𝖇𝖆𝖇𝖞𝖘𝖎𝖙𝖙𝖊𝖗 → 𝖒𝖎𝖓 𝖞𝖔𝖔𝖓𝖌𝖎

nineteen;

Apro un occhio ed emetto un mugolio.
"Il letto è più comodo del solito ogg- hei ma questa non è casa mia"
Mi ci vogliono circa una decina di secondi per ambientarmi e capire che sono nella stanza di Yoongi.
Mi giro sentendo qualcosa di caldo vicino a me.
Ho dormito con Yoongi.
che ci faccio qui?
e perché sono in pigiama da donna?
L'ho messo io o cosa?
Ok, prima che mi si fonda il cervello cerco di trovare una sistemazione che sta nel prendere i vestiti e scappare.
Levo la coperta che mi ricopriva il ventre e con enorme leggerezza metto il piede sul pavimento freddo che mi fa ritrarre il piede immediatamente.
'Forse non è una buona idea' sussurro a me stessa e mi gratto il collo.
'Smettila di parlare da sola'
Osservo l'animale di fianco a me fare un movimento scattoso e girarsi dalla mia parte.
'Cosa ci faccio qui? Perché sono nel tuo letto? Come mai ho un pigiama da donna? Se mi hai fatto qualcosa ti tolgo le palle'
'sappi che mi stai intasando le orecchie.'
'Oh mi scusi molto maestà se non sono degna delle sue orecchie del cazzo'
'Hai detto bene. Maestà'
Lo guardo bene e alzo la mano per dargli in ceffone, ma mi blocca prevedendo la mia mossa.
Prende un respiro evidentemente per calmarsi e mi guarda negli occhi profondamente.
'ieri sera eri sbronza e un tipo di voleva fare ma io ti ho salvato il culo e ti sei addormentata qua nella mia camera'
'Tutto qua?' Beh mi aspettavo un'apocalisse intera
'poi hai solo buttato a terra Haru insultandola'
Sono un vero genio da ubriaca.
'Sul serio?'
Tira su il lato sinistro della bocca. 'Ci siamo lasciati'
'Cosa?' Alzo le sopracciglia.
'Sì ieri sera, l'ho trovata a farsi Jimin.
Quel figlio di puttana, solo perché è single' mette le mani dietro la testa.
Solo adesso mi sono accorta che è a petto nudo... ah che imbarazzo.
Non capisco il motivo ma con lui sembro essere mollo timida e mi mette a disagio questa cosa.
È incredibile come tutto questa baraonda sia successa ieri sera.
'Ma poi chi mi ha messo questa roba?'
Cambio discorso e domando guardando il gatto degli aristogatti stampato sulla maglia del pigiama a righe bianche e fuxia.
'Io' risponde dando poco peso alla mia domanda.
'Quanto porti di reggiseno?'
Sento le miei guance riscaldarsi.
Mi ha visto quindi quasi nuda.
Che vergogna, spero non ci sia stato nessun inconveniente.
'Terza ma te non dovrebbe interessare' decido di non dargli troppa confidenza.
'Infatti non mi interessa, era solo per parlare'
che maniere...
Guardo in giro nella sua camera per evitare il suo sguardo.
Il suo quadro con ritratto di sé stesso, vari premi a me sconosciuti, questa camera brilla per quanto sia pulita.
Mi alzo dal letto.
'Tieni'
Mi lancia una maglia bianca lunga e mi dà un felpa e una tuta nera che prendo al volo .
Mi dirigo a punta di piedi nel suo bagno privato e chiudo la porta a chiave, non si sa mai.
vesto tutto in fretta e furia ed esco dal bagno non soffemandomi neanche su un dettaglio del bagno.
Il mio corpo si ferma quando lo vedo in soli pantaloni girato di schiena.
La sua schiena ossuta e dalle spalle larghe si muove provando a rigirare la maglietta.
Cerco di non farci troppo caso e di raccogliere i miei vestiti dal mobile.
'Dammi a me' si gira non essendosi neanche accorto della mia presenza e mi lancia la maglia.
Con semplicità rigiro il maglione bianco in lana e glielo passo.
'Grazie' farfuglia.
Scuoto la testa.
Dopo avere ricontrollato di avere ripreso tutto mi giro e dico.
'Grazie. Ci vediamo' accenno un sorriso.
Ma lui mi ferma per la mano e mi tira a sé facendomi sbattere al suo petto duro.
'Grazie a te' mi lascia un veloce bacio sulla guancia e se ne va in bagno lasciandomi sbalordita.