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Che luce infernale.
Così non riesco proprio a dormire.
Perché il mio letto è così scomodo?
Ma questo è il mio pavimento...
Dovrei essere a scuola, ma come posso vedere dal mio corpo disteso per terra, non ci sono andata e non ci andrò.
Devo andare a cambiarmi. Almeno questo.

Prendo le prime cose che ci sono nell'armadio.
In questo momento sono troppo stanca per ragionare anche sul 'cosa mettermi'.
Svogliatamente indosso ciò che ho preso che sembra rivelarsi nel mio stropicciato pigiama nero.
Mi dirigo verso la sala.
Ho intenzione di fare ciò che penso.
Molto strano vedere un film horror alle otto e mezza di mattina.
Fase pre ciclo.
Prendo un film a caso.
Sono troppo offuscata e stanca per ragionare anche sul film da vedere. '
The Ring'
Ottima scelta.
Dopo aver messo il dvd, mi stendo sul divano.
Appena mi stendo sul divano, suona quel dannato telefono.
Do un calcio al divano come se avesse la colpa di tutto.
'Prima o poi ti lancerò dal mio terrazzo e farai una brutta fine'
'Pronto signora Park"
Mi stupirei se non fosse lei.
"Mi servi adesso. Devi badare ai due bambini. Io devo andare a fare shopping con una famosa star coreana e non posso assolutamente rifiuatare.
Ti voglio qui tra venti minuti.
Come mai non sei a scuola ?"
"Ops" chiudo la chiamata infastidita.
Credo ormai sia abituata.
Sono un po' rude e disobbidiente ma la gente se ne deve fare una ragione.
Diciamo che prendo tutto come una provocazione.

Appena metto giù il telefono, suona il maledetto campanello.
Apro la porta.
"Cosa vuole signora Kwon?"
scontato che fosse lei.
Per quanto possa amare questo appartamento la signora Kwon è un motivo per cui lo odio.
Una stupida cinquantenne coreana che spettegola con le sue amichette di qualsiasi cosa le passi sotto il naso.
È una specie di Umbridge.
Beh, non sa che sono molto aggressiva.
Scommettiamo che mi chiederà lo zucchero.
Questa donna è una risparmiatrice nata.
Risparmia per il figlio che deve andare all'università.
Non ha tempo per lavorare e si approfitta degli altri ma per sparlare ne ha?
Chiede sempre a me lo zucchero perchè tanto sa che le darò ciò che vuole.
Potrebbe parlare male di me al proprietario e questo appartamento è più importante della mia vita.
"lo zucchero"
Vado verso la cucina facendo un mugolio di disappunto per essere già impegnata alle otto e mezza di mattina.
Metto lo zucchero in una busta.
Ritornando indietro ritrovo la Kwon che fruga nei miei cassetti.
Ah, mi sono dimenticata di dire che questa donna è anche un impiastro e non si fa mai i cazzi suoi.
A quanto pare sembra non essersi accorta di me.
Mi appoggio al muro freddo emettendo un gemito per il contatto freddo del muro con la mia pelle calda.
La Kwon si accorge di una presenza e si gira spaventata.
"Signorina Jung...mi dispiace.
Stavo solo..."
"Stavo solo cosa? inventati pure una scusa nei 10 secondi che ti rimangono qua perché sei bandita"
Respira e inspira.
Respira e inspira
Ricorda che questo appartamento ti serve.
"Non me ne faccio niente delle tue penose scuse. Ecco il fottuto zucchero.
ah, lo vuoi un consiglio?
Fatti i cazzi tuoi maledetta"
La faccio arretrare spingendola fuori dal mio appartamento.
Le faccio cadere lo zucchero per terra e le chiudo la porta in faccia.
Per oggi questo il mio massimo rispetto.

Tiro fuori altri vestiti dal mio armadio.
Indosso velocemente il tutto.
Vado velocemente in bagno per dare una veloce rinfrescata e mi metto a posto il viso.
Se non ritorno ad Amsterdam almeno in un mese, scoppio.

Sono arrivata a villa Min.
Suono al campanello.
Questo deve essere Min Yoongi.
" Chi è? " chiede una voce maschile. A quanto so il loro padre è sposato con una altra donna.
È stato uno scandalo per la famiglia Min.
La famiglia perfetta in rovina.
Tutta la città l'ha saputo in men che non si dica.
Deve essere il famoso Yoongi che ha parlato.
Attraverso il giardino e entro dalla porta.
"Bambini" saluto i due bambini che guardano i programmi adolescenziali alla TV.
Sento chiudere le porta.
Sussulto.
"Sono Haru, la fidanzata di Yoongi. Piacere." oggi è proprio una giornata di merda.
una bionda ossigenata, alta quanto me, con più trucco di un pagliaccio e dei vestiti da santarellina mi porge la mano che rifiuto schizzinosamente.
Scusa.
La classe è per pochi.
E la falsità è un dono piuttosto comune.
"Ah, tu devi essere l'oca. Ciao e addio."
"Tu devi essere la poveraccia e bruttina, quella di cui mi parla sempre la mia cognata"
"Hahah si.
Meno male che io ho ancora la dignità in me e non sono una ricca di merda che si pulisce il culo con i bigliettoni"
Vedo Chen coprire le orecchie a Irene.
Non me ne importa tanto, per ora devo pensare a questa.
"Be io vado dal mio fidanzato "
"Tranquilla nessuno sentirà la tua mancanza"
Mi posiziono sulla chaise-longue con i bambini che mi osservano meravigliati.
Ops...scusate.

𝖇𝖆𝖇𝖞𝖘𝖎𝖙𝖙𝖊𝖗 → 𝖒𝖎𝖓 𝖞𝖔𝖔𝖓𝖌𝖎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora