in questo capitolo racconterà un autore esterno e la narrazione sarà al passato.
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Era una giornata fredda e per Juliette si avvicinava l'ora dell'appuntamento con Yoongi.
La ragazza non aveva la minima idea di cosa lui volesse, ma con il cuore palpitante partì con l'autobus verso destinazione Gyeongbokgung.
Dopo una lunga attesa, la ragazza si avvicinò all'edificio. Restò colpita dai colori sprizzanti delle foglie ancora intatte sugli alberi che circondavano il Gyeongbokgung.
Era ormai inverno e il Natale avanzava di giorno in giorno.
Si avvicinò a uno degli alberi, il più maestoso e ne osservò tutto, poi si ricordò che c'era un motivo sei lei era lì: Yoongi.
Ma lui dove l'aspettava? Non era ancora arrivato?
Continuò un po' a zigzagare tra le piante poi lo vide disteso su una panchina a dormire. L'immagine le diede un certo tepore ma poi con un colpo lieve di tosse ritornò nella sua composta figura.
Yoongi era vestito per bene. aveva i capelli spettinati, forse per il vento e le ciglia erano appoggiate alle guance. Non c'era nulla da fare, Yoongi le sembrava un bambino.
Juliette rimase ferma, in piedi, senza chiamarlo.
Poi decise che non voleva svegliarlo e prese ad allontanarsi.
'Juliette!' la chiamò Yoongi alzandosi dalla panchina.
Juliette si irrigidì immediatamente, come se il malumore di fosse impadronito di lei.
'Non ti vergogni a stare lì disteso? Non sai quanta gente ti avrà visto?'
Yoongi spalancò gli occhi e così anche Juliette che si imbarazzò pensando alla cazzata che aveva appena detto.
Ambiguo da parte sua.
'Non stavo dormendo'
'Hai fatto finta di dormire vedendomi arrivare?'
'Ti dovresti ritenere fortunata. Ho pensato mentre ti guardavo e poi avevo voglia di stendermi'
Juliette decise di dargli fiducia.
'Ruffiano' pensò.
Dopo un po' di esitazione Yoongi con un'azione inconscia prese la mano di Juliette.
'Seguimi' le sorrise.
Nessuno l'aveva mai tratta così bene, a parte sua madre.
Aveva un vago ricordo di lei eppure lo teneva stretto in sé come se potesse dimenticarsene.
Solo in quel momento lei si accorse che Yoongi stava indossando una maglia familiare.
Lei aguzzò gli occhi.
Yoongi aveva la maglia del suo istituto.
'Oh merda' bisbigliò sottovoce .
Yoongi si girò non capendo.
'Cosa?'
'Emh niente'
'Ti sei accorta della mia divisa?'
'Già. Cosa ci fai con quella ?' disse perplessa è diffidente.
'È la divisa della tua scuola vero?'
'Esatto. Mi stai avvisando che tu verrai nella mia scuola ?'
'Vedo che sei intuitiva'
'E anche scioccata' rispose sarcasticamente.'Beh , mia madre ha deciso di trasferirmi tra voi comuni mortali. Per via dei miei voti bassi e la mia bocciatura, i professori mi hanno sospeso perché ne avevo fatta un'altra delle mie. Perciò passerò l'ultimo anno di scuola con te. Inoltre ho detto a mia mamma per telefono l'idea che tu venga a vivere da noi, cioè da oggi. Ha comunicato che è d'accordo così non arriverai più un ritardo al lavoro' '
Oh diamine' Juliette lo diceva spesso 'quindi mi toccherà passare questo metà anno con te... wow' rispose riflettendo.
Non aveva neanche immagazzinato quello che Yoongi le aveva detto su sua madre.
Juliette però non si era accorta neanche dove Yoongi l'aveva portata.
Dinanzi a loro c'era un laghetto dove spuntavano le foglie dell'iris e più a largo galleggiavano le ninfee.
Si sedettero l'uno di fianco all'altro su delle specie di panchine basse che permettevano di contemplare il parco e nel frattempo parlare.
Juliette non riusciva a comprendere il perché, ma quando stava con Yoongi si sentiva felice, tutti i suoi problemi sparivano.
Il suo cuore batteva forte ma lei era troppo orgogliosa per ammettere che Yoongi le piacesse o almeno era una piccola cottarella.
Ora sapere che Yoongi sarebbe andato nella sua stessa scuola per lei era turbante ma non doveva farlo notare.
Lei notò che Yoongi stava guardando con sguardo perso il lago.
'A che pensi?' domandò lei.
'Ci sono momenti dove si è davvero felici di non pensare a nulla'
'Cosa intendi?'
'Sono contento di aver potuto passare una giornata così bella con te'
Lui non le pareva lo stesso.
Non era lo stesso Yoongi.
Eppure l'aveva chiamata al Gyeongbokgung con così tanta fretta.
E quella affermazione la fece sentire importante, la fece un po'scogliere dalla sua figura rigida, di ragazza dal cuore freddo, era una sensazione strana ma le piaceva.
Yoongi l'aveva un pugno.
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𝖇𝖆𝖇𝖞𝖘𝖎𝖙𝖙𝖊𝖗 → 𝖒𝖎𝖓 𝖞𝖔𝖔𝖓𝖌𝖎
Fanfiction"dove yoongi viene affidato ad una babysitter particolare" 161022 170704