"Come sarebbe a dire 'il mio matrimonio'?" quasi urlò Marinette, appoggiando i palmi delle mani sulla scrivania. "Padre non intendo sposarmi! Non adesso! Non con uno sconosciuto!" continuò, alzando maggiormente la voce. Non era mai stata tanto arrabbiata col padre come in quel momento. "Come hai potuto farmi una cosa simile? Come puoi pensare di poter decidere del mio futuro senza nemmeno chiedermelo?"
"Marinette, capisco che sei alterata ma cerca di mantenere un atteggiamento consono." disse severamente il re, facendo arrabbiare la figlia ancora di più.
"Non mi importa niente dell'atteggiamento consono." ringhiò la ragazza, stupita di sé stessa. Non si era mai comportata in quel modo, non era mai stata così aggressiva con nessuno, tanto meno con suo padre.
"Inizio a pensare che l'influenza di quella guardia non ti faccia bene, Marinette. Parla come uno scaricatore di porto, e anche tu inizi a parlare in modo non adatto a una principessa." sbottò lui, assumendo un'espressione contrariata.
"Non mettere Adrien in mezzo a questa storia." ribatté subito lei, punta sul vivo. "Lui non c'entra niente, è una cosa tra me e te." aggiunse, incrociando le braccia al petto. Seguì un lungo silenzio, che permise alla mora di calmarsi leggermente. "Perché mi stai facendo questo, padre?" sussurrò abbassando la testa. Lui sospirò.
"Prima di tutto, Marinette... non è stata una mia scelta, né tanto meno una mia idea. Secondo, so quanto tu ci tieni a sposare una persona che ami, ma... a volte è necessario mettere da parte il proprio bene e mettere al primo posto il bene degli altri." spiegò con voce comprensiva il re. "Sei la principessa di un grande regno, Mari. È il tuo dovere proteggerlo. E se questo matrimonio può servire a evitare una guerra, che coinvolgerà tante persone innocenti... la cosa più giusta è accettare di sposarti." aggiunse. Il suo ragionamento non faceva una piega.
La ragazza si morse il labbro inferiore. Suo padre la conosceva bene. Sapeva che mettendo in mezzo il bene del popolo lei non avrebbe potuto rifiutare. Ma era tutto così ingiusto.
Subito la colpì la consapevolezza che tutti erano a conoscenza di quelle nozze. Quella sensazione che provava da mesi, come se tutti le nascondevano qualcosa era reale. I suoi genitori, Félix, Chloè... tutti ne erano a conoscenza.
"Perché non me lo hai detto prima?" chiese, toccandosi nervosamente il ciondolo. Si sentiva presa in giro. Tutti sapevano che avrebbe dovuto sposarsi tranne lei. Anche Adrien? Le aveva mentito anche lui? No, era impossibile... nemmeno voleva pensarci.
"Non volevo turbarti, tesoro... non volevo che passassi questo periodo con questo peso sulle spalle." rispose lui, lanciando una rapida occhiata al gioiello che adornava il collo della figlia. Non l'aveva mai notato.
Marinette rimase in silenzio, assimilando la notizia. Si sarebbe sposata. E non sapeva nemmeno con chi. Aveva visto tante ragazze sposarsi con persone che non amavano, o molto più grandi. Persone orribili. Avrebbe fatto la stessa fine? Il pensiero la disgustava profondamente.
"Chi è? Qualcuno che conosco?" sussurrò infine, completamente svuotata. Si sentiva così annichilita da quell'ondata di notizie ricevute che ormai niente avrebbe potuto stupirla più.
"Oh sì. Certo che lo conosci." annuì il re, con un lieve sorriso sul volto, animando le speranze della figlia.
"Chi è?" chiese nuovamente, con la speranza che le infiammava il petto.
Forse il suo futuro sposo era Dylan. La persona che la conosceva meglio in assoluto e che la amava incondizionatamente, come un fratello. Certo, aveva senso. Avrebbe sposato Dylan e...
"Il principe Alexander, di Tanbarun."
°
"Quindi siamo d'accordo. Con il matrimonio del principe Félix di Clarines e la contessa Bourgeois di Tanbarun, firmeremo un trattato di pace tra i nostri regni, ponendo fine alle ostilità." disse re James, sovrano di Tanbarun, guardando il re di Clarines e il suo primogenito. Félix strinse impercettibilmente i pugni, guardando il padre.
"È una follia, padre. Non è con un matrimonio che si trovano i compromessi." sibilò risentito. "Tanto vale che gli offriamo anche Marinette su un piatto d'argento, con l'intero regno come dote." aggiunse con un furioso tono sarcastico, che però fece balenare un sorriso sul volto di James.
"Marinette... vostra figlia, giusto?" chiese interessato, facendo ghiacciare il sangue nelle vene del ragazzo. Il principe di Tanbarun sorrise, passandosi una mano sul mento. Aveva visto, la principessa a una festa, una volta, e ne era rimasto piacevolmente colpito. Sarebbe stato fantastico avere quella ragazza come moglie.
"È in età da marito, se non sbaglio." aggiunse Alexander, lanciando un sorrisetto divertito al padre. Avevano avuto entrambi la stessa idea.
"Dove volete arrivare?" chiese il re di Clarines, alzando un sopracciglio. Non gli piaceva affatto la piega che stava prendendo il discorso.
"Perché accordarsi per un solo matrimonio... quanto ci si potrebbe accordare per due matrimoni?" chiese retorico re James, posando una mano sulla spalla del figlio.
°
"È solo colpa mia..." pensò Félix, uscendo in cortile per prendere una boccata d'aria fresca. Il ricordo dell'incontro con il sovrano di Tanbarun lo tormentava ancora, così come il rimorso. Aveva letteralmente dato al nemico l'idea di far sposare Marinette, la sua Marinette a una persona vuota, frivola e bassa come Alexander. La sua unica speranza era che lei si fosse, almeno in parte, invaghita del ragazzo, così da alleviare il suo senso di colpa.
"Sembrate giù di morale, Altezza." constatò Adrien, seduto comodamente su un ramo. Era particolarmente allegro, quel giorno. Era il compleanno della sua Piccola Miss, e niente avrebbe potuto guastare il suo umore. Félix sussultò, colto di sorpresa. Si dimenticava spesso che la guardia aveva la capacità di spuntare dal nulla. Si ricompose in fretta, abbassando leggermente lo sguardo.
"Sono giorni tristi per Clarines, Adrien." disse, appoggiandosi con le spalle a una colonna. L'altro ragazzo corrugò le sopracciglia, sporgendosi per guardare meglio il principe.
"Non capisco, Altezza. È il compleanno di vostra sorella. Come potete essere triste?" chiese.
"Vedi, Adrien... per quanto possa essere difficile per me e Mari, noi abbiamo dei doveri... ma non mi aspetto che tu capisca o che approvi quello che abbiamo deciso di fare. È per il bene di tutti." spiegò Félix, aspettandosi di ricevere un'occhiata di puro disprezzo da parte del biondo, che però non arrivò.
"Non vi seguo, Altezza. Davvero non vi seguo." mormorò quest'ultimo, confuso. Di che stava parlando? Félix lo guardò, stupito, per poi realizzare.
"Tu non sai niente..? Pensavo che mio padre te ne avesse parlato..." sussurrò, facendo nascere un senso d'ansia nel petto della guardia.
"Cosa avrebbe dovuto dirmi vostro padre..?" chiese con tono neutrale, ma segretamente terrorizzato dalla risposta che avrebbe potuto ricevere. Era successo qualcosa di grave alla sua Piccola Miss?
"Oggi verrà annunciato il matrimonio di Marinette con il principe Alexander di Tanbarun." spiegò Félix, giocando nervoso con un bottone della sua camicia, tanto per non restare con le mani ferme.
Adrien non sapeva come sentirsi in quel momento. Confuso, scioccato, deluso, arrabbiato. Lei lo sapeva? Perché non dirglielo? Perché nascondere una cosa così importante? Perché mentirgli? I pugni del biondo si strinsero, tanto da far diventare le nocche bianche e da fargli provare dolore ai palmi.
"Quando?" chiese semplicemente con tono misurato, lo sguardo puntato su un albero, pur di non guardare il principe.
"Tra due settimane." sussurrò l'altro in risposta, tenendo lo sguardo basso. Quattordici giorni passano in fretta. E passati quei quattordici giorni, Félix avrebbe visto la sua sorellina nelle mani di uno dei ragazzi più materialisti e meschini mai incontrati nei suoi 21 anni di vita.
STAI LEGGENDO
Little Miss || Miraculous Ladybug - Adrienette
FanfictionSTORIA COMPLETATA "Lui è Adrien e vostro padre è certo che non esista persona più adatta a cui affidare la vostra sicurezza, principessa." --- "Quando eri piccola avevi i capelli più lunghi..." "Perché tanto interesse per i miei capelli?" "Mi piacc...