23. I'll be the one on the altar, My Lady

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Marinette sospirò affranta. Adrien non era lì. Se solo avesse potuto, sarebbe andata a cercarlo, ma era bloccata a quella stupida festa in suo onore, costretta a dispensare sorrisi e parole gentili a tutti gli invitati. Lanciò un'occhiata al fratello, che ascoltava distrattamente quello che gli stava raccontando Chloè, tornata a comportarsi come al solito, ovvero da stupida superficiale. La ragazza provò pena per lei, nonostante la bionda si comportasse in quel modo proprio per non essere commiserata. Félix ricambiò lo sguardo, accennando un sorriso di incoraggiamento. Era difficile per entrambi.

Improvvisamente per la sala si sparse un mormorio concitato e la voce pomposa di una guardia si alzò sopra le voci degli invitati.

"Il principe Alexander di Tanbarun." annunciò, attirando l'attenzione di Marinette che si girò a guardare il moro. Lui ricambiò lo sguardo, sorridendo spavaldo. Come avvertendo lo scambio di sguardi dei due, la folla si aprì, lasciando ad Alec la possibilità di avvicinarsi alla ragazza.

"Principessa Marinette. È un onore rivedervi." sussurrò lui, prendendole la mano e baciandola con delicatezza.

"Lo stesso vale per me, Altezza." rispose Marinette, forzando un sorriso dolce. Doveva mostrarsi felice. Lieta di poter essere la moglie del principe di Tanbarun. In quel momento la musica, che si era precedentemente fermata per l'ingresso di Alec, riprese con un valzer.

"Mi concedete questo ballo, My Lady?" chiese lui, senza lasciare andare la mano di Marinette. Non poteva rifiutare. Li guardavano tutti.

"Con grande piacere." rispose lei con un piccolo sorriso. Il moro la attirò dolcemente a sé, iniziando a ballare con grazia.

"Sapete, quando siete venuta a Tanbarun, morivo dalla voglia di dirvi delle nostre nozze... ma vostro padre mi ha pregato di mantenere il segreto. Voleva essere personalmente lui a dirvelo." mormorò, stringendo leggermente la mano della ragazza, che invece pregava che la musica finisse in fretta, così da allontanare il tocco estraneo di Alec da sé. "Ma se devo essere sincero... ho trovato divertente la vostra indifferenza... dato che sapevo che in ogni caso ci saremmo sposati." confidò sorridendo, con una malignità malcelata nella voce. La ragazza si irrigidì leggermente, costringendosi a non colpire il viso del moro con uno schiaffo. Se ne avesse avuto la forza e la possibilità lo avrebbe picchiato tanto da lasciarlo a terra privo di sensi.

"Mi spiace abbiate male interpretato la mia cautela, Altezza." ribatté lei con tono gentile. Il principe ridacchiò, stringendo maggiormente la ragazza a sé.

"In ogni caso... tra due settimane sarete mia moglie." sussurrò il moro, sorridendo. Sembrava sinceramente entusiasta per le nozze. Peccato che fosse l'unico ad esserlo. "Queste due settimane senza di voi saranno lunghe e noiose, lo sento..."

Marinette lo guardò sorpresa, vedendo un piccolo spiraglio di luce farsi largo nella sua vita.

"Senza di me?" mormorò confusa. "Tornerete a Tanbarun?" chiese concitata.

"Certo, mia cara. Devo organizzare il matrimonio." rispose sorridendo dolcemente. Non appena la musica finì, Alec si allontanò, baciando nuovamente la mano della mora. "Ci vediamo tra due settimane." sussurrò. Nel silenzio, Marinette si rese conto che tutti li fissavano. Sorrise leggermente guardando il ragazzo.

"Sarò quella in bianco, Altezza." disse, facendo un lieve inchino.

"E io quello sull'altare, My Lady." ribatté lui, facendole l'occhiolino.

°

Due settimane passano in fretta. Marinette se l'era ripetuto più e più volte, da quando aveva scoperto del suo matrimonio. Eppure, la sera prima della sua partenza, non riusciva a credere che quei tredici giorni fossero passati così rapidamente.

Little Miss || Miraculous Ladybug - AdrienetteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora