thirty-three pt.1

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(capitolo corto)
attenzione : in questo capitolo ci saranno delle scene con qualche accenno all'ambito sessuale .
quindi se siete sensibili vi prego gentilmente di non continuare a leggere .
buona lettura.

adagio la testa sul quaderno chiuso, inorridita da cosa la prof di coreano sta spiegando.
curvo la testa verso sehun.
è diventato ufficialmente il mio compagno di banco impegnato a copiare attentamente tutto dalla lavagna.
la sua figura composta mi da un senso di irritazione, forse per invidia.
'smettila di essere così perfetto' sibilo
vedo la sua mano fermarsi, così come il resto del corpo.
la sua penna impugnata perfettamente, cade.
'io non sono perfetto'
i suoi occhi si incupiscono e con un agile scatto di mano si tira su gli occhiali dalla montatura nera con qualche dettaglio color oro.
elegante e sempre adatta. come lui 'eppure fai di tutto per farlo'
probabilmente non sapendo come continuare a conversare rigira la testa verso la lavagna.
osservo il suo profilo
credo di essere stata un po' troppo autoritaria.
'emh perdonami. a volte dico cose che non vorrei dire'
'tranquilla, mia sorella me lo
ripete sempre'
sorrido leggermente sentendomi in imbarazzo.
la tasca posteriore posta nella mia gonna vibra.
prendo il telefono di nascosto e lo guardo.
2 messaggi da due chat
'che cosa stai facendo?'
sehun strattona il mio braccio sinistro prima che possa vedere il messaggio .
'ti potrebbe vedere la prof' continua. le sue sopracciglia brune sono abbassate ed incorniciano il suo viso ovale.
alzo la mano e proprio in quel momento la prof si gira.
'potrei andare al bagno?'
'certo, ma si sbrighi signorina jung. queste cose le chiederò nella prossima verifica'
'torno subito' faccio l'occhiolino a sehun e cammino svelta dopo aver serrato la porta.
mi chiudo dentro a chiave e apro prima kakaotalk .
'yoongi oppa'
"vediamoci tra cinque minuti nel bagno dei bidelli"
poi vado nei messaggi normali e vedo che un numero sconosciuto mi ha messaggiato .
'numero sconosciuto'
"ci vedremo presto piccolina. intanto buon compleanno "
il mio dito trascina con sé una ciocca di capelli neri .
sbuffo sbattendo alla porta.
perché non mi lascia vivere?
cosa vuole da me ?
'è inutile stare qui'
per la rabbia, do un calcio alla porta di legno rossa che cigola probabilmente per la vecchiaia .
mi blocco vedendo yoongi .
'yoongi cosa ci fa-'
neanche il tempo di finire che mi prende per i fianchi e mi fa indietreggiare .
sapevo già cosa voleva dato il suo approccio così diretto.
ma non ero ancora disposta a donargli l'intera me stessa. doveva aspettare.
'piccolo perfavore non qui' gli accarezzo i capelli tirandogli qualche ciocca per il piacere immenso che sto provando.
'mh' mugola baciandomi e leccandomi il collo 'mi hai chiamato piccolo?'
'si, l'ho fatto. però ti prego. ci potrebbe essere qualcuno'
continua a baciare il mio collo ma distacca una mano dal mio fianco e la mette nella sua tasca; tirando poi fuori una chiave .
sospiro per poi scuotere la testa.
'baby ho bisogno di te. ora'
'yoongi...io devo ritornare in classe' cerco di staccare la sua presa dai miei fianchi.
mi fa il muso e abbassa lo sguardo. incrocia le braccia con aria infastidita, proprio come il comportamento di un bambino dopo aver saputo che non può avere le sue caramelle preferite.
alza un lembo del labbro e inizia a dondolarsi sui suoi piedi.
'va bene, poi ci vediamo all'uscita'
'certo e non farti beccare' premo le mie labbra sulla sua guancia e poi me ne vado.
'juliette?'
'si?'
'non mi lasciare solo. ti prego'
una richiesta che mi fa rimanere stupita.
'certo. mai. prometto' rispondo rassicurandolo.
'grazie yeobo' mi bacia la fronte e poi mi consegna la chiave per aprire la porta del bagno e così faccio per ritornare in classe.
mantengo un grosso e falso sorriso per coprire la mia maschera.
questa domanda mi ha lasciato confusione.
ritorno al mio posto e ripenso alla richiesta di yoongi, a tutto quello che è successo.
quel ragazzo mi farà diventare pazza'

𝖇𝖆𝖇𝖞𝖘𝖎𝖙𝖙𝖊𝖗 → 𝖒𝖎𝖓 𝖞𝖔𝖔𝖓𝖌𝖎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora