twenty-four;

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Per una delle prime volte oggi mi sento felice dopo tanto tempo.
Tiro via le coperte dal mio corpo che fino a qualche momento fa mi tenevano al caldo e ora mi provocano qualche brivido di freddo.
Alla fine ieri io e Yoongi abbiamo preso una pizza e l'abbiamo portata a casa e gustata poi ci siamo salutati e come estranei siamo andati ognuno alle rispettive stanze.
La nostra è una amicizia, se così vogliamo definirla, molto strana.
Scendo dal letto e vado verso l'armadio, apro le ante e vedo che ho messo tutto da lavare...
L'unica cosa che resta è pietosa, si salva solo che sia nero.
Le varianti sono vestiti molto appariscenti che potevo anche lasciare nella ormai vecchia casa.
Questa mattina con la scuola, siamo in gita ad un teatro, perciò niente divise.
Afferro il vestito e dopo essermi tolta il pigiama lo indosso.
Siccome di fuori di certo non è caldo, metto delle calze nere e poi indosso i miei anfibi.
Corro verso il bagno e mi chiudo a chiave, non si sa mai.
Mi lavo i denti e mi spazzolo i capelli infine mi trucco leggermente.
Con una piroetta prendo il mio zaino ed esco da camera mia.
Ok, cosa mi sta succedendo?
Da quando Jung Juliette è felice e ha voglia di andare a scuola?
Sinceramente non mi capisco neanche io quindi figuriamoci se io possa darmi una risposta concreta e per di più sensata.
Salgo due scale alla volta e arrivo al piano superiore dove tutto è estremamente illuminato a differenza del piano di sotto.
Entro in cucina piano piano ma un corpicino si aggrappa alla mia gamba destra.
'Unnieeeee' Irene mi abbraccia 'da quanto tempo non ci vedevamo'
'È vero! Da quanto tempo'
Entra anche la Park che mi squadra come al solito e poi si siede al tavolo senza degnarmi di uno sguardo.
"Ora io vado a lavorare.
Vai a svegliare Yoongi, muoviti. Irene oggi starà con me.
Chen è da un suo amico a dormire"
Guarda alcune riviste, prende il suo blazer e si dirige verso la porta.
Irene mi fa cenno di abbassarsi alla sua altezza.
"Sai in questi giorni è veramente molto arrabbiata" dice riferendosi a sua madre.
Probabilmente perché vivo qua ora.
"Irene sbrigati!"
Irene mi guarda per un'ultima volta e poi mi saluta con un bacio sulla guancia.
Come fa ad essere così dolce con una madre così.
Scendo le scale di nuovo piano piano fino ad arrivare alla fatidica porta.
La apro e con una smisurata dolcezza mi siedo sul letto e sussurro "Yoongi è ora di svegliarsi".
Non avendo nessuna risposta, tasto il letto e mi accorgo che non c'è nulla e mi sento una vera imbranata ed emerita cogliona.
Allora cammino sempre in punta di piedi verso il bagno che lui dispone in camera sua.
Non essendo chiuso a chiave riesco ad aprirlo.
Appena schiudo la porta una vampata di vapore mi investe la faccia.
Poi vedo ciò che non dovrei aver visto.
Yoongi ha soli un asciugamano legato alla vita che potrebbe cadere da un fottuto momento all'altro.
La mia faccia è immobile quanto il mio corpo.
Lui si gira e mi vede.
Il suo sguardo gelido diventa come assetato.
Qui dentro inizia a fare caldo forse per la doccia calda che è accesa.
Si sta avvicinando e io sono qui pietrificata.
'Yo-yoongi m... mi dispiace.
Scusa ora me ne vado subito' afferro la maniglia della porta ma lui è più veloce e mi sbatte sulla porta di legno.
'Sai che non dovevi farlo vero?' 
Il suo braccio mi blocca la uscita.
Il suo viso è a giusto qualche centimetro e riesco a percepire il suo respiro fresco alla menta che mi fa rabbrividire.
Lui sta cercando il mio sguardo ma so che non riuscirei a sostenerlo.
Il mio cuore batte, sembra quasi che debba scoppiare.
Riesco finalmente a guardarlo in faccia.
In questo momento ci sono diversi fattori che mi stanno provocando un possibile svenimento.
Ci avviciniamo contemporaneamente fino a scontrare le nostre labbra.
Il mio cuore sta saltando, lo stomaco si attorciglia.
Le mie braccia vanno a finire strette al suo collo.
Il suo corpo aderisce perfettamente al mio.
La sua lingua picchietta sulla mia e io schiudo le mie labbra per far passare la sua lingua.
Con un leggero salto mi prende le cosce e io le allaccio intorno ai suoi fianchi.
Yoongi cammina verso il lavandino e mi appoggia sul marmo.
Dopodiché inizia a baciarmi il collo e sento che si sofferma succhiandolo per un arco di qualche secondo.
Sospiro e lui sembra sorridere.
Si allontana da me e mi osserva.
"Sei perfetta"
Al suono delle suo parole le mie mani e tutto il mio corpo si scuote internamente.
Noi ci evitavamo fino a prova contraria ma ora come ora le cose mi sembrano leggermente cambiate.
Scendo dal marmo.
Lui va verso il box doccia.
Gli prendo il polso e lo faccio girare verso me.
Non so neanche io perché l'ho fatto.
Il suo sguardo è esitante e si sta leccando il labbro.
Lascio il suo polso e me ne vado via dal bagno.
Prima che però me ne vada mi accorgo di una macchia violacea sul mio collo.
Chiudo la porta e ripenso a tutto, mi tocco il collo e capisco che mi ha marcato. Un succhiotto.
Come farò a ricoprirlo?

𝖇𝖆𝖇𝖞𝖘𝖎𝖙𝖙𝖊𝖗 → 𝖒𝖎𝖓 𝖞𝖔𝖔𝖓𝖌𝖎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora