(R) CAPITOLO 15: Arrivederci

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Perché il mio letto sta ondeggiando?

Mi portai lentamente le mani al capo per massaggiarmi con delicatezza le tempie: avevo un gran mal di testa, come se mi stesse per scoppiare, la mente annebbiata dai postumi della sbornia della notte precedente.

Mi viene da vomitare.

Continuai a massaggiarmi con cura, alla ricerca di un sollievo che pareva non voler arrivare.

Infine, mi rassegnai e mi rigirai tra le morbide e candide lenzuola del mio letto, inutilmente alla ricerca di una posizione più confortevole. Affondai quindi il viso nel cuscino, sperando di addormentarmi di nuovo e sfuggire alla mia situazione di malessere generale, ma non riuscii neppure in quello.

Emisi un gemito a causa del tormento procuratomi dalle fitte dolorose alla testa e maledissi me stessa per la mia stupidità.

Avevo accettato la proposta di Christopher senza alcuna accortezza, mettendo da parte il lume della ragione che urlava disperato di rispondere di no e lasciando vincere il mio istinto, che voleva solo portarmi a passare più tempo con il ragazzo per cui avevo ormai evidentemente una incomprensibile cotta.

E per quella mia splendida idea ero ridotta in quello stato. Se solo fossi stata coscienziosa...

Avevo poco da lamentarmi in realtà, perché mi era piaciuto. Nonostante in quel momento stessi malissimo e il solo pensiero di dovermi alzare a breve per prepararmi alla partenza mi facesse venire voglia di rintanarmi nella comodità del letto per sempre, mi era piaciuto.

Non che ricordassi molto di quello che era successo. O almeno non ricordavo assolutamente nulla di quello che avevo fatto dopo aver bevuto un sorso di troppo.

Subito dopo che avevo accettato la sua proposta, io e Christopher eravamo tornati nella Sala da Ballo, giusto in tempo per la fine della festa e per concludere la serata. Al termine dei saluti, ci eravamo congedati dai Reggenti ed eravamo tornati nelle nostre camere, dove ci eravamo cambiati, per poi incontrarci tutti di nascosto a celebrare il nostro arrivederci a Majesten. Non mi ci era voluto nulla a convincere Alysha, che ne era rimasta talmente entusiasta da aver trascinato anche un riluttante Oliver con sé. Del resto ero abbastanza sicura che fossero poche le cose a cui lui avrebbe detto di no quando era Aly a chiedere.

Contro ogni aspettativa mi ero divertita tantissimo. Era la prima volta che capivo cosa significasse godersi una serata in gruppo. Avevo scoperto poi che l'alcol mi disinibiva parecchio, portando alla luce il lato più estroverso e simpatico della mia personalità ed era stato davvero bello sentirsi più libera dai miei soliti mille limiti. Mi aveva resa più ciarliera, anche se ero abbastanza sicura di aver avuto, a un certo punto, qualche problema ad articolare le parole. Mi ero sentita anche più tranquilla. Tutti i problemi che mi affliggevano erano momentaneamente spariti, insieme ai ricordi di parte della sera precedente. Anche passare del tempo insieme a Chris era stato diverso: per la prima volta ero riuscita a non pensare minimamente al nostro passato difficile e a godermi solo il momento.

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