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È incredibile come un diciannovenne non si sappia badare da solo.
Suono al campanello e aspetto con le mani nelle tasche dei jeans neri.
'Chi è? ' domanda la Park con la sua voce acuta,
'Juliette'
'Venga pure signorina'
Entro nel giardino ed oltrepasso la porta.
Non vedendo la Park continuo ad aggirarmi per il salotto finché non la ritrovo sul divano a schiena dritta mani sulle ginocchia vestita con camica rosa di pregiata seta e tubino, ovviamente non possono mancare i suoi tacchi.
'Che succede?'
'Ho saputo da mio figlio Yoongi che ...'
Che cosa le ha detto quel bastardo? Se ha provato a farmi diminuire la paga lo distruggo con le mie stesse mani.
'Ha svolto un ottimo lavoro. Perciò questo mese sarà pagata di più'
Cosa?
Probabilmente la mia faccia sarà ancora più bianca del solito.
'Non è vero signorina?! Mio figlio si sbaglia per caso?! '
'Ma si figuri... Grazie a suo figlio comunque' accenno un debole sorriso.
Chissà cosa gli avrà detto per farla essere così felice, di solito quella donna non sorride mai. come me d'altronde.
'Be io vado. Bambiniii! ' la donna dà due colpetti alla sua mano sinistra e subito dopo Chen e Irene spuntano dal nulla composti e ordinati.
Questa donna è pazza.
'Unnieeeee' corre verso di me Irene. 'Noi dobbiamo andare. Non perdere tempo Irene e andatevi a mettere il giubotto. Forza!'
Dopo venti secondi i bambini sono pronti così come lei ed escono velocemente dalla casa senza salutare.
Sarà un lungo pomeriggio.
Un tonfo e a susseguirsi vari rumori mi fanno allarmare facendomi alzare dal divano sui cui mi stavo appoggiando.
Mi affaccio dalla scala buia per sentire se il rumore proviene da lì.
Questa è la cantina e diciamo che è il piano dove abita yoongi. 
la signora park mi ha sempre detto che è off limits.
Ma se poi quel troglodita è morto?
Ci rendiamo conto che è colpa mia in qualsiasi caso?
Dovrei ritornare dai miei amici clown.
Piano piano salgo le scale finché non origlio alla porta della camera di Yoongi e mi appoggio con l'orecchio ma non sento nulla.
Finché una mano si appoggia sul mio fianco e lo stringe.
Tiro un piccolo urletto e salto dallo spavento .
'Cosa stavi facendo?' una voce roca e calda mi sussurra nell'orecchio.
Al suono di essa le mie gambe tremano facendomi accaldare le guance.
'Ehi calma' una mano accarezza i miei capelli e un piccolo ansimo scappa dalla mia bocca.
'Ora ci divertiamo un po''.
Yoongi apre la sua camera e poi chiude la porta a chiave sbattendomi su essa.
Sarà un lungo pomeriggio...

𝖇𝖆𝖇𝖞𝖘𝖎𝖙𝖙𝖊𝖗 → 𝖒𝖎𝖓 𝖞𝖔𝖔𝖓𝖌𝖎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora