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'Scusa, ci conosciamo?'incrocio le braccia.
La ragazzina arrossisce appena le parlo.
'Noi due no, però io si '
'Cosa? Non capisco'
La ragazzina mi guarda per qualche secondo per poi voltare lo sguardo su Sehun.
'Sehun. Lasciala stare. Non tollera per troppo tempo la gente come te'
'"E lei come diamine fa a saperlo ?
Forse potrebbe averlo sentito" non l'ho mai detto ad alta voce.

Sehun guarda male la ragazzina di bassa statura e se ne va in corridoio sussurrando qualcosa.
Lo continuo a guardare male finché non esce dalla classe.
'Molte grazie ma come fai a conoscermi? ' volto lo sguardo verso al basso a lei.
'Beh, forse tu non ne sei al corrente ma a scuola sei molto conosciuta'
'Eh quindi?'
'Be... io... ' guarda i suoi piedi a testa bassa.
'Io?' la sprono a continuare.
'Io sono una tua ammiratrice'
'Una mia che?!'
'Eddai, hai capito.'
'Non sono un modello da seguire. Hai scelto la persona sbagliata.'
Il suo viso si rabbuia ma poco dopo lo rialza mostrando un sorriso luminoso e mi abbraccia come un koala.
'Ma che diavolo fai? '
Cerco di muovermi ma lei mi stringe più forte facendomi arrendere.
Come mai in questa scuola tutti quanti hanno così libertà?
'Okay bene ora puoi andare.
Ciao e buona giornata'
Spero che quella ragazzina si dimentichi presto di me.
Ho paura che oggi non sarà un giornata come tutte le altre.
Quando mai per me è una giornata normale?

//////////

Le ore passano e finalmente la campanella suona.
Usciamo dalla classe e due mani mi prendono per il polso.
'Ma che-?'
Mi giro e vedo la ragazzina di prima.
Certo che non si arrende.
'Cosa c'è? '
'Posso accompagnarti a casa?' si mette a fare l'aegyo.

Nota per il mio scrittore della vita:

te la smetti di prenderti gioco di me e mi ordini un cazzo di aereo per Amsterdam? Grazie per la disponibilità.

Pur di non continuare a guardare questo spettacolino dei poveri, accetto.
'Basta che smetti di fare 'ste cose' indico la sua faccia.
Mi prende per il braccio e si mette a correre.
Nemmeno i maratoneti cazzo.
'Hei hei rallenta'
Fa come le dico e inizia a camminare rallentando.
'Siamo arrivate alla macchina' esclama entusiasta.
Ci dirigiamo verso una macchina lussuosa.
Nella mia scuola una buona parte di alunni vivono in una situazione più che agiata economicamente.
'Ma quella è la nostra macchina?' 'Si perché ? '
'No niente'
Non sono abituata a questo lusso. Salite in macchina, non c'è bisogno che dica il mio indirizzo, lo sapeva già... aspetta.
Ancora non so il suo nome.
'Qual'è il tuo nome?'
'Mi chiamo Lee Rina'
Certo chesapere anche il mio indirizzo è un po' preoccupante.
Dopodiché torno a guardare l'esterno dal finestrino non accorgendomi che la macchina si era fermata per farmi scendere da qualche secondo.
Apro la portiera e scendo.
'Io vado.' chiudo la portiera.
Lei mi saluta con la mano e fa un enorme sorriso per poi andare via.

Nota per il mio scrittore della vita:

è per caso un'amica o cosa?
senti non mi far affezionare troppo.
grazie

𝖇𝖆𝖇𝖞𝖘𝖎𝖙𝖙𝖊𝖗 → 𝖒𝖎𝖓 𝖞𝖔𝖔𝖓𝖌𝖎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora