disagio, nonostante la presenza di Félix e Dylan. Era incredibile come quel ragazzo fosse diventato così importante per lei in così poco tempo, tanto da farla sentire come se, con la sua assenza, mancasse qualcosa di strettamente essenziale.
"Va tutto bene, Marinette?" chiese il castano, poggiando una mano sulla sua gamba. "Sembri assente." sussurrò, guardandola come se potesse cogliere i suoi pensieri nel suo sguardo. La ragazza scosse la testa, dedicando a suo cugino uno dei suoi migliori sorrisi.
"Va tutto bene. Sono solo stanca per il viaggio. Tutto qui." rispose poggiando la mano sulla sua, perennemente fredda. Dylan era sempre 'freddo come il regno su cui avrebbe regnato' diceva sempre il padre di Marinette, perché la sua pelle era sempre gelida, in contrasto con quella di Marinette, che al contrario era sempre calda. Quando erano bambini, Marinette fingeva di non sopportare che il cugino la toccasse con quelle mani fredde, ma in cuor suo sapeva che non c'era niente che facesse Dylan che potesse darle fastidio.
"Siamo praticamente arrivati, tieni duro." la rassicurò Félix, mettendo finalmente via il libro che aveva letto per tutta la durata del viaggio.
"Non appena arriviamo a palazzo, dovremo spendere qualche minuto per salutare il re, la regina e il primo principe, quindi cerca di non dare a vedere che sei stanca." si intromise Chloè. "Non vorrai certo fare brutta figura..." aggiunse con un sorrisetto languido stampato in faccia. I due ragazzi le scoccarono contemporaneamente un'occhiataccia, mettendola a tacere.
"Chloè." disse semplicemente il biondo, con il tipico tono che usava quando era sul punto di arrabbiarsi.
"Come se Marinette potesse davvero fare brutta figura... lei sa come comportarsi." sibilò Dylan con cattiveria, evitando però di aggiungere 'a differenza tua'.
La bionda esalò un sospiro, molto simile a uno sbuffo e incrociò le braccia sotto al seno, guardando la strada scorrere rapidamente fuori dal finestrino della carrozza.
"Siete così suscettibili..." mormorò offesa, ma nessuno ci fece caso, perché in quel momento la carrozza si fermò, facendo girare i quattro ragazzi verso l'enorme palazzo di fronte a loro. Marinette non riuscì a contenere un'espressione di puro stupore. Il palazzo di Tanbarun era molto più grande rispetto a quello di Clarines, e la facciata era maggiormente decorata. Ovunque si potevano vedere graziose decorazioni architettoniche, piccole sculture che ornavano le finestre e le cornici superiori.
Ancora intenta ad ammirare la bellezza del palazzo, Marinette venne aiutata da Dylan a scendere dalla carrozza e si costrinse a distogliere lo sguardo dal palazzo, così da concentrarlo sulle tre persone davanti a lei. I suoi genitori, che erano arrivati poco prima con un'altra carrozza, salutarono i due regnanti e il principe con il sorriso sulle labbra.
Non aveva mai del tutto accettato l'ipocrisia che regnava nel suo mondo. Dopotutto la sua famiglia e la famiglia reale di Tanbarun si detestavano. Perché tante cerimonie? Che senso avevano quegli incontri, quei sorrisi, persino il matrimonio di Félix e Chloè era qualcosa che la ragazza riteneva stupido. Senza contare quanto le dispiacesse per suo fratello. Sapeva che lui detestava Chloè e l'idea di passare tutta la vita con lei.
"Lasciate che vi presenti mia figlia, la principessa Marinette. In occasione della nostra ultima visita non c'è stata occasione per presentarvela." disse il padre della mora, facendole cenno di avvicinarsi. Marinette sorrise gentilmente, facendo qualche passo avanti e si inchinò brevemente ai sovrani.
"È un piacere fare la vostra conoscenza." disse la ragazza, alzandosi e guardando i due, che le sorridevano educatamente, ma con uno sguardo decisamente inquietante. Sembravano squali assetati di sangue. La stavamo studiando, senza alcun dubbio, alla ricerca del più piccolo difetto, da poter commentare, una volta soli, con malignità.
"Anche per noi è un vero piacere, Marinette." rispose il re, un uomo alto e robusto, con capelli e occhi scuri."Lui è nostro figlio, Alexander, primo principe e futuro re di Tanbarun." aggiunse, presentando con orgoglio il suo primogenito. Era alto, forse qualche centimetro in più di Adrien, aveva i capelli neri e leggermente lunghi, che gli cadevano sulla fronte in maniera ordinata. Ma la parte di lui che colpì maggiormente la ragazza furono gli occhi, azzurri, ma di una tonalità diversa dell'azzurro cielo che caratterizzava i due principi di Clarines. Quelli erano occhi dello stesso colore del ghiaccio, che incantarono e allertarono la mora allo stesso tempo. Il ragazzo la guardò e prese la sua mano, baciandone delicatamente il dorso.
"Potete chiamarmi Alec, My Lady." disse il moro, sorridendole dolcemente. "Sono lieto di conoscervi, finalmente. La vostra bellezza è conosciuta a Tanbarun, tanto quanto a Clarines. Lieto di constatare che ciò che la gente mormora è vero."
"E cosa mormora la gente, se posso chiederlo?" chiese Marinette, sentendo gli occhi di tutti bruciarle addosso.
"Che la vostra bellezza è tale da far impallidire il sole." rispose il principe con nonchalance, facendola arrossire. Félix si schiarì la voce, visibilmente a disagio.
°
Marinette si era appena seduta sul letto della stanza dove avrebbe dormito nei giorni seguenti, quando sentì un leggero bussare alla porta.
"Mari, sono io. Mi apri?" chiese la voce fastidiosa di Chloè. La mora esalò un sospiro sconsolato e si alzò, aprendo la porta e guardando la bionda. "Ciao, ti dispiace se entro?" domandò sorridendo arzilla ed entrò nella stanza senza nemmeno aspettare risposta.
"Uhm... sì, fai pure..." sussurrò la ragazza con un leggero tono sarcastico. Chloè si sedette sul letto e congiunse le mani sul grembo.
"Allora. Che ne pensi del principe Alexander?" chiese incuriosita, sporgendosi leggermente in avanti.
"Che... che dovrei pensare? È... un principe. È educato, gentile... anche affascinante, a modo suo." mormorò sedendosi anche lei. La bionda ridacchiò furba, guardandola con la coda dell'occhio.
"Ma non è Adrien." concluse allisciandosi le pieghe della gonna. Marinette si paralizzò, spiazzata dalle sue parole.
"Co... come, scusa?" balbettò imbarazzata.
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Little Miss || Miraculous Ladybug - Adrienette
FanfictionSTORIA COMPLETATA "Lui è Adrien e vostro padre è certo che non esista persona più adatta a cui affidare la vostra sicurezza, principessa." --- "Quando eri piccola avevi i capelli più lunghi..." "Perché tanto interesse per i miei capelli?" "Mi piacc...